SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 171 - IL SUCCESSORE

Personaggi Presenti: Sion, Rune di Balron, Hakurei, Cavalieri.

Data: 1743

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Bruciando il cosmo, Sion cerca di liberarsi degli effetti del Reincarnation, e intanto continua a ricordare quel che accadde dopo la partenza di Rune. Ripresi i sensi, si trovò circondato dalle armature, convinto che lo stessero fissando in segno di disprezzo. Poi si accorse di Hakurei chino su di lui: gli aveva aperto una ferita sul braccio, nella quale stava versando il proprio sangue per annullare l’emorragia causata da Rune. Allontanandosi, gli chiese di lasciarlo morire, ammettendo le sue colpe nell’aver spiato le vite dei Cavalieri passati. Hakurei però gli fece notare che proprio le armature lo avevano salvato, usando il loro ultimo afflato di cosmo per rallentare l’emorragia di Sion, nonostante avrebbero potuto bagnarsi del sangue e risorgere. Secondo Hakurei, le armature vogliono chiedere a Sion se la loro vita ha avuto un senso, e soprattutto vogliono che continui la loro opera, nella veste di loro successore. Sostenuto da questi ricordi, Sion si libera dal Reincarnation, ma le risorse di Rune non sono affatto finite. Infastidito dalle parole del Cavaliere, lo lascia cadere nel Cocito per mostrargli cosa sia rimasto dei Cavalieri le cui vite aveva spiato in passato. Avvicinandosi minaccioso con la Surplice, gli promette che presto li raggiungerà.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 39 della Panini Comics.

La logica, questa sconosciuta: Anche ignorando il gruppo sanguigno, non basta certo far gocciolare il proprio sangue su una ferita aperta per farlo entrare in circolo e guarire l’emorragia. Sion dovrebbe morire istantaneamente nel cadere nel Cocito, visto che non ha l’ottavo senso.

Note: Come intravisto alla fine dello scorso capitolo, Hakurei ha salvato Sion versandogli il proprio sangue in una nuova ferita sul polso, a mo’ di trasfusione. Ciò è stato reso possibile dalle armature, che hanno usato le loro ultime energie per rallentare la perdita di sangue del bambino. A quanto pare, è normale che nelle armature rimanga una parvenza dell’anima dell’ultimo Cavaliere che le ha indossate, e che possano in qualche modo comunicare, indirettamente, con Cavalieri dotati di elevati poteri extrasensoriali. Sono inoltre consapevoli di quel che sta accadendo attorno a loro, possono spostarsi, fluttuare e così via. In parte, qualcosa del genere si era già vista in Episode G, con l’armatura del Leone che, seppur morta, usò le ultime forze per correre in aiuto di Ioria, ma è la prima volta che si parla addirittura delle anime della generazione di oltre due secoli prima. Rune fa cadere Sion nel Cocito, l’Inferno di ghiaccio dove sono imprigionati coloro che si sono ribellati agli Dei, quindi tutti i Cavalieri e, presumibilmente, i servitori di altre divinità. Posto vicino alla Giudecca, il Cocito è già comparso nella serie classica come prigione per Pegasus, Orfeo, Phoenix, Mur, Ioria e Scorpio. Per un essere umano, dovrebbe essere necessario l’ottavo senso per raggiungerlo senza perdere istantaneamente la vita nel transito.