SAINT SEIYA N°5

BRUCIA, FENICE!

(FENICE IMMORTALE, FINISCI IN CENERE)

Personaggi Presenti: Ikki, Seiya, Shiryu, Shun, Hyoga, Tatsumi, orfani, Jabu, Ichi, Nachi, uomini della fondazione Grado

Data: venerdì 4 Ottobre 1986, sera.

Lunghezza: 56 pagine

Seiya, Shiryu, Shun e Hyoga circondano Ikki, ancora paralizzato dagli effetti del suo stesso GenmaKen. Volendo approfittare dell'occasione, Hyoga sferra il colpo di grazia per ucciderlo, ma improvvisamente viene fermato al polso dalla Catena di Andromeda di Shun. Quest'ultimo, nonostante tutto, non se la sente di assistere immobile alla morte di suo fratello, e prega Hyoga di perdonarlo. Il Cigno critica la debolezza del compagno, sottolineando come Ikki sia talmente forte che è necessario approfittare del momento, ma proprio in quell'istante Phoenix riapre gli occhi, sferrando un pugno al cuore di Hyoga, nello stesso punto colpito in precedenza. Un attimo dopo, il cavaliere estrae un rosario d'oro dal buco nel pettorale, intuendo che è stato quello a salvare il ragazzo poco prima. Ikki poi spiega perchè il GenmaKen non abbia avuto effetto su di lui "Io ho perso ogni cosa che fosse importante, ormai non ho niente nel cuore che possa essere distrutto dal GenmaKen, la mia anima era già spezzata…". Ikki poi sfida i quattro nemici ad attaccarlo tutti insieme, visto che singolarmente non avrebbero possibilità, e sferra l'Houyoku Tensho, travolgendoli in pieno. Shiryu, Shun e Hyoga perdono i sensi, ma Seiya si rialza pronto a combattere. Incredibilmente infatti, l'armatura del Sagittario si è assemblata davanti a lui, proteggendolo dalla maggior parte degli effetti dell'Houyoku Tensho. Ikki è incredulo, ma Seiya gli risponde "almeno non ha scelto te, codardo!" e lo colpisce al torace con una forza tale da danneggiare il pettorale della sua armatura. Seiya accusa Ikki di essere un debole: tutti loro hanno vissuto esperienze infernali durante l'addestramento, ma Phoenix è il solo che si è lasciato cambiare fino a questo punto. I due ricordano un avvenimento accaduto sei anni prima, quando gli orfani stavano lasciando man mano Villa Kido. Shiryu aveva avvertito Seiya di fare attenzione a non toccare il filo spinato attorno alle mura di cinta, perchè attraversato da una corrente mortale di 10.000 volt, quando il terzo bus di bambini, tra i quali vi era anche Shun, era partito. Ikki aveva salutato il fratellino raccomandandogli di fare attenzione, ma subito dopo la partenza Tatsumi l'aveva deriso, descrivendo l'Isola di Andromeda, destinazione di Shun, come un luogo infernale da cui nessuno è mai tornato vivo, non troppo dissimile dalla Death Queen. Terrorizzato per la sorte del fratello, Ikki aveva chiesto a Tatsumi di farlo tornare indietro, prendendolo poi a pugni al suo rifiuto e cercando di scappare dalla villa. Ne era risultata una caccia all'uomo, resa ancora più urgente dal fatto che Ikki non sapesse della recinzione elettrica. Preoccupato per lui, Seiya l'aveva raggiunto per primo, ma Ikki era comunque saltato verso il filo spinato, restando fulminato. In seguito, per punizione, Tatsumi lo aveva fatto legare e picchiare selvaggiamente, al punto che Ikki lo aveva avvisato di ucciderlo, perchè se fosse sopravvissuto avrebbe certamente ucciso tutti loro. Il giorno dopo, benchè gravemente ferito, Ikki venne fatto salpare per la Death Queen. Nel presente, Seiya cerca di convincerlo a tornare quello di un tempo, poi lo colpisce di nuovo, facendolo volare via. Ikki è frenato dal braccio congelatogli da Hyoga, e quando cerca di rialzarsi vede la sua armatura andare in pezzi per i colpi del nemico. Incredulo, viene travolto anche dal Pegasus RyuseiKen, finendo a terra ferito. Ormai certo della vittoria, Seiya corre verso di lui, ma in quel momento il cosmo di Ikki ricomincia a bruciare, e incredibilmente l'armatura si ricrea sul suo corpo, intatta, proprio come una Fenice che rinasce dalle proprie ceneri. Questo potere di rigenerazione è il segreto della corazza di Phoenix, che ora è di nuovo pieno di energie, al punto da fermare con una sola mano il RyuseiKen. La situazione si è capovolta ed ora è Seiya ad essere in difficoltà di fronte alla forza del nemico, che cerca di colpirlo con un pugno. A difendere il ragazzo giunge, inaspettato, lo scudo del Dragone, dispostosi sul braccio di Seiya nonostante Shiryu sia ancora a terra svenuto. Nè Ikki nè Seiya capiscono come ciò sia possibile, ma questo sviluppo imprevisto obbliga Phoenix a ricorrere a tecniche indirette e lanciare il GenmaKen, visto che un colpo normale non potrebbe mai sfondare lo scudo. Ancora una volta però qualcosa vola in aiuto di Seiya, la Catena di Andromeda infatti annulla il GenmaKen, disponendosi a sua volta sul braccio di Pegasus. Seiya capisce quel che sta succedendo "Sento che anche il cosmo degli altri mi sta avviluppando! Significa che non sto combattendo da solo… ma sono aiutato da una grande forza che si chiama amicizia! Come vedi ho tanti amici, i miei compagni! Invece tu hai abbandonato sia l'amore, sia l'amicizia, sia le tue lacrime… non puoi vincere in nessun modo, Ikki!" dichiara il ragazzo. Furioso, Phoenix lancia allora l'Houyoku Tensho, ma anche questo colpo viene fermato da Seiya, che poi sferra il RyuseiKen, forte anche dell'aria congelante di Hyoga. Ikki viene colpito in pieno, ed il pugno di Seiya sfonda il pettorale della sua armatura, ferendolo gravemente. Ormai la battaglia è conclusa. Seiya, notando il braccio destro congelato, dice che ha vinto solo grazie a quel vantaggio, ma Ikki lo contraddice, aggiungendo che non è solo grazie all'amicizia dei suoi compagni che ha trionfato "Anche per l'affetto che lega dei fratelli… ora te lo posso confessare… anche tu sei mio fratello, Seiya!".

Glossario: Houyoku Tensho: Volo della Fenice (Ali della Fenice).

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 5 Shot e n° 7 Granata

La logica, questa sconosciuta: Quando Ikki estrae il rosario, la catenina è avvolta attorno alle sue dita come se qualcuno l'avesse legata. Inoltre, un ciondolo come quello dovrebbe essere al centro del torace, e non sul lato sinistro dove si trova il cuore. Come al solito, le crepe sulle armature variano da scena a scena, ed è scomparsa la maggior parte del sangue dal vestito di Cristal. Quando viene colpito dall'Houyoku Tensho, Sirio vola con la schiena contro una parete rocciosa, ma nell'immagine successiva è a terra in una posizione del tutto diversa al centro della caverna. Pegasus dice che, al risveglio, ha trovato l'armatura d'oro a difenderlo. Ma non è chiaro al risveglio da cosa, se stesse parlando delle Ali della Fenice vorrebbe dire che, pur averlo subito in pieno e senza armatura, è riuscito a non perdere i sensi che per pochi attimi. Una recinzione di 10.000 volt sembra eccessiva, considerando che è potenzialmente mortale ed i bambini servono vivi alla Fondazione Grado. Per lo stesso discorso, la gioia di Tatsumi nel dire che Shun e Ikki non torneranno mai vivi non collima con le ragioni che hanno spinto Mitsumasa a raccoglierli, nè con quel che scopriremo di lui dopo. Avendo visto varie volte il RyuseiKen, Ikki dovrebbe riuscire a fermarlo quando Pegasus lo attacca dopo avergli distrutto l'armatura.

Note: "Tu hai abbandonato sia l'amore, sia l'amicizia, sia le tue lacrime… non puoi vincere in nessun modo, Ikki!" Un capitolo lunghissimo, quasi 60 pagine, che pur essendo pieno di eventi, non riesce sempre a sfruttarli al meglio. Alcune idee, come i pezzi delle armature altrui che si dispongono sul corpo di Pegasus come prova di amicizia, sono gestiti abbastanza bene, ma altri, come il flashback di Villa Kido, riescono solo a frammentare lo svilupparsi della trama, cadendo nei soliti chichè, tipici dei manga anni '80, in cui i personaggi vengono abusati e torturati per motivi abbastanza futili. Anche se non viene ancora detto, il rosario della croce del Nord è un dono che Cristal aveva avuto dalla madre Natassia poco prima di partire verso il Giappone. Suggerendo per la prima volta di non essere un'armatura normale, la corazza di Sagitter, priva dell'elmo, si dispone a difesa di Pegasus. La forma che assume, quella di una normale figura umana che ha ben poco a che fare con il Sagittario, viene mostrata per la prima volta all'interno della storia, anche se in precedenza Kurumada l'aveva disegnata per un'illustrazione in apertura al volume 4. Nel flashback, tra gli orfani si distinguono chiaramente Pegasus e Sirio, che sembrano già essere un pò amici, o almeno si conoscono abbastanza da chiamarsi per nome, Cristal, Asher, Black e Aspides, che aveva la solita pettinatura. Pegasus sta facendo un gioco abbastanza comune, cercando di usare una canna, alla cui estremità c'è qualcosa di appiccicoso, per prendere gli insetti. Evidentemente, i bambini avevano il permesso di girare liberamente nel giardino di Villa Kido, a patto che non cercassero mai di scappare, atto che sembra possa essere punito persino con la morte. Gli orfani partivano per le località di addestramento in gruppi di 34, e quello di Andromeda è il terzo, indicando che già 68 bambini hanno lasciato la villa. In questo modo però si arriva ad un totale di 102, mentre gli orfani sono solo 100 e molti di loro non sono ancora partiti, quindi la frase è stata probabilmente tradotta male, ed intendeva che solo questo terzo gruppo è composto da 24 bambini. Ad ogni modo, Pegasus, Sirio, Cristal, Phoenix, Asher, Aspides e Black sono tutti ancora alla villa, indicando che sono partiti almeno nel quarto gruppo. Andromeda è andato via con il terzo, e Ban e Geki potrebbero aver fatto parte dei primi due. Mylock descrive un pò l'Isola di Andromeda, dicendo che nessuno è mai tornato vivo da essa, a causa delle condizioni di vita proibitive e la tremenda escursione termica. Questa fama sarà parzialmente ammorbidita in futuro, quando vedremo che anche Nemes, che pure non è particolarmente forte, è sopravvissuta all'addestramento. Per la prima volta, l'armatura della Fenice mostra apertamente i suoi poteri rigenerativi, ricreandosi sul corpo di Phoenix. Osservando i disegni, è interessante notare come in questa fase del manga i frammenti di corazza venissero disegnati spessi quasi come piccole pietre, mentre in futuro diventeranno più simili a sottili piastre metalliche. All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in tre parti, dal titolo "Le intenzioni dell'armatura d'oro?!", "Sei anni fa…" e "Amicizia… no…".