SAGITTARIO V1

E' la prima versione dell’armatura d’oro del Sagittario, modificata da Alman di Thule in modo da poter essere trasportata fuori dalla Grecia senza destare sospetti ed a lungo considerata un falso da Arles. Compare nella prima parte del manga e dell’anime, finché non si ritrasforma nella versione originale che poi diventa quella definitiva fino alla fine. Non compare nei prequel e non ha reali proprietari, anche se Phoenix la indossa una volta ed i suoi pezzi passano di mano in mano per un po’ di tempo.

Episodi: 2-36; manga n° 4-7 (edizione StarComics)

Indossata da: Phoenix (anime); nessuno (manga).

Numero pezzi: 9

Armi/pezzi speciali: L’armatura è dotata di arco e freccia, ma non è chiaro se possano effettivamente essere utilizzati. Il dardo ha una punta particolare simile alla lama di alabarda, sottile all’estremità e molto più largo appena più in basso.

Anime

Storia: Questa versione dell’armatura del Sagittario ha una storia unica tra le corazze dei custodi dorati. Ricevuta l’armatura originale dal morente Micene, Alman ne modificò drasticamente l’aspetto per poterla trasportare con se a Nuova Luxor senza essere scoperto dal Grande Tempio. Non è però chiaro come abbia materialmente effettuato le modifiche, visto che l’armatura appare totalmente ridisegnata e nettamente più massiccia, restando nel contempo indistruttibile, ad indicare che non sono state aggiunte parti false forgiate in qualche metallo più debole. Per di più, questa versione dell’armatura si ritrasforma da sola in quella originale, suggerendo una mutazione magica piuttosto che modifiche umane. È inoltre possibile che si sia trasformata da sola anche la prima volta. Ad ogni modo, quest’armatura è il motore principale della prima parte della serie. Viene tramandata da Alman ad Isabel e poi messa in palio per il vincitore della Guerra Galattica. In seguito viene scomposta nelle nove parti che la compongono, restando così per un periodo abbastanza lungo, mentre i pezzi passano dalle mani di Phoenix e dei Cavalieri Neri a quelle dei protagonisti, e poi, con la sola eccezione dell’elmo, a quelle del Grande Tempio. Alla fine Libra usa i suoi poteri per riassemblare l’armatura e nasconderla in fondo ad un lago, dove riacquista finalmente il suo aspetto originale. Da quel momento in avanti questa versione dell’armatura scompare dalla serie. Come tutte le armature, è dotata di una vita propria, può essere indossata solo in difesa della giustizia e "muore" in caso di danni troppo pesanti. Danni minori invece si riparano da soli col tempo, e la cosa avviene più in fretta se la corazza è riposta nel suo scrigno.

Descrizione: l'armatura è composta da 9 pezzi, indicati molto chiaramente nella serie: due schinieri, che vanno dal piede al bacino facendo anche da ginocchiere; due bracciali, che vanno dalle dita alle spalle, fungendo anche da copribicipite; un paio di coprispalle; un pettorale, che protegge parte di torace e schiena; l’addome, che copre la pancia; la cintura a difesa del bacino; l'elmo. Il colore principale è l’oro. Unica tra le armature d’oro, è priva di fregi.

Vediamo ora i pezzi uno per uno:

L'elmo è a casco, il più integrale tra tutte le armature conosciute. Copre interamente non solo la nuca, le tempie ed il cranio, ma anche il collo, il viso e persino la bocca, concedendosi solo due aperture quadrate per gli occhi. Si infila all’interno del collare, articolandosi però in modo da permettere i movimenti del capo. Rappresenta praticamente una testa umana, simile a quella dei robot ovvero con il cranio liscio ed un rialzamento dietro il collo a simulare i capelli. Al centro della fronte c’è una piastra ad Y, la cui parte inferiore scende in mezzo agli occhi, sovrapponendosi ad una specie di visiera che copre la bocca. Tale visiera sembra più sottile del resto dell’elmo ed è divisa al centro da una scanalatura verticale, forse a suggerire che le parti possono rientrare come nell’elmo di Orion. La parte inferiore della Y delimita anche centralmente le fessure degli occhi, rettangolari e larghe diverse centimetri in modo da non impedire troppo la visuale. Le parti superiori della Y svettano lateralmente a mò di antenne o corna, senza piegarsi per aderire al cranio. Dal vertice superiore di questa piastra parte una vistosa cresta verticale, che taglia in due l’elmo e scende fino alla base del collo. Alta diversi centimetri, si restringe man mano che sale terminando con un bordo superiore sottile come quello di una lama. Vista lateralmente ricorda molto i pennacchi degli elmi dei gladiatori romani. Attaccati ai lati della fronte, appena prima che si pieghi a formare le tempie, ci sono due corna con la base a spirale. Sono lunghe diversi centimetri e svettano ben oltre il resto dell’elmo, ma non è chiaro se siano completamente orizzontali o angolate posteriormente. In alcune immagini laterali sembrano persino parallele alle tempie. Ad ogni modo, sono leggermente ricurve verso l’alto e terminano a punta più o meno all’altezza della cima della cresta centrale. Sotto di loro ci sono due grosse aperture rettangolari che servono a proteggere (inscatolare) l’orecchio. E’ possibile che siano così grandi per far rimbombare e rafforzare i suoni, che altrimenti verrebbero bloccati dalla presenza del metallo. Ad ogni modo, il bordo inferiore scala verso l’interno, dove c’è la protezione pentagonale per il collo, che forma un anello completo ed uniforme su tutti i lati. La forma dell’elmo è tale che piegare la testa davanti o di lato dovrebbe essere impossibile. È il pezzo che ha in custodia Phoenix.

Il pettorale è un pezzo abbastanza piccolo, in buona parte coperto dai coprispalla. Assomiglia a quello della V1 di Dragone o di alcune armature d’argento, in quanto composto da una tripla placca anteriore e da una doppia posteriore. La placca anteriore è composta da due piastre pentagonali che coprono i muscoli pettorali e ne riproducono la forma. In entrambe le basi si trovano al centro del torace, congiunte da una placca rettangolare molto più piccola e larga appena un paio di centimetri. Tale placca protegge in piccola parte lo sterno, ma soprattutto permette al pettorale di incastrarsi sotto i coprispalla e sopra la protezione per l’addome, che insieme ovviano alla protezione abbastanza ridotta che questo pezzo offrirebbe da solo. Sotto le ascelle due placche rettangolari uniscono la protezione per il torace a quella della schiena, composta da altre due placche pentagonali simili a quelle dell’addome ma più larghe. Queste riproducono e coprono i muscoli dorsali, unendosi insieme al centro sopra la colonna vertebrale. Il pezzo è liscio e sembra spesso vari centimetri. È il pezzo che ha in custodia Dragone Nero.

I coprispalla in realtà andrebbero considerati un vero e proprio blocco centrale, visto che proteggono non solo le spalle, ma anche il torace, la schiena e parte del collo. Assomigliano molto a quelli dell’armatura di Virgo in quanto sono dei grossi pezzi orizzontali e concavi, leggermente appuntiti sull’esterno perché i bordi inferiori scalano diagonalmente verso il centro di torace e schiena. Non sono però totalmente diritti ma leggermente curvati in avanti, come a disegnare un arco il cui vertice è il torace, ed hanno un piccolo gradino di qualche millimetro ad alcuni centimetri dal collo, come se fossero composti da due strati incastrati tra loro. Al centro hanno un anello semichiuso, alto diversi centimetri, che si sovrappone al collare e protegge ulteriormente il collo da tre lati su quattro. L’unico lato aperto è quello anteriore, ma c’è da notare che gli altri tre sono abbastanza larghi da non ostacolare troppo i movimenti del capo. Questo collare termina appena sotto le protezioni per le orecchie e dovrebbe infilarsi tra la cresta dell’elmo e la nuca. Sotto il collare, al centro dei coprispalla, c’è una grossa fibbia ovale, il cui bordo superiore spunta leggermente davanti alla gola, mentre quello inferiore scende a coprire il pettorale e persino parte dell’addome. Questa fibbia sembra particolarmente massiccia e pare concepita come una versione ingrandita della placca centrale del pettorale. Copre quasi totalmente lo sterno e potrebbe agire anche da fibbia che tiene uniti coprispalla, pettorale e panciera. Per il resto, i coprispalla sono spessi diversi centimetri, come evidente dal bordo esterno tagliato di netto. Superano di molti centimetri l’articolazione della spalla e coprono la cima dell’omero soprattutto dall’alto, ma anche anteriormente e posteriormente. La lunghezza dei coprispalla è tale che, se il Cavaliere stendesse le braccia accanto al corpo, i coprispalla le coprirebbero fino al gomito. È il pezzo che ha in custodia Cigno Nero.

La panciera è un pezzo unico tra le armature perché protegge una zona che normalmente è scoperta oppure difesa dal pettorale. Chiamato erroneamente bavero nell’anime, è sostanzialmente un anello d’oro alto una decina di centimetri, che ruota attorno al corpo proteggendo l’addome e parte della schiena. Si incastra sotto il pettorale e viene coperto anteriormente anche dalla fibbia ovale dei coprispalla. È per lo più liscio ed uniforme, ma il bordo inferiore ha due intacche triangolari rispettivamente al centro davanti e di dietro. In corrispondenza solo della prima, il bordo superiore si piega leggermente verso l’alto, infilandosi meglio sotto il pettorale. Questo pezzo è pieno di striature verticale che probabilmente servono a permettere i movimenti del torso ed a far sì che il Cavaliere possa piegarsi di lato o davanti. La tacca inferiore serve a incastrarsi nel bordo della cintura, ma è anche una delle pochissime parti lasciate scoperte da quest’armatura. È il pezzo che ha in custodia Andromeda Nero.

I bracciali sono praticamente cilindrici, e proteggono la mano, il polso, l'avambraccio ed il braccio, andando dalle punta delle dita alla spalla. In questo senso includono anche i copribicipite, anche se questo dettaglio varia da immagine a immagine persino all’interno dello stesso episodio. Nella maggior parte infatti si vede solo la parte che va dalle dita al gomito, lasciando intendere che i copribicipite sono un pezzo a parte, ma in altre immagini le due cose sono un blocco unico. Considerato che nella serie non si parla mai di copribicipite come di un pezzo indipendente, la versione corretta dovrebbe essere quest’ultima. Ad ogni modo, la parte che copre la mano è rigida sul dorso e flessibile sul palmo ed in corrispondenza delle varie articolazioni delle dita, in modo da permettere di serrare a pugno. Le nocche sono ulteriormente rinforzate. Un altro snodo si trova all'altezza del polso, e permette di articolare quest'ultimo come si deve. La presenza di questi snodi suggerisce che in alcuni punti l'armatura abbia un pò di "metallo extra", estensibile. Coprono in ugual maniera il dorso ed il ventre del braccio, "inscatolandolo" completamente, e, caso unico tra le armature, persino le dita sono coperte fino alle unghie. La parte superiore, tondeggiante, scompare sotto il coprispalla, ed ha dei rigonfiamenti laterali che riproducono le forme del bicipite. Per il resto, i due bracciali sono diversi tra loro sull’avambraccio. Il più interessante è sicuramente il sinistro, su cui è piegato l’arco del Sagittario, in modo che le due estremità diventino parallele all’arto del Cavaliere. Nel momento del bisogno esse si raddrizzano, un po’ come una balestra, formando un arco più corto della versione V2 e privo di corda. Tutto questo indica la presenza di giunture all’altezza del polso che permettano all’arco di stendersi, piegarsi e, nel caso, essere teso per scoccare una freccia. L’arco è piatto e largo qualche centimetro, con le estremità a spirale. Il braccio destro invece rappresenta una freccia, sollevata in modo da formare i lati di un triangolo la cui base è il bracciale stesso. A differenza dell’altro bracciale, la freccia qui dovrebbe essere solo simbolica visto che in nessuna immagine vediamo quella vera uscire da questo pezzo, anche se a onor del vero non è chiaro dove si trovi il dardo quando l’armatura è indossata. La protezione per il dorso della mano ha uno strato ulteriore, sollevato e snodato, che termina a punta vicino le nocche. Entrambi i bracciali sono allargati anche i lati dell’avambraccio per far alloggiare meglio i muscoli del Cavaliere. Sono completamente dorati. Il braccio destro è custodito da Sirio, quello sinistro da Cristal.





La cintura è un pezzo abbastanza semplice, che si incastra sotto la panciera. Custodito da Pegasus Nero, ha sostanzialmente la forma di un capo di biancheria, sgambato attorno alla cima delle gambe e simile ad un anello alto diversi centimetri, che avvolge inguine, anche e fondoschiena. Il bordo posteriore superiore è liscio e uniforme, quello anteriore è complementare alla panciera e quindi leggermente rialzato al centro in corrispondenza di una placca più massiccia che copre l’inguine. Sui lati si allunga leggermente verso il basso con sottili placche rettangolari simili a quelle della cintura della V2 di Pegasus. È attraversato da numerose striature verticali che probabilmente indicano i punti in cui si trovano le giunture che permettono ai Cavalieri di muoversi normalmente.

Gli schinieri riprendono lo schema dei bracciali, ovvero in alcune immagini fanno solo da stivali alti fino a sotto il ginocchio, mentre in altre includono anche ginocchiere e cosciali arrivando fino alla cintura. Prendendo per buona questa seconda versione, coprono per intero la gamba, dalla punta del piede fino alle anche, sia davanti che dietro. Lo stesso piede è coperto anche sotto la pianta, alla caviglia ed al tallone. Allargati in corrispondenza del polpaccio, gli schinieri sul bordo superiore anteriore si sovrappongono alle ginocchiere. Delle decorazioni sui lati mettono in evidenza la forma dei muscoli della gamba, mentre all'altezza della caviglia vi sono degli snodi, che probabilmente uniscono la protezione per la gamba a quella per il piede e permettono ai Cavalieri di muoversi liberamente. La scarpa inoltre si infila all’interno del resto dello schiniere, quasi come uno stivale. Sulla rotula hanno una protezione ovale per il ginocchio, particolarmente rinforzata e spessa vari centimetri. Il suo bordo inferiore si infila sotto il resto degli schinieri, e da dietro essa partono le lamette metalliche più sottili che coprono il retro dell’articolazione. La protezione per il piede non è aderente, ma forma una vera e propria scarpa, con tanto di tacco sotto il tallone. Avvolgono la gamba in maniera uniforme da tutti i lati ed hanno un aspetto particolarmente squadrato e massiccio dovuto al fatto che nel totem devono dividersi a formare sia le zampe anteriori che quelle posteriori. Polpacci e caviglie in particolari sono enormi e corazzati su almeno due strati, mentre le cosce sono più sottili. Le rotule sono coperte da ginocchiere esagonali, che in teoria sul retro dovrebbero essere comporte da metallo sottilissimo e flessibile per permettere ai Cavalieri di piegare pienamente la gamba. Si indossano come stivali, direttamente dall’alto. Lo schiniero destro è custodito da Pegasus, quello sinistro da Andromeda. Sono completamente color oro.

Pezzi Speciali/Poteri: Come tutte le Armature d’Oro, anche in questa forma la corazza del Sagittario è quasi indistruttibile. Non la vediamo mai danneggiata, anche se verosimilmente ciò può succedere per mano di guerrieri dotati di un cosmo molto superiore alla media o divino. Ha assorbito la luce del sole per millenni, immagazzinandone l’energia, e sembra poter luccicare di luce propria in ambienti bui o scarsamente illuminati. Se le altre Armature d'Oro sono vicine e riunite, può entrare in risonanza con loro producendo un suono ritmico e cadenzato. Come le altre Armature d'Oro, dovrebbe congelare solo allo 0 assoluto e non è noto il suo punto di fusione. Soprattutto, non sappiamo se e in che modo le modifiche pesino sui suoi normali poteri. Di certo non possiede le ali della versione definitiva, e quindi non dovrebbe essere capace di volare, ma in compenso è molto più massiccia e coprente, arrivando a proteggere il corpo pressoché nella sua totalità. Nel corso della serie mostra una spiccata volontà, probabilmente dovuta alla costante presenza dello spirito di Micene: in due occasioni accorre in aiuto di Pegasus, componendosi per fargli da scudo contro Phoenix e poi volando con l’elmo a colpire Morgana, nonostante il resto della corazza fosse ormai lontano. Vale anche la pena notare che, quando Phoenix l’indossa, l’armatura vola via al minimo contatto forse a dimostrazione che non lo accetta come proprietario.

Totem

Il totem di quest’armatura rappresenta un centauro rampante con l’arco teso e la freccia incoccata. La metà superiore del corpo vede i pezzi disposti quasi come nella forma indossata: la testa è l’elmo, il torace è composto da panciera e cintura, le braccia dai bracciali, con il sinistro spiegato a formare l’arco. Non è chiaro però da dove esca la freccia, che potrebbe però essere telescopica come quella della versione finale. Più complessa la disposizione dei pezzi nella metà inferiore: il corpo di cavallo è formato dai coprispalla, stesi in tutta la loro lunghezza e privi del collare. Dalla loro estremità esce una lunga coda, che in teoria poi si ripiega e scompare al loro interno visto che non corrisponde ad alcun altro pezzo della corazza. Le zampe posteriori sono gli schinieri dal ginocchio in giù, che si "srotolano" e aprono in due lasciando uscire le estremità e gli zoccoli. Le zampe anteriori invece sono le ginocchiere, anche in questo caso aperte in modo da far uscire parti che normalmente dovrebbero essere piegate al loro interno.





Vestizione

La procedura di vestizione di quest'armatura non viene mai mostrata completamente nella serie.

Scrigno





Come tutte le armature, anche questa è dotata di uno scrigno, o Pandora Box, in cui riporla in forma assemblata. Nella prima parte della serie le sue dimensioni cambiano vistosamente da episodio a episodio. In alcuni sembra più piccolo di quelli delle altre armature d’oro, di forma cubica e alto appena mezzo metro circa, mentre in altre ha le dimensioni e la forma tradizionale. Sulla facciata anteriore è scolpito un centauro alato, armato di arco, da sotto il corpo del quale spunta la maniglia che apre lo scrigno, liberando l'armatura. Sulla facciata posteriore è invece scolpito un sole, circondato da fregi e dai ganci cui sono fissate le fibbie di cuoio necessarie per trasportarlo. Anche il modo in cui si apre varia, ma di solito il lato superiore del cubo scivola lasciando emergere l’armatura. In alcune immagini addirittura il coperchio si stacca del tutto, come se fosse quello di una scatola. Alla base della facciata anteriore, in un riquadro, è scolpito il simbolo del pianeta Giove.

Manga

Nel manga quest’armatura è totalmente identica all’anime, tranne che per la base dell’elmo, leggermente più corta. Va però detto che questa versione delle armature non ha una scheda tecnica, e la vediamo totalmente assemblata solo in un diagramma esplicativo del numero quattro e, senza elmo, in un paio di tavole del cinque. Inoltre nel manga quest’armatura non compare mai in forma di totem.