SAINT SEIYA NEXT DIMENSION

CAPITOLO 48 - UN’ARDENTE AMICIZIA

Personaggi Presenti: Shiryu, Hyoga, Toma, ShunRei, Shoryu.

Data: 1990.

Lunghezza: 4 a colori, 16 in bianco e nero (edizione rivista), 20 a colori (edizione volume).

Hyoga raggiunge i Cinque Picchi, dove trova Shiryu intento a zappare la terra, e afferma di dovergli parlare di Seiya. Più tardi, spiegatagli la situazione, gli chiede di accompagnarlo, ma Shiryu rifiuta, sbalordendolo. Soprattutto, Dragone non nega il suo aiuto a causa della cecità, che anzi sta migliorando, ma perché ha deciso di smettere di essere un Cavaliere, e di vivere il resto dei suoi giorni come contadino in Cina. Interdetto e allibito, Hyoga gli ricorda tutte le battaglie che hanno combattuto fianco a fianco, ma Shiryu le rinnega, dicendo che ormai appartengono al passato. Furioso, il Cigno lo afferra per il colletto e minaccia di colpirlo, senza che Shiryu accenni a difendersi. A fermarlo sopraggiunge ShunRei, con in braccio un neonato in lacrime. Appena Shiryu lo prende in braccio e inizia a coccolarlo però, il piccolo Shoryu smette di piangere e anzi si rilassa e ride. Vedendo quella scena familiare, Hyoga va via, pensando che in fondo è un bene che almeno Dragone riesca a vivere una vita normale d’ora in poi, ma anche che probabilmente loro non si rivedranno più. Shiryu, dopo aver negato con ShunRei di conoscere Hyoga, si reca sulla roccia che affaccia sulla cascata e inizia a piangere sul bastone del maestro, in colpa per quello che ha detto. Alle sue spalle compare Toma, venuto fin lì per vendicarsi di Hyoga, visto che può uccidere facilmente Seiya in qualsiasi momento. L’Angel però è furioso con Shiryu e lo accusa di essere un vigliacco pronto ad abbandonare un amico, gesto che non riesce a sopportare neppure da un avversario. Dopo averlo colpito duramente, senza che Dragone si difenda, lo precipita nella cascata e corre a inseguire Hyoga. Tra le acque, Shiryu raggiunge lo scrigno dell’armatura, che si riapre. Poco dopo, il Cavaliere torna a casa di ShunRei e le dice di dover partire, per quanto la cosa lo addolori. La ragazza capisce, promettendo di prendersi cura di Shoryu, che si rivela essere un orfano trovato tra le montagne. Chiedendo perdono al neonato e allo spirito del maestro, il ragazzo corre all’inseguimento di Hyoga, affermando di non poter mettere da parte l’amicizia ardente che ha unito tutti loro per tutto questo tempo.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel settimo numero dell’edizione JPop.

La logica, questa sconosciuta: Toma parla e agisce come se fosse rimasto ad ascoltare il discorso tra Hyoga e Shiryu, ma in quel caso è strano non sia intervenuto per saldare i conti con il Cigno. Doko aveva perso il bastone al Grande Tempio durante lo scontro con Sion, come ha fatto Shiryu a recuperarlo?

Note: "Per me ormai fa tutto parte del passato". 9.5/10 Uno dei migliori capitoli di sempre, in cui si mette da parte un certo modo un po’ stucchevole e infantile di affrontare l’eroismo come qualcosa di scontato, ponendo l’intera questione sotto una luce più matura. A differenza degli altri compagni, Shiryu si trova per la prima volta a dover affrontare le responsabilità della vita reale di ogni uomo, in questo caso la famiglia, e questo lo porta a tentennare e ponderare su quale sia la scelta più giusta da seguire, anziché correre a combattere a testa bassa come Hyoga, che, non avendo costruito alcun legame personale, non ha nulla per cui vivere, e di conseguenza nulla da perdere. L’atteggiamento di Shiryu, all’apparenza freddo e distaccato, riprende direttamente un dialogo tra lui e il maestro nel numero 19 del manga classico, quando Doko lo accusò di essere immaturo non avendo capito che, per quanto sia importante combattere per una causa, dedicarsi alla persona amata lo è altrettanto. In quell’occasione, ammettendo esplicitamente la propria immaturità, Shiryu ammise di non capire e insistette per lottare, ma ora sembra che la scomparsa della figura paterna rappresentata da Libra lo abbia messo maggiormente di fronte ai suoi doveri nei confronti di chi dipende da lui non come Cavaliere, ma come uomo. Da questo deriva la maturità insita non tanto nel rifiuto, che probabilmente sarebbe stato ignorato anche senza l’arrivo di Toma, ma nel tentennamento, evidente dalle lacrime di rimorso sul bastone del maestro. In un’interessante contrapposizione, la nuova maturità del ragazzo è bilanciata da quella di ShunRei, che per la prima volta accetta i suoi doveri di Cavaliere e lo lascia andare senza provare a trattenerlo, suggerendo che entrambi siano cresciuti di botto a causa della perdita del genitore adottivo Doko. Ironicamente, se per il primo crescere vuol dire capire che non sempre correre a combattere è la prima cosa da fare, per la seconda è l’accettare di amare un uomo che non potrà mai vivere normalmente come lei vorrebbe. Questa è la terza volta che a Shiryu viene proposto di vivere come contadino in Cina, insieme a ShunRei. La prima fu nel lontano numero 7, quando lui stesso rifiutò in un primo momento di combattere per Saori, non riuscendo ancora a scorgerne la bontà, e, sempre in quell’occasione, lo avevamo visto per la prima volta zappare i campi vicino ai Cinque Picchi e desiderare di diventare, un giorno, parte di quella terra. Molto più avanti, all’inizio della serie di Hades, erano stati Doko e Saori stessa a chiedergli, sia direttamente che off panel, di smettere i panni del guerriero, ma in quell’occasione fu Dragone a rifiutare. In un bel momento di continuity, ShunRei quasi non riconosce Hyoga: i due si sono visti solo due volte in passato, nel numero 2, durante la Guerra Galattica, e nel numero 14. In ambo i casi, ShunRei prestò poca attenzione al Cigno, e per questo ora non lo riconosce subito. Scopriamo che lei e Shiryu hanno preso con loro un orfano, chiamato Shoryu (ovvero Drago), in quello che è un palese riferimento alla nuova serie animata Saint Seiya Omega dove i due hanno un figlio "genetico" di nome Ryuho. Omega e Next Dimension seguono continuity diverse, rispettivamente quella dell’anime e quella del manga, anche se Ryuho e Shoryu volendo possono facilmente essere amalgamati in un unico personaggio. In un passaggio, Shiryu afferma anche che i suoi occhi stanno migliorando, anche se per il momento li tiene ancora chiusi. La cecità è dovuta al combattimento con Krisaore, avvenuto nel numero 16, mentre la guarigione in corso potrebbe essere un effetto del cosmo innalzato al massimo nel numero 28, o dell’ottavo senso raggiunto nel 22. Quando Hyoga parla, vediamo un collage di immagini provenienti da vecchie avventure di gruppo in cui Shiryu ha svolto un ruolo importante: da sinistra a destra, l’accettare l’armatura di Atena da sion nel numero 22, proteggere Seiya dalla freccia di Sagitter nel 18, proteggere sempre Seiya da Poseidone nel 16, partire per l’Elisio nel 27, unire le forze contro Hades nel 28, contro Poseidone nel 18, la lettura del testamento di Aioros nell’11, la partenza per il Santuario nell’8. Un po’ a margine, rivediamo Toma, che ha deciso di vendicarsi di Hyoga come preannunciato nel numero 4, mettendo temporaneamente da parte la missione di uccidere Seiya. Nel criticare duramente Shiryu, mostra un lato nobile del proprio carattere, che probabilmente avrà rilevanza in futuro. Shiryu ha in qualche modo recuperato il bastone di Doko, ed ha nascosto di nuovo l’armatura del Dragone in fondo alla cascata, anche se l’acqua non sembra averne accellerato la riparazione.