SAINT SEIYA EPISODE G N°6

L'UOMO SCOLPITO NELLA LEGGENDA

Personaggi Presenti: Milo, Aioria, Ettore, Ponto, Galan, Lythos, soldati greci, soldati Troiani, soldati del Grande Tempio, Achille, uomini dell'esercito.

Data: Incerto, probabilmente 27 Aprile 1979.

Lunghezza: 42 pagine in b/n.

Da qualche parte, un eroe leggendario si risveglia da millenni di sonno e, per provare il suo valore, sconfigge un drappello dell'esercito. Insoddisfatto dalla facile vittoria, l'uomo cerca avversari al suo livello, quando viene fermato da Ponto, il Dio responsabile del suo risveglio. Ponto spiega che, non potendo più contare sui mostri mitologici, ha convocato lui, un uomo, per uccidere i suoi nemici, poi afferma che in Grecia troverà un eroe con cui misurarsi e riconquistare la gloria. Soddisfatto, il guerriero impugna la sua lancia e si prepara a distruggere altri carri armato dell'esercito. Altrove, Aioria sogna la notte in cui andò a trovare la salma di suo fratello, entrando nella nona casa nonostante gli ordini del Sacerdote lo vietassero. All'interno, vi era l'armatura del Sagittario, e, accanto ad essa, un sudario bianco, che nascondeva il corpo di Aioros. In quel momento il ragazzo si sveglia di soprassalto, e scopre di essere nel letto di piccola abitazione. Accanto a lui, addormentata su una sedia, c'è Lythos, e poco dopo anche Galan entra nella stanza, con in mano un piatto di mele. Mentre le sbuccia, a forma di coniglietti, il servitore racconta al ragazzo il modo in cui Shaka lo ha salvato dai Giganti, concludendo con l'augurio espresso dal cavaliere di potersi salutare da amici al prossimo incontro. Aioria è imbarazzato all'idea di essere stato salvato da Shaka, ma è comunque contento che sia vivo. In quel momento, irrompe nella casa Milo dello Scorpione, inviato dal Sacerdote a proteggerlo a causa delle gravi ferite. Milo non è per niente felice di quella missione e provoca Aioria per essersi lasciato ferire dai nemici. Dal canto suo, il Leone non vuole la protezione del compagno, e così scoppia un breve litigio, le cui grida svegliano anche Lythos. Alla fine Galan placa Milo offrendogli una mela, ed il cavaliere esce per accertarsi che non vi siano nemici in zona. In realtà, il custode dell'ottava casa avverte un flebile cosmo in avvicinamento, ed infatti attimi dopo viene attaccato dalla lancia del guerriero misterioso. Schivatala con un balzo, Milo fronteggia il nemico, che si rivela come Ettore, figlio di Priamo ed eroe della leggendaria guerra di Troia. Milo ricorda gli eventi della guerra, che si concluse poco dopo la morte di Ettore per mano di Achille, e gli chiede cosa l'abbia spinto a tornare. Ettore spiega di esser tornato per ottenere la gloria che gli spetta, ed afferma che lo farà sconfiggendo un eroe pari ad Achille, poi sradica una parte del suolo e la lancia contro Scorpio. Nella casa, Galan e Lythos odono i rumori del combattimento e propongono di spostarsi altrove, ma Aioria ricorda loro che Milo ha promesso di proteggerli, e che, nonostante un carattere odioso, di sicuro non verrà meno ai suoi doveri. Ettore intanto è felice per la vittoria, grazie alla quale la storia non lo ricorderà più come un perdente, e si avvia verso il villaggio per conquistare nuova gloria. Milo però si libera dalla roccia e dichiara che è suo dovere combattere, proprio per rendere onore alle generazioni passate e per permettere a quella presente di costruire una nuova era.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 12 Manga Planet.

La logica, questa sconosciuta: Rispetto all'Iliade, Ettore è fuori caratterizzazione. L'armatura del Sagittario non dovrebbe trovarsi alla nona casa dopo la morte di Micene (vedi Note). Le dodici case dello zodiaco non dovrebbero avere porte o portoni, eppure Ioria ne apre uno nell'entrare nell'edificio. Galan ha riportato Ioria in Grecia dalla Cina, quindi sarebbe potuto arrivare fino al Grande Tempio senza fermarsi nel villaggio.

Note: "Ora ho ripristinato il mio onore. Potrò godere una seconda volta del prestigio". A chapter done for the sake of it, si direbbe in inglese, ovvero un capitolo fine a se stesso, che ha il pregio di far scendere in campo Scorpio, finora rimasto in disparte, ma anche un tema di fondo poco coinvolgente, ovvero il rispetto delle generazioni presenti per quelle passate. Lascia inoltre perplessi la scelta di Ettore, completamente fuori caratterizzazione rispetto al personaggio dell'Iliade, che combatteva solo per difendere la propria patria e la stirpe di Priamo. Il luogo in cui Ettore si risveglia non è specificato, ma dovrebbe trattarsi della Turchia, nazione in cui un tempo sorgeva Troia. A quanto pare, Ponto ha il potere di riportare in vita i defunti, e ne ha fatto uso per tenere impegnati i cavalieri dal momento che il cosmo di Virgo impedisce il ritorno di altri mostri mitologici. E' interessante che persino Ponto giudichi "colossale" la forza emanata da Virgo, segno che il suo potere rivaleggia davvero con quello delle divinità. Anche se le immagini sono un pò confuse, sembra chiaro che Ettore abbia sconfitto vari plotoni dell'esercito, nonostante la loro superiorità tecnologica. Come si scoprirà più avanti, il sogno di Ioria è in realtà un flashback, e nel tempio del Sagittario era presente anche Capricorn. Il mistero del corpo sotto il sudario verrà svelato nel prossimo numero (quarto capitolo), mentre c'è da supporre che l'armatura del Sagittario sia un'imitazione, visto che Micene portò quella vera con se. D'altra parte, non c'era traccia dello scrigno nel flashback del numero 1, quindi potrebbe essere un errore. Secondo le parole di Scorpio, Ioria e Galan si sono rifugiati in un piccolo villaggio di campagna, a quanto pare situato in Grecia, e lì sono stati raggiunti da Lythos, verosimilmente accorsa su richiesta del servitore. Il rapporto non proprio amichevole tra Ioria e Scorpio era stato evidenziato più volte in passato, ad esempio nel terzo capitolo del numero 1, ma questo è il loro primo vero litigio. Seppur con toni più pacati, la cosa proseguirà anche nella serie classica, specie quando Ioria prenderà il posto di Scorpio nella missione di uccidere Pegasus. Il volto di Ettore ha lo stesso colorito dell'elmo, e gli occhi sono privi di pupilla, segno che si tratta di una specie di zombie, diverso ad esempio dai cavalieri resuscitati da Hades. Scorpio mostra di conoscere bene la storia della guerra di Troia, e ne fa un riassunto abbastanza accurato, pur non citando il pesante ruolo svolto dagli Dei nel conflitto.