SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 126 - LO SCONTRO

Personaggi Presenti: Tenma, Yato, Sisifo, Eaco, soldati, Skeletons.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Avvolta da un bagliore dorato, la nave dei Cavalieri di Atena s'innalza in cielo, ridando la speranza ai numerosi soldati feriti. Sisifo grida ad Eaco che Tenma e gli altri sono riusciti nel loro intento, a dimostrazione dei legami che li uniscono, e sul ponte principale il Cavaliere di Pegasus sventola con fierezza una bandiera con l'emblema di Nike. Tenma affida a Yato il compito di pilotare la nave, raccomandandogli di fare attenzione visto che Yunkas e gli altri hanno dato la vita per permetterle di ripartire. Sisifo, fiero dei due ragazzi, si gira di nuovo verso Eaco, il quale dopo un'iniziale smorfia di disappunto, è ora seduto ad applaudire gli sforzi dei nemici. Lo Spectre ha intenzione di mostrare al Sagittario i legami in cui è lui a credere, e ordina ad uno Skeleton di farsi avanti, dicendogli che gli appartiene e avrà il privilegio di morire per sua mano. Il soldato acconsente, e con un solo tocco Eaco gli dà fuoco, sorridendo nel vederlo bruciare, e spiegando che tutti coloro che sono sul suo battello sono pronti a morire per lui, perchè lo temono. Secondo lo Spectre è quindi la paura il più forte dei legami. Prese poi le fiamme con cui ha distrutto lo Skeleton, Eaco le imprime in uno dei cannoni della sua nave, sparando il Surendra Jit in direzione del battello dei Cavalieri. L'attacco sembra mancare il bersaglio e perdersi in cielo, ma poi si trasforma in una pioggia di piume infuocate che minacciano di distruggere la nave e uccidere coloro che sono ancora a terra. Improvvisamente però, una tempesta di frecce di luce intercetta le piume nere, distruggendole ed annullando l'attacco di Garuda. E' stato Sisifo, che con l'arco in pugno vola in cima all'albero maestro dell'imbarcazione di Tenma. Fissando il nemico in tono di sfida, il Sagittario avverte che non permetterà al nemico di ferire i suoi compagni. I due contendenti si fissano, entrambi sprezzanti dei modi dell'altro.

Glossario: Surendra Jit: Distruttore di Indra.

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 29 della Panini Comics.

La logica, questa sconosciuta: I danni alla chiglia della nave dei Cavalieri sembrano andare e venire a seconda delle immagini. Il battello di Eaco ha un tipo di comignolo che nel 1743 ancora non esisteva, venendo creato nel secolo successivo.

Note: "Io stesso sono il nostro legame!". 5. Un capitolo abbastanza lento, utile più che altro a mostrare la personalità e le convinzioni di Eaco, la cui crudeltà però ha scarso riscontro se paragonata al personaggio della serie classica. Soprattutto, sono difficili da apprezzare le espressioni dei volti dello Spectre e di Sisifo, che in diverse tavole sembrano più due tossicodipendenti che due guerrieri pronti a scontrarsi. La nave dei Cavalieri ha ancora sulla chiglia i danni causati da Violate e Regulus, ma nell'alzarsi in aria si trasforma, e compaiono la polena e le vele. La polena rappresenta una donna, quasi sicuramente la Nike di Samotracia, mentre sulla poppa è scolpito l'emblema di Nike "classico", ovvero quello che si trova sullo scettro di Sasha e Isabel. La stessa immagine si trova su un vessillo che Tenma sbandiera, e che verosimilmene si trovava da qualche parte sul ponte o sottocoperta, indicando che la Dea ha sempre usato lo stesso simbolo nel corso dei secoli. Il timone si trova ai piedi dell'albero maestro, ha la forma di quelli delle classiche navi dell'epoca ed è stato affidato a Yato. Verosimilmente, oltre a permettere di cambiare direzione, può anche cambiare l'altitudine del battello, agendo come una cloche. Eaco mostra un nuovo potere, mai visto nella serie classica, con cui brucia un essere vivente con un solo tocco, usando poi le fiamme e, probabilmente, i resti per caricare il cannone della sua nave. Il fuoco è in effetti un elemento associato al Garuda, il cui mito ha alcune vaghi punti di contatto con quello della Fenice, e infatti in Episode G Virgo spiega che il Khan è creato proprio erigendo un muro con le fiamme di Garuda. La tecnica viene chiamata Surendra Jit, che è uno degli epiteti di Garuda, ovvero "Distruttore / Conquistatore di Indra". Consiste nel lanciare una cannonata che esplode in una pioggia di piume di fuoco, ma Sisifo l'annulla con una serie di dardi di luce, che potrebbero indicare un omaggio all'Infinity Break di Episode G, sebbene quest'ultimo si lanci senza arco. Graficamente, sembra invece un riferimento omaggio a Ishida di Bleach.