SAINT SEIYA NEXT DIMENSION

CAPITOLO 22 - AL COSPETTO DI ATHENA

Personaggi Presenti: Saori, Shijima, Shun, Tenma, Pandora, Vermeer, Grande Sacerdote, Seiya, Cardinale di Pisces.

Data: 1743.

Lunghezza: 2 pagina a colori, 18 pagine in bianco e nero (edizione rivista), 20 pagine a colori (edizione volume).

Dopo aver detto a Shun che il suo nome è Tenma, e non Seiya, il Cavaliere di Pegasus si lancia all’attacco con una serie di pugni. Difendendosi senza troppe difficoltà, Shun cerca di convincerlo che anche lui è un Cavaliere, ma Tenma lo accusa di essere un intruso che vuole andare al tempio di Atena ora che la Dea è tornata sulla terra. Shun capisce come stanno le cose e cerca di correre da Saori, ma Tenma non intende lasciarlo andare ed attacca con il Pegasus RyuseiKen. Non avendo scelta, Andromeda libera la Rolling Defense, annullando il RyuseiKen e sbalordendo Tenma. Quel momento di pausa permette a Shun di spiegare che lui ed Atena sono venuti dal futuro per distruggere la spada di Hades e salvare la vita di un amico: se non riusciranno in tre giorni, resteranno bloccati nel passato per sempre. Andromeda chiede a Tenma di fidarsi di lui, ed il Cavaliere di Pegasus esita pensieroso. Alla statua di Atena, il Sacerdote esita, ma continua a brandire il pugnale contro la piccola Saori. Al castello in Germania, Vermeer è sbalordito nell’apprendere che proprio il Grande Sacerdote è un traditore, anche se questo probabilmente darà loro una facile vittoria. Pandora però è preoccupata, il ritorno sulla terra di Atena non era previsto, e soprattutto ella può avvertire un altro cosmo, superiore persino a quelli di Atena ed Hades, la volontà di un essere superiore che ha iniziato a muoversi. Alla statua, il Grande Sacerdote viene bloccato dall’arrivo improvviso di Shijima, che riesce a sottrargli Atena. Il Cavaliere d’Oro, tornato indietro per via dei suoi sospetti, è incredulo di fronte alle azioni del Sacerdote, ma alla fine deve convincersi che l’uomo che ha di fronte è un traditore. Pur lievemente ferito, è pronto a combattere, quando compare un altro Cavaliere d’Oro, Cardinale dei Pesci. Il Sacerdote gli dice di uccidere Shijima perché quest’ultimo ha tradito, ma Cardinale, inchinatosi, afferma che quel che l’uomo dice è impossibile: Shijima, il più onesto e retto tra i custodi dorati, non può aver tradito, quindi colui che è passato al male dev’essere proprio il Sacerdote. Colpito dalle parole del compagno, Shijima lo osserva impugnare una mortale rosa bianca. Con un gesto a sorpresa però, Cardinale la conficca non nel cuore del Sacerdote, ma in quello di Virgo stesso, facendolo crollare in un lago di sangue. Di fronte all’espressione perplessa del Sacerdote, si limita ad affermare che non sempre gli uomini fanno la cosa giusta. Intanto, Tenma continua ad esitare di fronte alle accorate parole di Shun.

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Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel terzo numero dell’edizione JPop.

La logica, questa sconosciuta: Shun dice che lui ed Atena rischiano di restare bloccati nel passato, ma Crono non aveva detto niente del genere, anzi non aveva proprio parlato del loro ritorno al presente. Nonostante tutto quello che succede, Saori non si agita e non piange minimamente.

Note: "Non si possono ingannare gli occhi di Cardinale". Un capitolo come il precedente, carino in alcuni elementi, ma penalizzato dal secondo grosso riciclo della serie classica, ovvero la presenza di un Cavaliere dei Pesci traditore, almeno in base a quanto visto finora. Come Izo e Shijima, Cardinale non assomiglia fisicamente a Fish, o ad Albafica di Lost Canvas, ma combatte usando le tradizionali rose, che però sembra lanciare in maniera un po’ diversa, facendole roteare in aria invece di volare direttamente. La rosa bianca si mostra capace di penetrare l’armatura d’oro della Vergine, e di conseguenza si rivela pericolosa anche per i Cavalieri d’Oro. Shijima sembra avere molti elementi in comune con Micene: è lui a salvare Atena dalla minaccia del Sacerdote, e viene indicato come il più giusto tra i Cavalieri d’Oro, prima di essere gravemente ferito da un parigrado. Viene confermato che il Grande Sacerdote è agli ordini di Pandora e delle schiere di Hades: la cosa dà fortemente l’impressione di essere un’idea venuta in testa all’autore solo in un secondo momento, visto che nel primo capitolo il Grande Sacerdote aveva addirittura promosso Sion e Doko anzitempo per riunire tutti i Cavalieri d’Oro, mentre, nell’ottica di un traditore, sarebbe stato meglio ridurre i loro ranghi. Come Gemini nella serie classica, il Sacerdote esita a lungo prima di tentare l’omicidio. La volontà avvertita da Pandora probabilmente è quella di Crono, e viene definita come superiore sia al cosmo di Atena che a quello di Hades. Shun rivela a Tenma la sua identità e parla di un amico da salvare, riferendosi ovviamente a Seiya. Il ragazzo dice che, se non riusciranno a distruggere la spada di Hades in tre giorni, lui ed Atena resteranno per sempre bloccati nel passato.