TORO

E' la seconda delle dodici Armature d’Oro, indossata dal difensore del secondo tempio dello Zodiaco. Compare in tutte le versioni dell’opera, dall’anime ai manga ai videogames, ed è nota prevalentemente per essere l’armatura dell’omonimo Cavaliere del Toro. Oltre a lui, è stata indossata da Ox, Hasgard e da un Cavaliere sconosciuto del 1500. Non cambia mai forma nel corso della serie ma presenta varie differenze più o meno grandi nei vari manga prequel.

Episodi: 42 in poi ; manga n° 8 in poi (edizione StarComics); Episode G n°1 in poi (1 e 2 italiani); Lost Canvas n° 4 in poi (7 e 8 italiani). Next Dimension n° 2 in poi.

Indossata da: Toro, Hasgard (anime); Aldebaran, Ox, Hasgard, sconosciuto (manga).

Numero pezzi: 12

Armi/pezzi speciali: Nessuna.

Anime

Storia: La storia dell'armatura del Toro risale ai tempi delle guerre sacre tra Atena e Poseidone, quando venne forgiata dagli alchemisti dell’isola di Mu. E’ la più massiccia tra le armature d’oro e sembra andare sempre a uomini dalla notevole corporatura. Come tutte le armature di Atena è normalmente riposta in uno scrigno o Pandora Box (vedi più in basso). E' legata al mito del toro cacciato da Ercole in una delle sue fatiche, ed ha avuto almeno quattro proprietari conosciuti nella storia. Copre quasi totalmente il corpo, leggermente sopra media delle armature d’oro viste nell'anime, ed ha una straordinaria resistenza ai colpi, al punto che la vediamo leggermente danneggiata solo in rare occasioni. E’ tuttavia l’armatura con il danno probabilmente più famoso, ovvero il corno sinistro dell’elmo spezzato da Pegasus. Come tutte le armature, è dotata di una vita propria, può essere indossata solo in difesa della giustizia e "muore" in caso di danni troppo pesanti. Danni minori invece si riparano da soli col tempo, e la cosa avviene più in fretta se la corazza è riposta nel suo scrigno.

Descrizione: l'armatura è composta da 12 pezzi: due schinieri, che vanno dal piede al ginocchio; due ginocchiere, che coprono quasi del tutto la coscia; due bracciali, che vanno dalle dita ai gomiti; due copribicipite; due coprispalle, che proteggono anche la metà superiore del braccio; un blocco centrale, che include anche lo schienale e la cintura; l'elmo. Il colore principale è l’oro in varie tonalità.

Vediamo ora i pezzi uno per uno:

L'elmo è a casco, e di conseguenza copre interamente la nuca, le tempie ed il cranio, scendendo fino alla cima del collo. Sul lato anteriore è aperto, lasciando scoperto il viso e la gola, ma proteggendo gli zigomi, la mandibola e la mascella, e restringendosi in modo da sfiorare gli angoli della bocca. Alto fino al mento, si infila di vari centimetri all’interno del collare. Al centro del casco, sopra la fronte, si trova una piastra rettangolare scura che scorre lungo la maggior parte dell’elmo, allargandosi sul cranio e restringendosi di nuovo sulla nuca. Su questa piastra si trovano cinque piccoli spuntoni conici disposti in fila, equidistanti tra loro, lunghi due o tre centimetri e con la base rialzata. Accanto al terzo o al quarto ce ne sono altri due, stavolta disposti orizzontalmente in modo da coprire la parte più alta delle tempie. Sotto di loro sono fissate le famosa corna d’oro del toro, che partono dalle tempie e si estendono prima verso l’esterno e poi verso l’alto. La direzione precisa cambia in base alle immagini: il più delle volte sono ad L, ma a volte la punta si piega verso l’esterno dando al corno una forma ad S. Le corna sono notevolmente spesse e superano di gran lunga in altezza la cima dell’elmo, arrivando quasi a raddoppiarne le dimensioni. La base è rialzata e semicircolare. Come accennato nell’introduzione, queste corna, o più precisamente il corno di sinistra, sono particolarmente note per il danno inferto da Pegasus, che lo ha spezzato con il taglio della mano causando un danno permanente sull’armatura. Il punto in cui il corno è stato spezzato varia: di solito è vicino alla base, quando inizia ad alzarsi verticalmente, ma in altre occasioni è più in alto e nella serie di Hades praticamente vicino alla punta. Anche la forma del danno cambia in base alle rappresentazioni, con la maggior parte dei disegnatori che mostrano un taglio netto ed Araki che invece rende il bordo molto più irregolare. L’elmo tra l’altro viene spaccato anche nella serie di Asgard, ed in seguito riparato ma continuando a lasciare il corno spezzato, forse per volere del Cavaliere. Il pezzo è oro scuro, tendente all’arancio, anche se le corna e gli spuntoni sono più chiari e, come detto, nella serie classica c’è una piastra scura al centro. In Hades anche quest’ultima è stata ricolorata in oro.







Il blocco centrale è un pezzo straordinariamente massiccio che copre interamente il torace, l'addome, i fianchi, la schiena, il bacino e le anche, facendo anche da cintura. E' una spessa placca di metallo che avvolge il torace in egual misura da tutte le direzioni, ruotando sopra le spalle e sotto le ascelle per andare a creare lo schienale. Alla base del collo forma un grosso collare incavato, molto più alto sui lati e dietro che davanti. I bordi laterali salgono quasi fino a metà delle guance, dove si piegano verso l’esterno. Quello posteriore si alza a coprire non solo il collo ed il bordo inferiore dell’elmo, ma persino la nuca, mentre quello anteriore termina sotto il mento, in modo da proteggere la gola ma permettere ai Cavalieri di piegare la testa. Il collare è abbastanza largo da far ruotare il capo, ma probabilmente il bordo posteriore è troppo alto per permettere di piegare la testa all’indietro. Sui bordi del collare si trovano i coprispalle. Il resto del blocco centrale è, anteriormente, una piastra scolpita, coperta al centro del petto da un’altra placca tondeggiante che riproduce la forma dei muscoli pettorali. Questo garantisce una doppia protezione su cuore e polmoni, e contribuisce all’aspetto massiccio dell’armatura. I fianchi sono lisci, mentre sulle pancia il pettorale è scolpito in modo da riprodurre le forme dei muscoli addominali, fino all'inguine. Le piastre con le forme dei muscoli delineate tramite una serie di scanalature e convesse verso l’esterno. Tutte queste piastre su fianchi ed addome dovrebbero essere disposte in strati in modo da poter scivolare una sotto l’altra quando Toro si piega in avanti o gira, permettendo una mobilità completa. Sotto le ascelle, sopra le spalle e sui fianchi il pettorale ruota attorno al corpo e confluisce nello schienale, che è abbastanza liscio e più uniforme del pettorale. Attorno alla vita, dodici piastre esagonali formano la cintura, un vero e proprio gonnellino le cui frange si agganciano alla protezione per il bacino e scendono a coprire le anche, il fondoschiena e le cosce. Le undici piastre che vanno da un fianco all’altro sono abbastanza piccole, mentre quella centrale sull’inguine è notevolmente più grossa, quasi il doppio sia in altezza che larghezza, ed ha il bordo superiore più arrotondato. Da notare che il numero delle piastre spesso cambia in base ai disegnatori, che aumentano o riducono le dimensioni ed il numero. Il blocco centrale è prevalentemente oro scuro, ma i bordi delle piastre della cintura sono più chiari. Inoltre sulla piastra principale si trovano dei fregi a forma di corna attorno ad un rombo. Altri fregi si trovano sul pettorale.







I coprispalla sono semisferici con il bordo inferiore appiattito, un po’ come i gusci di tartaruga. Sono enormi ed obliqui, inclinati verso il basso in modo da proteggere non solo la spalla in se ma anche la cima del braccio. Partono dal bordo del collare prima di allargarsi verso l’alto a formare una mezza sfera in corrispondenza dell’articolazione della spalla e tornare a scendere verso il bicipite. Essendo concavi sono piegati anche davanti e di dietro, proteggendo la spalla anche da queste direzioni e sovrapponendosi agli angoli superiori laterali del pettorale e dello schienale. Dovrebbero essere articolati con la spalla in modo da sollevarsi quando Toro alza il braccio. Sul vertice di ciascun coprispalla si trova un grosso spuntone dorato, conico come quelli dell’elmo ma notevolmente più grande al punto da poter essere usato come arma in una spallata. Alti diversi centimetri e con la base rialzata, questi spuntoni sono diritti e puntano diagonalmente verso l’esterno. Alla loro base, su entrambi i lati, si trovano gli unici fregi dei coprispalla. Il pezzo è completamente d’oro, più chiaro sugli spuntoni e sui fregi.

I copribicipite sono una grossa fascia circolare piatta, alta più o meno quanto l’intero bicipite dall’ascella al gomito sull’interno e dalla spalla al gomito sull’esterno. Sembrano formati da due pezzi con la stessa forma incastrati l’un dentro l’altro, e ruotano attorno al braccio come una benda, agganciandosi ai bracciali sul gomito. Il bordo inferiore interno ha una serie di giunture ad anello per permettere a Toro di piegare completamente il braccio. Il metallo sull’interno del gomito sembra più sottile, o comunque flessibile, mentre la parte esterna è coperta dagli speroni dei bracciali fino a metà bicipite. Il bordo superiore esterno invece è coperto dai coprispalla, con il risultato che solo una piccolissima parte vicino all’ascella rimane libera. Sono completamente dorati.

I bracciali sono praticamente cilindrici, e proteggono la mano, il polso e l'avambraccio, andando dalle punta delle dita al gomito. La parte che copre la mano è rigida sul dorso e flessibile sul palmo ed in corrispondenza delle varie articolazioni delle dita, in modo da permettere di serrare a pugno. Le nocche sono ulteriormente rinforzate. Un altro snodo si trova all'altezza del polso, e permette di articolare quest'ultimo come si deve. La presenza di questi snodi suggerisce che in alcuni punti l'armatura abbia un pò di "metallo extra", estensibile. Coprono ugual in maniera il dorso ed il ventre del braccio, sovrapponendosi ai copribicipite. In particolare sull’esterno del gomito hanno una piastra aggiuntiva, che, oltre a rendere il pezzo più massiccio, si estende fino a coprire anche la metà inferiore del copribicipite. Su queste piastre si trova uno sperone in tutto e per tutto simile a quello sui coprispalla ma con un doppio rialzo alla base invece di uno solo. Per il resto sono conici, diritti, lunghi diversi centimetri in modo da poter essere usato anche come arma. Questi speroni hanno un colore più chiaro, mentre il resto del bracciale è completamente dorato. Da notare infine che questi speroni sembrano essere flessibili alla base, visto che quando Toro piega il gomito si piegano a loro volta per continuare a poggiare anche sul copribicipite, invece di diventare perpendicolari e spuntare sull’esterno.

Le ginocchiere riprendono la forma dei copribicipite. Si tratta di veri e propri copricoscia, che partono dal ginocchio e salgono, nel loro punto più alto, fin quasi al bacino, infilandosi sotto la punta delle piastre della cintura. Anche in questo caso sembrano essere due pezzi incastrati tra loro, con quello più basso che arriva a metà coscia e quello più alto che aggiunge altri tre o quattro centimetri. Il bordo laterale inoltre è leggermente più in alto del resto, mentre quello interno è più corto. Il resto del pezzo è cilindrico ed avvolge la base della coscia in modo piuttosto uniforme su tutti e quattro i lati, per poi incastrarsi sotto la protezione della rotula che è parte degli schinieri. Il retro del ginocchio è coperto da metallo sottilissimo e flessibile per permettere ai Cavalieri di piegare pienamente la gamba. Sono completamente color oro.

Gli schinieri coprono per intero la gamba, dalla punta del piede fino al ginocchio, sia davanti che dietro. Lo stesso piede è coperto anche sotto la pianta, alla caviglia ed al tallone. Allargati in corrispondenza del polpaccio, gli schinieri sul bordo superiore anteriore si sovrappongono alle ginocchiere. Delle decorazioni sui lati mettono in evidenza la forma dei muscoli della gamba, mentre all'altezza della caviglia vi sono degli snodi, che probabilmente uniscono la protezione per la gamba a quella per il piede e permettono ai Cavalieri di muoversi liberamente. La scarpa inoltre si infila all’interno del resto dello schiniere, quasi come uno stivale, e sembra ulteriormente rinforzata sulle dita e sul tallone. Sulla rotula hanno una protezione ovale per il ginocchio, coperta da uno spuntone come quelli dei bracciali. Anche in questo caso infatti sono conici, diritti, con la base rialzata e lunghi diversi centimetri in modo da poter essere usati anche come arma. Sempre come i bracciali questi speroni sembrano essere flessibili alla base, visto che quando Toro piega il ginocchio si piegano a loro volta per continuare a poggiare anche sulla coscia, invece di diventare perpendicolari e spuntare sull’esterno. Il bordo superiore copre la parte inferiore dei copricoscia, e da dietro di esso partono le lamette metalliche più sottili che coprono il retro dell’articolazione. La protezione per il piede non è aderente, ma forma una vera e propria scarpa, con tanto di tacco sotto il tallone. Sono totalmente d’oro, più chiaro sugli speroni.




Pezzi Speciali/Poteri: Come tutte le Armature d’Oro, la corazza del Toro è quasi indistruttibile e, nonostante un paio di casi particolari, può essere danneggiata solo da guerrieri dotati di un cosmo molto superiore alla media o divino, mostrandosi capace di resistere anche ad esplosioni paragonabili al Big Bang con danni lievi o inesistenti. Ha assorbito la luce del sole per millenni, immagazzinandone l’energia, e sembra poter luccicare di luce propria in ambienti bui o scarsamente illuminati. Se le altre Armature d'Oro sono vicine e riunite, può entrare in risonanza con loro producendo un suono ritmico e cadenzato. Come le altre Armature d'Oro, congela solo allo 0 assoluto e non è noto il suo punto di fusione.




Totem

Il totem di quest’armatura rappresenta un toro in posa abbastanza tranquilla, fermo sulle quattro zampe e con la testa un po’ rialzata. La testa è formata dall’elmo, con il muso che in qualche modo rientra all’interno quando l’armatura viene indossata. Le zampe anteriori e posteriori sono composte da bracciali e copribicipite e ginocchiere e schinieri rispettivamente. Il collo è composto da uno dei coprispalla mentre il blocco centrale forma la maggior parte del corpo. L’altro coprispalla corrisponde al fondoschiena dell’animale e da esso spunta anche una piccola coda.




Vestizione

La procedura di vestizione di quest'armatura non viene mai mostrata nella serie.

Scrigno

Come tutte le armature, anche quella del toro è dotata di uno scrigno, o Pandora Box, in cui riporla in forma assemblata. Di forma cubica, ha scolpita a rilievo sulla facciata anteriore la figura di una testa di toro, dal muso del quale dovrebbe spuntare la maniglia che apre lo scrigno, liberando l'armatura, anche se essa non viene mai mostrata. Sulla facciata posteriore dovrebbe essere scolpito un secondo viso di toro, ma nell’unica occasione in cui vediamo lo scrigno non viene mai inquadrata. Parimenti non vediamo traccia dei ganci e delle fibbie di cuoio necessarie per trasportarlo. Non vediamo mai come si apre, ma dovrebbe essere il lato superiore del cubo a scivolare lasciando emergere l’armatura. Alla base della facciata posteriore, in un riquadro, è scolpito il simbolo del pianeta Venere.




Lost Canvas

L’armatura del Toro compare anche nell’anime di Lost Canvas, ambientato in un passato alternativo. Ha praticamente le fattezze del manga (vedi sotto) ed un’unica tinta giallastra. Oltre alle differenze presenti tra manga ed anime sono state allungate le frange della cintura, aumentati gli speroni sull’elmo e piegate i bordi di ginocchiere e copribicipite, in modo da dargli una sorta di risvolto sull’esterno. Il collare sembra essere stato abbassato ed il cinturino un po’ allargato, anche se meno rispetto alle altre armature d’oro. Anche il totem è stato modificato ed ha preso la forma di un toro con le zampe allargate e piegate in fare minaccioso, come se stesse per caricare. I coprispalla sono stati spostati in cima alle zampe anteriori e di conseguenza il fondoschiena è ora composto dalla cintura. Dalla piastra centrale di quest’ultima spunta la coda, che è molto più lunga e larga, quasi come una cintura, e sollevata a mezz’aria.





Saint Seiya Legend of Sanctuary

Una versione completamente ridisegnata dell'armatura del Toro compare nel film remake La Leggenda del Grande Tempio. Con forme estetiche in parte ricordanti la serie classica e in parte rivoluzionate, quest'armatura ha un elmo completamente integrale, con la maschera dorata che, pur riproducendo fattezze umane, copre totalmente il viso, inclusi gli occhi e la bocca. Quest'elmo, le cui classiche corna puntano stavolta in avanti, però all'occorrenza può aprirsi e ripiegarsi su se stesso, fino a scomparire completamente. Più in basso, i coprispalla sono forse il pezzo più rinnovato, con imponenti teste di toro praticamente scolpite sopra a rilievo in tutti i dettagli, orecchie incluse, e altri due giganteschi corni d'oro che partono da dietro le spalle e si allungano verso l'alto, superando anche quelli dell'elmo. In questo modo, l'armatura ha ben tre paia di corna rispetto alla sola coppia classica. Gli altri pezzi hanno invece differenze meno evidenti: le protezioni per i gomiti hanno vari piccoli spuntoni invece di uno solo più grande, la piastra centrale del cinturino è molto più piccola, le ginocchiere hanno altre due fregi a forma di testa di toro e i piedi hanno una specie di "zeppa" d'oro. Tutta l'armatura sembra inoltre coprire una specie di cotta di maglia, che riveste il corpo di Toro proteggendo ascella e inguine, ovvero le zone lasciate un po' scoperte dalla corazza. Si presume comunque che essa abbia la stessa resistenza dell'armatura, o addirittura che ne faccia parte in qualche modo. A livello cromatico, il colore principale è un oro pallidissimo, quasi tendente al bronzo, con fregi verdini sulle punte di diversi pezzi, e una vistosa gemma dello stesso colore nel collare. Quando non è indossata, la corazza si trasforma in una specie di quadro dorato, dal quale poi dovrebbe emergere lo scrigno, che a sua volta si muta in armatura.




Manga

Come accennato nell'introduzione, l’armatura del Toro compare nel manga classico ed in tutti e tre i prequel: Next Dimension, Episode G e Lost Canvas. Nel manga classico ha forme sostanzialmente simili ma con numerose piccole differenze ed un aspetto un po’ più tozzo. L’elmo ha più spuntoni lungo l’asse verticale ma nessuno su quello orizzontale, e le corna sono più corte. Gli speroni su coprispalla sono ad uncino, ricurvi verso la testa, ed i coprispalla stessi sono più piccoli e stretti. Il collare è più basso e non è aperto sul davanti, mentre la cintura pare avere più piastre. La protezione per il piede è più piccola e sembra potersi infilare all’interno degli schinieri, ma è anche dotata di una piccola fibbia sul dorso. Nelle schede tecniche un box conferma infine che pettorale e cintura sono un unico pezzo. Questa forma dell’armatura è sostanzialmente quella che compare in Next Dimension e, con forme più slanciate, Lost Canvas. Rispetto al manga classico, entrambi i prequel hanno ingrandito la cintura. In Next Dimension le corna sono nettamente ad L, mentre in Lost Canvas sono più sinuose.





Episode G

In Episode G, l’armatura del Toro, pur restando sommariamente fedele all’aspetto classico, è stata modificata in maniera più evidente e marcata. La modifica più visibile è l’aggiunta di una serie di lacci rossastri su pettorale, cintura e schinieri. Fissati da una serie di fibbie, questi lacci, verosimilmente di stoffa o comunque non di metallo, scendono verticalmente e diagonalmente sull’armatura, forse per simboleggiare i legacci di un toro. Sono stati inoltre aggiunti moltissimi fregi a rilievo praticamente su ogni pezzo, raffiguranti per lo più fiori e petali, oltre a ghirigori vari. Tutte le corna e gli spuntoni sono state allungate, con quelli di cintura e bracciali che sono più stretti e ricurvi ad uncino proprio come quelli dei coprispalla. L’elmo ha una protezione per il ponte nasale, che arriva fin quasi alla punta, simile a quella degli elmi medioevali. La piastra rettangolare inoltre è stata sostituita da una ovale, dalla quale spuntano i soliti piccoli speroni. Il collare è completamente aperto davanti, lasciando la gola scoperta, ed è diventato un semicerchio sugli altri lati, ulteriormente rafforzato dietro le spalle da un rialzamento "a guscio" dello schienale. Sull’addome, le piastre con la forma dei muscoli addominali sono state sostituite da altre a V. Copribicipite e ginocchiere sono state ingrandite, come pure le frange laterali della cintura, che ora sono solo tre o quattro e superano in lunghezza quella anteriore, scendendo fino a metà coscia. La protezione per il piede pare rialzata sotto la suola. Modificato anche il totem, seppur di poco. Le zampe posteriori infatti sono state piegate e la testa è più curvata in avanti.

Da notare infine che in Episode G spesso le armature cambiano dettagli da pagina a pagina o da tavola a tavola, specie a livello di fregi.