SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 68 - LOTTA ACCANITA

Personaggi Presenti: Manigoldo, Tanato, Sage.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Nonostante la situazione quasi disperata, Sage esorta Manigoldo a non disperare, ricordandogli che hanno ancora una speranza. Tanato, desideroso di vendicarsi nei confronti di chi ha osato ferirlo, si prepara a disintegrarli nella superdimensione, che sta già distruggendo quel che resta del tempietto in cui si trovano. Manigoldo ammette che rischiano di non avere possibilità, mentre Sage resta pensieroso. Tanato però gli dice di abbandonare qualsiasi piano abbia in mente perchè ormai è troppo tardi, ed infatti in quel momento parte del suolo va in pezzi, mozzando anche la gamba destra di Manigoldo, che si stacca di netto. Tentando il tutto per tutto, Sage sferra l'Onda Infernale, cercando di separare l'anima di Tanato dal suo corpo. Il vecchio infatti ha intuito che il vero corpo del Dio risiede nell'Elisio, e che quelle che ha di fronte sono solo delle fattezze temporanee, distruggendo le quali avrebbe ancora una possibilità. Separare l'anima di un Dio dal corpo però non è impresa facile, ed infatti Tanato sembra prevalere e riuscire a contrastare gli effetti dell'Onda Infernale. Sage teme sia finita, ma una seconda Onda Infernale, sferrata da Manigoldo, investe il Dio, che ora fatica a resistere. Il cavaliere d'oro sorridendo ammette che da piccolo avrebbe voluto essere come Tanato, ma che ora è pronto a tutto per farlo a pezzi. Dopo aver salutato il maestro, definendo un onore l'aver lottato al suo fianco, Manigoldo intensifica l'attacco, riuscendo a separare l'anima di Tanato dal suo corpo. Il Dio minaccia che riuscirà sempre a riprendere possesso di quel corpo, e che alla fine li distruggerà, ma con un gesto inaspettato Manigoldo si lancia contro di lui, afferrandolo per la gola e saltando nella superdimensione. Il cavaliere d'oro sogghigna perchè ora è il corpo di Tanato che verrà distrutto come immondizia, ed infatti non appena in contatto con la superdimensione esso diventa polvere, terrificando il Dio. Manigoldo poi si libera dell'armatura, ordinandole di tornare dal suo precedente padrone, ed un attimo dopo anche il corpo scompare nel nulla, tra le lacrime di Sage.

Glossario: Onda Infernale dello Tsei She Ke: Sekishiki MeikaHa (Strati di Spirito)

Manga: Il capitolo è al momento inedito in Italia.

La logica, questa sconosciuta: L'intero tempietto dovrebbe scomparire immediatamente visto che si trova nella superdimensione. Manigoldo e Sage potrebbero provare a fuggire in Ade con gli Strati di Spirito. Non è chiaro che fine facciano i pezzi di armatura d'oro che si trovano sulla gamba di Cancer che viene mozzata. Come fa Manigoldo a restare in piedi e saltare con una gamba sola? L'idea che Tanato stia usando un corpo ospite e non il corpo mitologico visto nella serie classica causa numerosi problemi: se dovesse essere un'incarnazione, è strano che abbia lo stesso aspetto del corpo mitologico del Dio, ed inoltre Tanato mostra tutti i poteri tradizionali, riuscendo anche a danneggiare un'armatura d'oro con il Terrible Providence nello scorso capitolo, mentre nella serie classica Nettuno, un Dio molto più potente di Tanato, non era riuscito a fare altrettanto, verosimilmente proprio perchè indebolito dall'essere in un corpo umano. Se invece fosse un corpo creato appositamente dal Dio, viene meno l'intero discorso delle incarnazioni, che non sarebbero più necessarie visto che è molto improbabile che Tanato sia l'unico ad avere questo potere. Nella serie classica lo spirito ed il cosmo di Nettuno permettono alle armature d'oro di attraversare la superdimensione, possibile che Tanato non possa fare lo stesso con il suo corpo? È strano che Hypnos non sia apparso nonostante la totale distruzione del tempietto in cui si trovava. La superdimensione dovrebbe svanire non appena l'anima di Tanato viene separata dal corpo, visto che è opera del suo cosmo.

Note: "Quando ero un ragazzino mi sentivo attratto da te… dalla morte… ma dopo ho iniziato a odiarti… e ora non chiedo altro che di gonfiarti di botte" Un capitolo molto bello, anche se penalizzato da un espediente principale minato da alcuni errori di logica abbastanza gravi. Nondimeno, la scena del sacrificio di Manigoldo è realizzata in maniera toccante, grazie ad un'ottima regia nelle tavole. La capacità della superdimensione di distruggere tutto quel che viene in contatto con lei era già stata mostrata nella serie classica, dove Tanato stesso spiegava che neppure le armature d'oro potevano attraversarla. La cosa viene confermata qui, e l'armatura di Cancer viene gravemente danneggiata al contatto. Scopriamo che finora Tanato non si era semplicemente camuffato da essere umano, come era parso negli scorsi capitoli, ma usava delle "fattezze temporanee", che potrebbero indicare un'incarnazione o un corpo creato appositamente. In ambo i casi, è la prima volta che il Dio ricorre ad un trucco del genere, sebbene a posteriori la cosa non sia del tutto sensata (vedi La logica questa sconosciuta). Verosimilmente, lo stesso discorso vale per Hypnos, che era a sua volta apparso con fattezze umane nei primi capitoli. A quanto pare, l'anima di un Dio è molto più difficile da separare dal corpo rispetto a quella di un essere umano, ed infatti è necessario l'intervento combinato di due Strati di Spirito. Il discorso di Tanato, secondo cui nessun uomo può sfuggire al destino scelto per lui dagli Dei, sembra un riferimento ad Episode G, serie in cui questo argomento viene spesso toccato. L'accenno all'immondizia è chiaramente un riferimento al flashback di qualche capitolo fa, in cui il piccolo Manigoldo paragonava a questo gli esseri umani. Privo dello spirito del Dio, il corpo umano di Tanato non può sopravvivere alla superdimensione, e diventa polvere. L'armatura di Cancer si salva perchè Manigoldo se ne libera prima di sparire a sua volta, ma non è chiaro se comprenda anche i pezzi che si trovavano sulla gamba mozzata in precedenza.