SAINT SEIYA EPISODE G N°5

COLUI CHE APPARTIENE AL PASSATO

Personaggi Presenti: Aioria, Lythos, Galan, Minosse, Minotauro, Camus, Iperione, Ponto, Ceo, Crono, bambini di Creta, soldati del Grande Tempio, abitanti del Grande Tempio.

Data: Incerto, probabilmente notte tra il 20 ed il 21 Aprile.

Lunghezza: 46 pagine in b/n.

In Grecia, al Grande Tempio, la statua di Atena inizia a risplendere a causa dell'energia emessa dalla Megas Drepanon nella sala del basamento. La falce infatti sta rispondendo al ritorno dei Titani e sta generando un cosmo oscuro per spezzare le catene del sigillo di Zeus. Alcuni soldati del Santuario tentano, invano, di tenere chiuse le porte della sala. In quel momento sopraggiunge Camus dell'Acquario, che, ammirato dal coraggio dei soldati, decide di intervenire in prima persona e, entrato nella sala, congela la falce con il Freezing Coffin. I soldati osservano ammirati il potere di Camus, che però è preoccupato dal fatto che il cosmo di Crono ha raggiunto persino il luogo più protetto del Grande Tempio. A Creta, Minosse minaccia Aioria dicendo che non uscirà mai dal labirinto di Cnosso, poi richiama i suoi soldati, delle armature viventi al cui interno sono prigionieri i bambini rapiti. I soldati, armati di spade d'acciaio, avanzano verso i nemici, mentre Minosse ricorda ancora una volta come i Greci abbiano condannato la civiltà Minoica, che quindi ha il dovere di ristabilire il proprio onore. Aioria tuttavia non è intimidito dai soldati, nè interessato alle parole di Minosse, ed anzi lo accusa di mascherare con falsi principi le sue azioni ignobili. Il cavaliere poi brucia il suo cosmo e, scaricando il Lightning Plasma nel suolo, crea un nuovo colpo, il Lightning Fang, con cui distrugge i soldati, lasciando illesi i bambini. Ferito, Minosse ricorda di essere tornato in vita grazie al cosmo dei Titani e spiega la situazione ai nemici, poi avverte che nessuno di loro uscirà dal labirinto di Cnosso, che non può essere distrutto a causa di un incantesimo. Galan però rivela di avere lui la chiave per salvare i compagni ed apre lo scrigno che il Santuario aveva inviato insieme all'ordine di andare a Creta. Lo scrigno contiene il leggendario filo di Arianna, che subito si dipana nei corridoi, indicando la via d'uscita. Furioso, Minosse decide di provare il tutto per tutto e trasmette la propria forza vitale ad una maschera di toro, riportando in vita il Minotauro. Il mostro attacca Aioria con un'enorme ascia, ma il cavaliere d'oro blocca facilmente il fendente col pugno, poi, dopo aver manifestato la propria comprensione per il triste passato della creatura, la distrugge con il Lightning Plasma. Galan osserva ammirato la crescita del suo padrone come uomo, poi i tre escono dal labirinto. Dalla loro fortezza, Ponto, Iperione e Ceo hanno osservato gli eventi, e quest'ultimo in particolare è incuriosito dal cavaliere di Leone, ritenendolo uno scaltro guerriero ma un uomo immaturo. Iperione però ricorda la forza del guerriero e mostra la propria Soma danneggiata, cosa che incuriosisce ancora di più Ceo, ora desideroso di affrontare Aioria. Ponto afferma enigmatico che prima o poi lo incontrerà sicuramente, visto che il Leone è l'uomo del destino, e nello stesso momento Crono gioisce, perché i sigilli divini si indeboliscono ogni giorno di più.

Glossario: Freezing Coffin: Sarcofago di ghiaccio.

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 9 Manga Planet.

La logica, questa sconosciuta: L'odio verso la Grecia sembra un criterio un pò debole per stabilire chi deve tornare in vita e chi no, specie considerando che i Titani non esercitano un controllo diretto sulle resurrezioni. Il tesoro del labirinto non dovrebbe essere a disposizione di tutti nella sala, ma conservato in un museo.

Note: "Il futuro dei ragazzi rapiti che mi accingo a salvare risplenderà anche per te che non sei riuscito a vivere come un essere umano". Un altro capitolo a livello di fill in, e di conseguenza poco coinvolgente ed a tratti anche noioso. La caratterizzazione di Minosse è interessante, ma i desideri di rivalsa di Creta su Atene non reggono il confronto con la minaccia dei Titani, e Ioria si comporta a tratti in modo bizzarro. A quanto pare, c'è una vera e propria sala nel basamento della statua, con tanto di portone e guardie. All'interno della sala c'è solo la Megas Drepanon, conficcata nel pavimento e legata con quattro catene ad altrettante statue di uomini. Sia le pareti che il pavimento ed il soffitto sono ricoperte da scritte in greco, verosimilmente il sigillo di Zeus. Guardando attentamente, si può notare che molte parole si ripetono, quindi si tratta della stessa frase scritta più volte. Sebbene non sia possibile ricostruire l'intera frase, si riconosce il nome di Atena vicino alla lama dell'arma. Il Sarcofago di Ghiaccio è la tecnica con cui Acquarius imprigiona il nemico in un blocco la cui temperatura interna è vicina allo zero assoluto. Tale sarcofago è quasi indistruttibile, e può essere frantumato solo dalle armi di Libra o da un cosmo molto potente. Le parole del soldato sul movimento molecolare sono essenzialmente corrette, visto che lo zero assoluto si basa sul principio di rallentare il moto degli atomi. Minosse può creare dei soldati apparentemente dal nulla, infondendo in essi la propria forza vitale e quella dei bambini rapiti, che sono privi di conoscenza. Il Lightning Fang (letteralmente "Zanna Fulminante") è da considerare più una variante del Lightning Plasma che un nuovo colpo, visto che consiste nel far viaggiare le scariche di energia sotto terra invece che nell'aria, facendole poi emergere in modo da colpire i nemici dal basso. Nella scena è però importante notare il commento di Minosse "sono fulmini foggiati a mò di zanne", che offre un piccolo indizio sul perché del ruolo di Ioria nella profezia di Ponto. Come già si era intuito nello scorso capitolo, i Titani non sono consapevoli del fatto che il loro cosmo riporta in vita le creature uccise nel mito. Minosse ora aggiunge un altro dettaglio, dicendo che solo le creature che provano astio nei confrontri della Grecia stanno tornando in vita. La cosa ha un certo senso, visto che evita il ritorno di creature alleate agli Dei e nemiche ai Titani, ma viene da chiedersi come il semplice odio basti a selezionare chi torna in vita e chi no. A quanto pare, il labirinto di Cnosso è protetto da un incantesimo, verosimilmente attivatosi col ritorno di Minosse, che ne impedisce la distruzione. Il Santuario possiede il Filo di Arianna, il leggendario strumento con cui Teseo uscì dal labirinto. Rispetto al mito, il filo sembra possedere una memoria propria e dei poteri che gli permettono di trovare da solo l'uscita del labirinto (nel mito era un filo normale, che Teseo srotolò man mano che si addentrava nel labirinto). Per motivi sconosciuti, lo spirito del Minotauro è legato alla maschera del toro, ed ha bisogno dell'energia vitale di Minosse per riprendere forma corporea. Indossa un'armatura parziale e può materializzare un'enorme ascia da combattimento. Il flashback di Iperione è composto da alcune immagini del numero due, relative al suo duello con Ioria.