SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 35 - ALDEBARAN

Personaggi Presenti: Aldebaran, Doko, Kagaho, Byak, Spectre.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Vicino al Grande Tempio, tra le montagne attorno a Rodorio, gli Spectre uccisi dalle rose bianche di Albafica si rialzano. Il cosmo di Atena si sta infatti indebolendo, e questo permette ai guerrieri di tornare in vita nonostante le rose bianche. Il gruppo intuisce quel che è successo, ma è preoccupato perchè non c'è traccia del cosmo di Minosse, segno che il comandante potrebbe essere stato sconfitto dal cavaliere dei Pesci. Il luogotenente di Minosse ricorda a tutti che la loro missione è prendere la testa di Atena, non preoccuparsi del loro capo, e gli Spectre si preparano a partire quando vengono fermati da una voce: il cavaliere del Toro, Aldebaran, è giunto per fermarli. Lo Spectre si presenta come Byak del Negromante, della stella dello Spirito Celeste e, notando che Aldebaran non ha armi insidiose come quelle di Albafica, avverte che non riuscirà a fermarli tutti da solo. Toro li invita ad attaccare incrociando le braccia, e gli Spectre non perdono l'occasione, venendo però massacrati da una sola scarica del Sacro Toro, che li annienta. In quel momento sopraggiunge Doko, che avrebbe voluto prender parte al combattimento, ma Aldebaran lo rincuora, ricordandogli che la loro sola ragion d'essere è servire Atena fino allo stremo. Libra ricorda che la fedeltà di Aldebaran è tale da fargli rinunciare al suo vero nome, ma il cavaliere d'oro non se ne cura, dicendo di essere felice di essere chiamato come una stella della costellazione del Toro. Libra ammette che l'influenza di Aldebaran su di lui è tale da farne un uomo migliore, poi torna alle Dodici Case, mentre dei Cavalieri d'Argento trascinano i cadaveri degli Spectre all'interno della barriera, per impedire che ritornino in vita. Rimasto solo, Aldebaran è preoccupato per la morte di Albafica e per la misteriosa partenza di Asmita, di cui non condivide lo spirito di iniziativa. In quel momento, il cavaliere avverte un potente cosmo nemico, in cielo compare una figura ed uno Spectre atterra davanti a lui. Bruscamente, il guerriero gli chiede dove si trovi Doko, ma Aldebaran gli risponde che adesso è lui il suo nemico.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel n° 9 Italiano.

La logica, questa sconosciuta: Nei capitoli precedenti, gli Spectre ritornavano istantaneamente in vita dopo la morte, mentre ora sembra volerci del tempo visto che i Cavalieri d'Argento possono spostarli nella barriera.

Note: "I nomi non contano nulla.Ho deciso di vivere soltanto come una stella del Toro." Un capitolo un pò noioso, tirato su nel finale dal ritorno di Kagaho, ma penalizzato dallo spreco di uno Spectre del Cielo, peraltro con un nome ed una stella promettenti, come Byak del Negromante. Ciò non toglie che vi siano degli spunti interessanti, come la nota sul nome di Toro o il commento di Libra, che conferma la bontà d'animo del cavaliere della seconda casa. A giudicare dalle immagini, ad Atene la giornata sta volgendo al tramonto, e, per la stanchezza, la barriera di Sasha sta perdendo di intensità, cosa che permette agli Spectre di tornare in vita. E' comunque possibile che continui ad avere un certo effetto, visto che i guerrieri non si rialzano istantaneamente dopo la sconfitta per mano di Aldebaran. Il fatto che i cinque riescano a rialzarsi indica che il capitolo ha luogo prima degli eventi dei 31-34, e che il rosario non è stato ancora attivato, altrimenti Aldebaran avrebbe sentito lo spegnersi del cosmo di Asmita. Verosimilmente, anche Niobe e gli Spectre uccisi da Albafica in precedenza sono tornati in vita. Guardando con attenzione le immagini, pare che le rose bianche, dopo essere diventate rosse con il sangue delle vittime, tornino al colore originale quando queste si rialzano. A quanto pare, gli Spectre hanno sentito il richiamo di Hades, ma non sono riusciti ad eseguirlo a causa della barriera si Sasha. Il luogotenente di Minosse si presenta come Byak del Negromante, della stella del Cielo dello Spirito, ed è il quinto nuovo servo di Hades ad essere introdotto formalmente, dopo Kagaho, Fedor, Edward e Cheshire. Proprio come corrispettivo della serie classica, Aldebaran combatte tenendo le braccia incrociate prima di lanciare il Sacro Toro. In un interessante dialogo con Libra, scopriamo che Aldebaran non è il vero nome del cavaliere, che lo ha preso in onore della stella principale della costellazione del Toro, cui fa riferimento anche il titolo del capitolo. Questo lascia intendere che anche per il Toro della serie classica valga lo stesso discorso. Purtroppo, i cavalieri d'argento che portano via gli Spectre non vengono mostrati. Kagaho era partito dall'Italia per la Grecia, disobbedendo agli ordini di Aron, nel lontano capitolo 11, per vendicare una ferita subita dal Dio per mano di Libra.