SAINT SEIYA N°1

GALAXIAN WARS

(BATTAGLIA GALATTICA)

Personaggi Presenti: Seiya, Geki dell'Orsa, Miho, Saori Kido, Shiryu del Dragone, Shun di Andromeda, Jabu dell'Unicorno, Ichi dell'Idra, Nachi del Lupo, Ban del Leone Minore, Tatsumi, Marin, giornalisti, pubblico, bambini dell'orfanotrofio.

Data: Inizio: Mercoledì 10 Settembre 1986 (data nella prima tavola). Pegasus vs Geki: Mercoledì 17 Settembre 1986 (una settimana più tardi).

Lunghezza: 37 pagine

Manca solo una settimana all'inizio del grande torneo in cui i cavalieri combatteranno per il possesso dell'armatura d'oro, e migliaia di persone da tutto il mondo si riversano in Giappone per assistere allo spettacolo. Per l'occasione, la Fondazione ha costruito una riproduzione esatta del Colosseo dell'antica Roma. Mentre le televisioni parlano entusiaste del torneo, Seiya è nel suo vecchio orfanotrofio, quello dove era cresciuto insieme a sua sorella. I bambini non vedono l'ora di vederlo combattere, ma il ragazzo non si cura di loro ed esce per una passeggiata insieme a Miho, una sua amica di infanzia che, orfana, ha chiesto ed ottenuto di continuare a vivere nell'orfanotrofio per occuparsi dei bambini. Pegasus le chiede se ha qualche idea su dove sua sorella possa essere andata, ma la ragazza purtroppo non può aiutarlo. Ciononosante, gli suggerisce di partecipare al torneo della Fondazione perché "Visto che è un evento così grande che tutto il mondo seguirà con attenzione, sicuramente anche tua sorella lo guarderà da qualche parte" e quindi sarà lei a trovarlo. Convinto dalle parole dell'amica, Seiya decide di partecipare e vincere quanti più incontri possibile, in modo che sua sorella si accorga di lui. Qualche giorno dopo la gara ha inizio, ed il Colosseo è talmente pieno che sono stati allestiti dei monitor all'esterno per permettere di seguire la gara anche a chi non è riuscito ad entrare. All'improvviso il tetto dell'edificio si chiude, ed un tecnico della Fondazione da il benvenuto al pubblico, spiega le regole del torneo e mostra il premio in palio per i vincitori: lo scrigno d'oro contenente la sacra armatura. Subito dopo, grazie a dei sofisticati effetti speciali, Lady Saori appare sospesa a mezz'aria ed annuncia il nome del Torneo: "Galaxian Wars" (Guerre Galattiche). La donna poi solleva lo scettro simbolo della sua famiglia e da esso partono dieci sfere, ciascuna contraddistinta da una lettera dell'alfabeto. Ciascuna sfera viene presa al volo da uno degli otto cavalieri presenti sul ring, ed in base alla lettera corrispondente, i guerrieri vengono suddivisi in cinque gironi. Sistemate queste formalità, il torneo dotrebbe cominciare con lo scontro tra Cigno ed Idra, ma siccome il primo non ha ancora fatto ritorno in Giappone, proprio come Phoenix, si decide di anticipare il secondo incontro, quello tra Seiya di Pegasus e Geki dell'Orsa. Sin dalle primissime battute Seiya sembra in vantaggio, ma Geki finta un placcaggio e ne approfitta per bloccare l'avversario al collo con le braccia. La forza di questa tecnica, chiamata Hanging Bear, rischia di spezzare il collo di Seiya, che sembra incapace di liberarsi perché quella posizione innaturale dimezza l'energia dei suoi colpi. Geki spiega che con questo colpo ha ucciso a mani nude decine di orsi, ed in effetti la potenza della stretta continua ad aumentare, come testimoniato dai computer della Fondazione, che riportano su un pannello tutti i dati dello scontro. Seiya sta per svenire quando gli tornano in mente le parole di Marin "Quando un tuo avversario è fisicamente più potente di te, non attaccarlo a caso, ma mira solo alla parte di cui è più sicuro [...] Distruggi le sue armi." Memore di questa lezione, il ragazzo inizia a stringere con tutta la sua forza le braccia di Geki, sviluppando una pressione di 4800 Kgw e frantumando i bracciali della sua armatura. Finalmente libero dalla stretta, Seiya colpisce il nemico con un calcio e riatterra sul ring. Il computer lo segnala istantaneamente vincitore, ed infatti attimi dopo l'armatura di Geki va in pezzi ed il cavaliere crolla a terra. Solo Jabu e gli altri cavalieri si sono resi conto che Seiya non ha lanciato un solo calcio, ma una velocissima raffica di colpi. Il pubblico è in delirio per il suo giovane beniamino, e mentre Isabel ordina il ritorno immediato dei due saint mancanti, Cigno e Phoenix, gli altri cavalieri osservano il ragazzo, consci che sarà un difficile avversario da battere.

Glossario: Hanging Bear: Orso Pendente (Stretta dell'Orsa); Miho: Lamia; Shiryu: Sirio; Shun: Andromeda; Jabu: Asher; Nachi: Black; Ichi: Aspides

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 1 Shot e n° 2 Granata

La logica, questa sconosciuta: Visto che non ci sono sensori sui cavalieri, come fa il computer della Fondazione a calcolare la potenza dei colpi ? Analogamente, come fa a capire che Geki è stato sconfitto ? Isabel lancia dieci sfere sul ring, ma di quelle con le lettere A e J non c'è traccia, mentre avrebbero dovuto almeno cadere sul pavimento.

Note: "Sorella, se continuo a vincere ti accorgerai di me ?" Spiegati tutti i principi del mondo dei saint, Kurumada può finalmente dedicarsi all'azione, e lo fa in un capitolo non trascendentale ma comunque piacevole, anche grazie all'uso della "mezza tinta". Il capitolo si apre con i titoli del fantomatico giornale sportivo Shuei Sport, il cui nome ovviamente è un riferimento alla Shueisha, casa editrice del manga. La data del giornale è Mercoledì 10 Settembre 1986, ed è il primo riferimento cronologico della saga. A quanto pare, la gara vera e propria però inizia una settimana più tardi, quindi il 17. Tra i giornalisti all'aeroporto si distingue il marchio degli inglesi della BBC. La costruzione di un nuovo Colosseo a Nuova Luxor è un paragone tra gli scontri fra cavalieri e quelli tra gladiatori che avvenivano all'epoca dell'antica Roma. Nel dettaglio, il Colosseo originale fu fatto costruire nel 72 d.C. dall'imperatore Vespasiano, col nome di anfiteatro Flavio, ma fu completato solo nell'80 d.C. Come giustamente detto a pagina 152 del manga (edizione Shot), poteva essere ricoperto con un velario, usato in caso di sole. La ricostruzione fatta da Isabel comunque sembra ispirata alla forma attuale del Colosseo piuttosto che a quella originaria. Da bambino Seiya viveva in una chiesa adattata ad orfanotrofio e chiamata "Scuola per i bambini delle stelle". Lamia, sua amica d'infanzia ed orfana come lui, vive e lavora ancora lì, dove si prende cura dei bambini più piccoli. A quanto si deduce dalle conversazioni, a capo dell'orfanotrofio c'è il prete che si occupa della chiesa. Lamia sapeva che Seiya era stato adottato da una ricca famiglia e verosimilmente anche della sua investitura a cavaliere, ma a questo punto della storia potrebbe non rendersi pienamente conto del pericolo insito in uno scontro tra saint. Il Colosseo Grado può contenere fino a 100.000 spettatori (come un grande stadio di calcio), e per soddisfare coloro che non sono riusciti a entrare sono stati allestiti degli schermi all'esterno. Il torneo è organizzato in una serie di scontri diretti in modo che ciascun cavaliere debba affrontare 3 o 4 avversari per vincere. I concorrenti C, D, G ed H sono i pù svantaggiati, in quanto devono affrontare più nemici. Probabilmente è per questo motivo che la scelta della lettera è puramente casuale. Gli abbinamenti saranno A: Cigno, B: Idra, C: Pegasus, D: Orsa, E: Dragone, F: Andromeda, G: Leone Minore, H: Unicorno, I: Lupo e J: Phoenix. Il primo e l'ultimo però vengono inseriti automaticamente in quelle posizioni perché sono ancora assenti (le ragioni di questi ritardi saranno spiegate nei numeri successivi). La vittoria di un incontro viene assegnata se l'avversario cade e non si rialza entro dieci secondi, non sappiamo se la resa è contemplata o se cadere fuori dal ring comporta la sconfitta. Se un cavaliere resta a terra per più di dieci secondi, l'avversario ottiene un punto, ovvero viene dichiarato vincitore di una delle tre manche in cui ogni incontro è suddiviso. Vincendone due, quindi atterrando due volte l'avversario per più di dieci secondi, si passa il turno. Ovviamente, se uno dei due cavalieri cade e resta a lungo svenuto, la vittoria dell'intero incontro viene assegnata all'avversario. Internamente il Colosseo è dotato di un pannello sul quale il computer mostra i dati relativi al combattimento e di un maxischermo, apparentemente sospeso in aria, per la trasmissione dei dati, l'assegnazione della vittoria e, come vedremo nel prossimo numero, per il replay delle scene principali. Il ring, rialzato da terra e posto al centro dell'edificio, è di forma pentagonale, per assomigliare simbolicamente ad una stella, ed è delimitato da corde elastiche come un normale ring da box. Il tetto dell'edificio si chiude grazie ad una cupola che può assumere l'aspetto di un cielo stellato. Nel parlare al pubblico, Isabel dà per scontato che sappiano già alcune cose sui saint, quindi le sue dichiarazioni nell'intervista avvenuta nello scorso capitolo devono essere state ampiamente pubblicate. Sempre a proposito della ragazza, è interessante notare che in questo capitolo vediamo per la prima volta il suo scettro, che sarà molto importante in futuro. A quanto pare, durante l'addestramento Castalia ha insegnato a Seiya anche dei rudimenti di anatomia umana, ed infatti sul suo poster si riconoscono cervello, polmoni, trachea, stomaco ed intestino. La sua lezione comunque non spiega come faccia Seiya a frantumare a mani nude l'armatura di Geki. Siccome Pegasus vince l'incontro praticamente al primo atterramento (Geki non è più in grado di rialzarsi), ottiene un solo punto. I dati dell'incontro sono: 1375 KGW lo Jumping Kick (calcio volante) di Seiya, 1403 KGW il placcaggio di Geki, da 1850 a 3000 Kg l'Hanging Bear, 4800 Kg la stretta di Seiya. Nella primissima edizione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in due parti: la prima, dal titolo "Gli uomini che afferrano le stelle cadenti" termina subito prima dell'incontro tra Pegasus e Geki. La seconda, dal titolo "Galaxian Wars" copre l'incontro e le ultime pagine. I due capitoli vennero fusi in uno solo nell'edizione tankobon (volume).