SAINT SEIYA NEXT DIMENSION

CAPITOLO 17 - LA SCOUMOUNE

Personaggi Presenti: Saori, Shun, Ecate, Callisto, La Scoumoune, Satelliti.

Data: 1990.

Lunghezza: 4 pagine a colori e 15 pagine in bianco e nero (edizione rivista), 19 pagine a colori (edizione volume).

Nel tempio di Artemide, Callisto convoca La Scoumoune, l'arciera a capo delle truppe d’assalto, ordinandole di uccidere Atena. La donna infatti si è resa conto che Artemide sta soffrendo per il comportamento della sorella, che nel contempo ha ormai rinnegato le divinità Olimpiche preferendo comportarsi da essere umano. Per questo motivo, nel timore che la sua esistenza possa causare dolore ad Artemide, Callisto ordina che sia uccisa segretamente, senza che la notizia arrivi ad Artemide stessa. Compresa la situazione, La Scoumoune accetta di eseguire l'incarico. Intanto, guidati da Ecate, Shun e Saori stanno camminando lungo un impervio sentiero di montagna. Il ragazzo rischia di cadere, ed Ecate lo avvisa che, se tale dovesse essere la sua sorte, non riuscirebbe più a tornare indietro perchè da lì si precipita in una delle valli più profonde dell'Olimpo. Atena e Shun iniziano a preoccuparsi di quanto tempo il loro viaggio stia richiedendo, visto che hanno solo tre giorni di tempo per tornare indietro e guarire Seiya. In quel momento, si accorgono che qualcuno li sta seguendo, una decina di nemici almeno, e per non far perdere tempo ad Atena, Shun si offre di restare indietro a sbarrar loro la strada. La ragazza acconsente, allontanandosi con Ecate, e poco dopo un gruppo di Satelliti, le guerriere di Artemide, raggiunge Andromeda, che intanto ha disposto la catena attorno a se. Le guerriere gli chiedono minacciosamente di lasciarle passare, affermando di essere interessate solo ad Atena. Shun, dal canto suo, dichiara che ciò è impossibile, ma cerca anche di farle desistere dall'attaccare perchè non vorrebbe far loro del male, se possibile. Ignorandolo, le Satelliti scoccano le loro frecce, che però Shun distrugge facilmente con la catena di difesa, per poi sferrare le Onde del Tuono e sbaragliare facilmente le avversarie. Di fronte a lui però compare La Scoumoune, con una freccia già incoccata nell'arco ed avvolta da un'aura violastra. Dopo essersi complimentata con il giovane nemico per la sua catena, La Scoumoune scocca il Crimson Viper, che Andromeda cerca di contrastare con le Onde del Tuono. La freccia però si muta in serpente, risalendo la catena e centrando il Cavaliere in piena fronte, facendogli volare il diadema e perdere i sensi. La Scoumoune si avvicina per finirlo, quando avverte attorno a se un cosmo fiammeggiante immenso.Un uccello di fuoco compare sul campo di battaglia.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel secondo numero dell’edizione JPop.

La logica, questa sconosciuta: La Scoumoune e le Satelliti trovano subito Isabel e gli altri, pur non avendo modo di sapere in che parte dell'Olimpo fossero andati. I corpi delle Satelliti sconfitte vanno e vengono a seconda delle pagine.

Note: "Nessuna difesa ha effetto contro la Crimson Viper". Un capitolo carino, con forse il solo difetto di dare eccessiva rilevanza ad un personaggio un pò estemporaneo come La Scoumoune. Il grado di quest'ultima non è chiarissimo, Callisto la definisce capo delle truppe d’assalto, ed il resto del capitolo sembra far intendere che sia una specie di capo della guardia, titolo che la renderebbe più o meno equivalente a Titis nelle schiere di Nettuno. Ha un'armatura nera con gemme rosse, un arco decorato a forma di serpente, una faretra di freccie dalle piume rosse ed una benda che copre interamente l'occhio destro, forse in riferimento al mito secondo cui le Amazzoni si coprivano o cavavano un occhio per poter prendere meglio la mira. La sua armatura copre più o meno quanto una corazza d'argento, lasciando scoperti in particolare l'addome e parte del torace. Sempre a proposito di colori, i capelli azzurri di Callisto e quelli verdi di Ecate sono tra i primissimi nell'opera di Kurumada ad avere tinte non naturali, elemento decisamente più comune nell'anime. Il monte su cui Ecate sta guidando Isabel e Andromeda sembra essere un luogo piuttosto remoto, di difficile accesso e con tracce di colonne e statue in rovina. Rivediamo le Satelliti, già intraviste in precedenza, e anche in questo caso sembrano essere tutte donne la cui unica arma sono le frecce di cui sono dotate, il che le rende più o meno pari ai soldati semplici o agli Skeletons. Il colpo segreto di La Scoumoune è il Crimson Viper, con cui la freccia assume una traiettoria sinuosa ed è persino capace di piegarsi a risalire la catena. La scena in cui centra il diadema di Andromeda è un riferimento alla serie di Nettuno, quando la freccia del Sagittario scoccata da Pegasus colpì Julian Kedives esattamente allo stesso modo.