SAINT SEIYA NEXT DIMENSION

CAPITOLO 53 - L’EREDE

Personaggi Presenti: Shiryu, Doko, Shijima, Cardinale, Saori.

Data: 1743.

Lunghezza: 19 pagine in bianco e nero (edizione rivista), 19 a colori (edizione volume).

Doko riconosce l’emblema sulla schiena di Shiryu, non un semplice tatuaggio ma un simbolo raro, che compare solo quando il cosmo del Cavaliere si innalza al massimo. Tra i pochi eletti a riceverlo, vi è il Cavaliere di Libra, che ha il compito di distinguere il bene dal male nel far dono delle sue armi, al punto che tatuaggi come quello sono considerati una forma di predestinazione all’armatura della Bilancia. A conferma di ciò, Doko si priva della parte superiore della corazza, rivelando il simbolo della tigre che porta sulla schiena. Dragone ora è convinto di avere proprio il maestro davanti, ma, nonostante le apparenze, Libra gli chiede un’ultima prova: attaccarlo con il Rozan ShoryuHa che lui stesso gli avrebbe insegnato, facendolo scontrare con il proprio, che ha intenzione di eseguire. Entrambi senza armatura o difese, ora rischieranno la vita. Quando il ragazzo esita, Doko afferma che deve farlo, se vuole raggiungere veramente Atena, poi si prepara a sferrare il colpo segreto. Shiryu fa lo stesso, e le due tecniche si scontrano con violenza. Alla tredicesima casa, Shijima intanto ha capito il terribile significato del messaggio inviatogli da Suikyo, e cerca disperatamente una via d’uscita per avvertire tutti del pericolo, ma viene raggiunto da Cardinale dei Pesci. Alla settima, l’energia dei due colpi segreti è pari, e sia Shiryu che Doko vengono travolti. Rialzatosi per primo, Libra riconosce finalmente l’allievo, e, con una pacca sulla spalla, l’aiuta a rimettersi in piedi. Poco dopo, indossate di nuovo le armature, Dragone gli parla del Misopethamenos, grazie al quale Doko vivrà per ben 243 anni. Inizialmente un po’ scocciato al pensiero di diventare il vecchio visto nell’acqua della Coppa, alla fine il Cavaliere d’Oro decide di riderci sopra. Intanto, impugnata una rosa, Cardinale è pronto ad uccidere Shijima.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel settimo numero dell’edizione JPop.

La logica, questa sconosciuta: Tutto il discorso sul significato dei tatuaggi è un po’ strano, perché essenzialmente suggerisce che sia Doko che Shiryu fossero predestinati all’armatura della Bilancia, ma il primo, nel numero 1, era sbalordito nel riceverla, mentre l’evoluzione del secondo era impensabile durante l’addestramento (a meno di non considerare che Libra abbia agito basandosi su questo loro incontro). Doko dice che quello di Shiryu non è un semplice tatuaggio, ma questi ultimi nel 1743 erano ancora sconosciuti al di fuori dell’Oceania. Quando Doko toglie l’armatura, le bende si trasferiscono sul corpo sottostante, anziché strapparsi. Shiryu commenta il tatuaggio sulla schiena del maestro pur trovandosi in una posizione da cui non può vederlo, esattamente di fronte. A fine capitolo, tornano invece sopra la corazza, nonostante lì siano essenzialmente inutili. Shiryu rimette tutta l’armatura, ma non il diadema, e continua a rivelare importanti informazioni sul futuro, come il Misopethamenos. Cardinale sembra orientarsi senza difficoltà nel Labirinto.

Note: "Il drago ascendente che hai sulla schiena è la prova che sei l’erede di Libra". 6/10. Un altro capitolo discreto, con un confronto carino tra allievo e maestro ed una spiegazione sull’origine dei tatuaggi di drago e tigre, che però non riesce a non sembrare pensata a posteriori e leggermente forzata. Non viene, tra l’altro, indicato chi sia l’autore dei disegni, a meno che non si debba intendere che questi ultimi compaiono da soli sul corpo dei Cavalieri predestinati all’armatura della Bilancia, manifestandosi con i simboli dei guerrieri. Il disegno di Doko era stato visto per la prima volta nel numero 20 della serie classica, lo stesso in cui viene spiegata nel dettaglio la "tecnica di stasi" accennata ora da Sirio. In base a quanto detto, sono una prerogativa di Cavalieri "rari", destinati ad indossare prima o poi l’armatura della settima casa, e quindi a ricevere la responsabilità delle sue armi. I cosmi di Sirio e Doko si equivalgono ma, considerando che il Cavaliere di Libra, nel numero 2, era apparso ben inferiore ai parigrado Ox e Izo, e che Dragone ormai dovrebbe essere superiore ad un Cavaliere d’Oro, torna ad affacciarsi l’ipotesi che il viaggio nel tempo abbia parzialmente indebolito i protagonisti, o che si stiano trattenendo inconsciamente.