ARMATURA DEL MAESTRO DEI GHIACCI

Questa è la corazza indossata dal Maestro dei Ghiacci, istruttore di Cristal nell’anime. Viene tradizionalmente considerata un’armatura d’argento ed associata alla Corona Boreale ma non ci sono conferme a riguardo ed è persino possibile appartenga ad una classe di corazze al di fuori delle tre categorie principali. Caso unico tra le armature, sotto di essa il Maestro dei Ghiacci indossa una specie di muta, una veste blu lucida che copre interamente il suo corpo fino al collo ed al viso. Nonostante l’aspetto però questa non dovrebbe essere parte della corazza. L’armatura non esiste nel manga.

Episodi: 17, 20-22, 47, 108-109

Indossata da: Maestro dei Ghiacci (anime)

Numero pezzi: 11

Armi / pezzi speciali: Nessuno.

Anime

Storia: La storia dell'armatura del Maestro dei Ghiacci è totalmente sconosciuta. Non sappiamo dove sia normalmente custodita ma è probabile che si trovi in Siberia o al Grande Tempio. Come tutte le armature di Atena normalmente dovrebbe trovarsi in uno scrigno o Pandora Box, che però non è mai stato mostrato. Non vi sono particolari miti che la riguardano, e il Maestro dei Ghiacci è il suo unico proprietario conosciuto. Copre una buona percentuale del corpo, nella media delle armature d’argento viste nell'anime, ed è plausibile che offra particolare resistenza al freddo o ai colpi di ghiaccio. Come tutte le armature, è dotata di una vita propria, può essere indossata solo in difesa della giustizia e "muore" in caso di danni troppo pesanti. Danni minori invece si riparano da soli col tempo, e la cosa avviene più in fretta se la corazza è riposta nel suo scrigno.

Descrizione: L'armatura del Maestro dei Ghiacci è composta da 11 pezzi: due schinieri, che vanno dal piede al ginocchio, due ginocchiere, che coprono parte della coscia, una cintura, un pettorale, due coprispalla, due bracciali e l’elmo. I colori principali sono il blu e l’azzurro. A causa della natura "sfilacciata" dell’armatura, piena di fessure ed aperture, in alcuni punti è difficile capire se quel che vediamo è l’armatura o solo la tuta sottostante, che per di più ha riflessi lucidi simili a quelli della corazza stessa.

Vediamo ora i pezzi uno per uno:

L’elmo è a diadema, e copre la fronte, le tempie, le orecchie e in minima parte gli zigomi e la nuca, lasciando scoperto il cranio. Alla base è una fascia metallica circolare, alta alcuni centimetri, che ruota totalmente attorno alla testa avvolgendola come un anello. Diverse immagini mostrano che è molto più larga e spessa sulla nuca che sulla fronte: lì infatti si allarga verso il basso fino a coprire la parte posteriore delle prime vertebre cervicali, e sembra composta da cristalli azzurri e violetti, identici a quelli sul primo livello dei coprispalla. Un altro cristallo, una pietra pentagonale, si trova al centro della fronte e supera di qualche centimetro in altezza il resto della fascia, spuntando tra i capelli. Sotto di essa, la fascia si allarga leggermente a V, con la punta che si infila appena tra le sopracciglia senza raggiungere la cima del naso. Sulle tempie, la fascia è sormontata da due piastre ricurve a forma di orecchio stilizzato, piatte e lunghe diversi centimetri. Il bordo inferiore è arrotolato su se stesso e supera il margine del mento, arrivando a coprire parte del collo, mentre il bordo superiore supera di molti centimetri il resto del diadema, svettando tra i capelli. Le fasce inoltre sono leggermente più larghe al centro, in corrispondenza delle orecchie che vengono totalmente coperte, senza però che questo danneggi l’udito del Cavaliere. Il bordo inferiore si allunga posteriormente in un paio di filamenti metallici che fiancheggiano i lati del cranio prima di piegarsi su se stessi e congiungersi a quelli provenienti dall’altro lato. Insieme, formano una buona protezione per la maggior parte della colonna cervicale. L’elmo è principalmente azzurro, con cristalli violacei dietro la nuca ed uno più tendente al blu sulla fronte.





Il pettorale è relativamente semplice e copre la maggior parte del torace, terminando più o meno all’altezza del bordo inferiore dello sterno. Ha una forma un po’ asimmetrica sul torace, più regolare sulla schiena, ma si tratta comunque di un pezzo tondeggiante che copre il petto ed i fianchi, scorrendo sotto le ascelle per confluire nella protezione posteriore. Sulle spalle è sormontato dai coprispalla, che sembrano agganciarsi sui bordi superiori laterali. Sul torace è diviso nettamente tra destra e sinistra: a destra è sfilacciato, composto da numerosi filamenti metallici piatti e sottili, che si separano e riuniscono lasciando una serie di fessure che non è chiaro se siano scoperte o di un metallo blu dello stesso colore della tuta sottostante, come parrebbe suggerito da alcuni riflessi. Sulla destra invece ha un enorme cristallo violaceo, dalla forma di una specie di corolla di fiore, che copre totalmente il cuore e si appoggia su una piastra metallica piatta e liscia, priva delle aperture presenti sul lato destro. Il bordo superiore anteriore è a girocollo ma resta comunque molto distante dalla gola e forma quasi un ponte tra i due coprispalla. Come detto, il pettorale ruota sopra le braccia e sotto le ascelle per formare lo schienale. Quest’ultimo è largo e tondeggiante sui lati, in corrispondenza delle scapole, ed un po’ ristretto al centro, con il bordo inferiore che rientra come una V rovesciata. Su entrambi i lati ci sono delle fessure identiche, con al centro una triangolare più piccola. Tutte le fessure, se di questo si tratta, sono potenzialmente abbastanza grandi da lasciar passare una lama di lancia o pugnale. A parte il cristallo viola sul cuore, il pettorale è totalmente azzurro.





I coprispalla sono composti da tre strati, ognuno più lungo e sottile del superiore al cui interno dovrebbe incastrarsi. Partono da alcuni centimetri dalla base del collo e si estendono verso l’esterno, coprendo in piccola parte i bordi superiori del pettorale. Alla base sono orizzontali, triangolari con la punta rivolta verso l’esterno, leggermente concavi, simili ad unghie o ad ali di scarabeo per il modo in cui sono separate. Il livello superiore è anche il più spesso: è formato da cristallo viola, ricurvo sui bordi anteriore e posteriore. Questa piastra è abbastanza lunga da arrivare fino all’articolazione della spalla, ma copre più o meno solo 2/3 di quella sottostante e circa la metà di quella più interna. La piastra intermedia è azzurra e sembra totalmente piatta. Quella inferiore, dello stesso colore, pare invece a sua volta leggermente concava, anche se molto dipende dalle immagini di riferimento. Le tre piastre sono fissate insieme agli angoli della base, ma sono anche poste in modo da non essere totalmente aderenti, con quella superiore un po’ inclinata verso l’alto, quella centrale diritta e quella inferiore angolata verso il basso. Nel complesso è un pezzo che protegge soprattutto da colpi vibrati dall’alto, ma offre poca difesa da affondi o fendenti laterali. È probabile che i coprispalla siano articolati in modo da sollevarsi e diventare paralleli alla testa quando il Maestro dei Ghiacci solleva il braccio.





I bracciali si estendono dal polso al gomito, e potrebbero coprire anche la mano. Il condizionale è d’obbligo perché in alcune immagini questa sembra coperta solo dalla tuta, in altre le dita e le nocche sono rinforzate ma il dorso o il palmo no, ed in altre ancora è tutto colorato di azzurro come i bracciali. L’immagine più ravvicinata mostra però cinque filamenti obliqui che, partendo da un anello attorno al polso, corrono lungo il dorso della mano fino alle dita, dove formano la protezione per le nocche e la prima linea di falangi. Questi filamenti dovrebbero essere abbastanza flessibili da permettere piena libertà di movimento al Cavaliere e da allungarsi quando serra il pugno. Per il resto, i bracciali sono formati proprio da filamenti più larghi che, partendo da una fascia attorno al polso, salgono verso il gomito, ruotando diagonalmente attorno al ventre dell’arto per poi spuntare sul dorso, scendere di nuovo e terminare proprio all’altezza del polso, dove si infilano sotto la loro stessa porzione originale, un po’ come una corda avvolta attorno ad un bastone. Il numero di filamenti varia ma sembrano essercene uno sul dorso e due sul ventre dell’avambraccio, che, avvolto l’arto, formano le tre fasce più evidenti. Ciascun filamento è più stretto all’origine, poi si allarga fino a diventare spesso qualche centimetro, e torna a stringersi verso la fine. Il più alto arriva all’altezza del gomito. I bracciali sono totalmente azzurri.





La cintura riprende il disegno dei bracciali. È un po’ una corda avvolta due volte attorno alla vita, un anello circolare con filamenti più sottili ed altri più larghi, che scorrono uno sull’altro incrociandosi a formare una protezione per una piccola parte dell’addome. È comunque una cintura molto minimalista, che lascia scoperte le anche, l’inguine ed il fondoschiena, offrendo una difesa abbastanza ridotta, più a scopo estetico che pratico.




Le ginocchiere assomigliano a quelle di Andromeda o Argor. Sono in realtà dei veri e propri copricoscia, che partono dal ginocchio e salgono, nel loro punto più alto, fino a metà coscia. Secondo il tema principale dell’armatura sono formate da fasce metalliche, stavolta abbastanza spesse, piatte, tondeggianti e con le punte ricurve su se stesse. Hanno una forma un pò strana ed asimmetrica perchè, dopo aver circondato la base della coscia in modo piuttosto uniforme avvolgendola su tutti e quattro i lati, si allungano principalmente su quello esterno ed anteriore, lasciando per qualche centimetro scoperti quello interno e quello posteriore. Il bordo superiore laterale termina all’altezza dell’articolazione dell’anca. Più le ginocchiere scendono e più le fasce si allargano, fino a diventare piastre integrali ed uniformi. Il bordo inferiore si aggancia con la parte superiore degli schinieri, che protegge il ginocchio vero e proprio. Nel complesso sono quindi particolarmente utili per proteggere da attacchi laterali e frontali. Il bordo inferiore si aggancia con la parte superiore degli schinieri, che protegge il ginocchio vero e proprio.





Gli schinieri coprono per buona parte la gamba, dal dorso del piede fino al ginocchio, sia davanti che dietro. Anche loro sono formati da piastre piatte e sottili, quasi uniformi attorno al ginocchio, che poi scendono lungo la gamba aprendosi un paio di volte e confluendo sulla caviglia, dove si allargano in lingue che coprono il dorso del piede, ripiegandosi su se stesse senza arrivare alle dita. Gli schinieri sono particolarmente aperti in corrispondenza dei polpacci, coperti solo lungo gli assi anteriore e posteriore ma scoperti sui lati, e del tendine d’Achille, del tutto indifeso. Da alcune immagini sembra che un sottile filamento si estenda anche sotto la pianta del piede o che ne avvolga il tallone, ma sono dettagli che cambiano da scena a scena. La rotula vera e propria è coperta da grossi cristalli ovali come quelli sul petto e sulle spalle, fissati da lacci che ruotano attorno all’arto permettendo al Maestro dei Ghiacci di piegare le ginocchia senza problemi.





Armi Speciali / Poteri: L'armatura non è dotata di armi o poteri speciali conosciuti. È verosimile che, come ogni armatura d’argento, congeli a - 210 °C, anche se potrebbe avere una resistenza al freddo superiore alla media in virtù dei poteri del Maestro dei Ghiacci.

Totem

Il totem di quest'armatura non viene mai mostrato nella serie, ma è stato creato per il modellino myth, dove ha la forma di un cristallo di ghiaccio. Non sappiamo se questa sia da considerarsi la sua forma ufficiale.




Vestizione

La procedura di vestizione di quest'armatura non viene mai mostrata nella serie.

Scrigno

Come tutte le armature, è verosimile che anche questa sia dotata di uno scrigno, o Pandora Box, in cui riporla in forma assemblata, ma non viene mai mostrato nella serie.

Manga

Quest'armatura non esiste nel manga.