SAINT SEIYA NEXT DIMENSION

CAPITOLO 58 - AUN

Personaggi Presenti: Shijima, Shun, Tenma, Shaka, Cardinale, Saori.

Data: 1743

Lunghezza: 18 pagine in bianco e nero (edizione rivista), 18 a colori (edizione volume).

Shun e Tenma sono allibiti dalla battaglia tra Shaka e Shijima, i due uomini più vicini agli Dei che stanno eseguendo i rispettivi Tenbu Horin. Infastidito dall’atteggiamento battagliero del suo successore, Shijima decide di fargli ascoltare il divino suono di cui è padrone, e dalla bocca di colui che non aveva mai parlato si emana un rombo che sembra provenire dalle profondità di una dimensione lontana. Shun comprende che si tratta dell’Ungyo, il suono che simboleggia la fine dell'universo, e che rischia di avvolgere nelle tenebre l’intera casa della Vergine. Ammirato, Shaka comprende che, proprio come lui, anche Shijima ha avuto una formazione ascetica e si è privato di un senso, il gusto, per ottenere il silenzio perfetto ed accumulare un cosmo così potente. Lui però non è da meno, ed a riprova di ciò apre gli occhi, generando una luce abbagliante che squarcia le tenebre di Shijima. Shun capisce che quello che Shaka sta rilasciando è l’Agyo, simbolo della nascita dell'universo, e che lo scontro tra Ungyo e Agyo rappresenta l'eterno ciclo della reincarnazione, che rischia di andare persino oltre la guerra dei mille giorni e risultare in un ciclo di reincarnazioni infinite. E’ una lotta eterna tra Yin e Yang, i due opposti in perfetto equilibrio, ma così entrambi i Cavalieri di Virgo rischiano di essere fuori gioco per la guerra contro Hades, così si getta in mezzo a loro per interromperli, invano trattenuto da Tenma. D’improvviso, il duello ha termine. Shijima ammette di aver voluto mettere Shaka alla prova, e di non percepire alcuna oscurità nella sua luce assoluta, mentre Shaka si scusa per i suoi modi maleducati, e gli chiede di aiutare Tenma e Shun, che vagano tra luce e ombra, e di lasciarli procedere. Shijima ammette che è grazie ad Andromeda che il loro duello si è concluso, ma è comunque perplesso per l’attaccamento del suo successore al giovane Cavaliere. Shaka spiega che Shun è colui che dovrà ereditare l’armatura della Vergine dopo di lui, l’equilibrio tra i loro due estremi. Comprendendo, Shijima acconsente e scompare, imitato da Shaka stesso, che torna al Nirvana. Alla sala del Sacerdote, Shijima è spossato, e riflette su come Shaka potrebbe essere il più potente tra i Virgo mai esistiti. Il prezzo dello scontro è ben presto evidente: Virgo crolla esausto, lasciando Saori nelle mani di Cardinale.

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Manga: Il capitolo è al momento inedito in Italia.

La logica, questa sconosciuta: Come fa Shun a riconoscere l’Ungyo e l’Agyo, non avendoli sicuramente mai visti prima? Shun dice che Shijima e Shaka sono elementi vitali dell’esercito di Atena, ma il secondo è ormai defunto. A tal proposito, sembra eccessivo che l’illusione residua di Shijima e lo spettro di Shaka, invocato dal sangue della versione precedente dell’armatura ad oltre due secoli di distanza, possano generare un tale cosmo. Come ai tempi della serie classica, il gusto non ha in realtà legami con l’uso della parola, essendo il risultato di minuscoli sensori sulla lingua, e non del movimento di quest’ultima.

Note: 8/10. Un capitolo, appropriatamente, di luci ed ombre, spesso complesse da capire a causa dei continui riferimenti alla filosofia buddhista. Scopo della narrazione è chiaramente il frapporre Shijima e Shaka come due estremi opposti, rispettivamente Ungyo ed Agyo, oscurità e luce, Yin e Yang, tra i quali si inserisce Andromeda, che incarna l’equilibrio perfetto tra loro. Ungyo ed Agyo sono i nomi di due statue di Bodhisattva nel grande tempio di Todai-ji, a Nara, in Giappone. Ungyo ha la bocca chiusa, e per questo ben incarna Shijima, che è soprannominato il laconico e si è privato del senso del gusto, comunicando solo attraverso la telepatia, come visto sin dalla sua prima apparizione nel numero 2. Agyo ha invece occhi e bocca aperta, e per questo dovrebbe incarnare Shaka, anche se in questo caso il legame sembra più forzato visto che la statua in questione ha gli occhi normalmente aperti. Anche il titolo del capitolo, Aun, riprende questo duplice concetto: l’Aun è infatti il nome usato per descrivere alcune coppie di statue nel buddhismo, tra cui appunto Agyo (la cui bocca aperta pronuncia la "a") e Ungyo (la cui bocca chiusa mormora "un"). Da notare che Ungyo e Agyo non sono Buddha, ma Bodhisattva, ovvero guardie del corpo di Buddha, che in questo caso potrebbe essere Shun. Curiosamente, l’Agyo, che rappresenta anche la forza bruta e violenta (opposta alla forza calma e razionale dell’Ungyo), era già comparso nella serie come simbolo di Phoenix, nel numero 3 del manga classico. Ciò rafforza la sensazione che molte delle idee introdotte in questo capitolo siano state concepite ad opera in corso, e non risalgano ai tempi della stesura della serie classica. Parimenti un po’ forzato pare il legame tra Andromeda e Virgo, minimo nella serie classica all’infuori dell’armatura d’oro indossata dal ragazzo nell’Elisio. Nel mostrarlo come suo successore, Shaka potrebbe in alternativa fare riferimento al discorso dei Buddha nei periodi storici: Shijima potrebbe essere il Buddha del passato, ovvero Dipankara, Shaka il Buddha del presente, Siddartha, e Andromeda il Buddha del futuro, Miroku, che dovrebbe essere anche il Buddha della benevolenza e della compassione. Ciò porrebbe sotto un’altra ottica il suo pacifismo, particolarmente accentuato in Next Dimension e nella parte finale della serie classica. Quale che sia, per la prima volta viene detto esplicitamente che un giorno Shun erediterà l’armatura della Vergine, cosa che lo pone allo stesso livello di Seiya, Shiryu e Hyoga per Sagittario, Bilancia e Acquario, nonostante nel suo caso il legame con il predecessore sia drasticamente minore. Tornando ai Virgo, viene dato a intendere che il silenzio assoluto che assale chi entra nella sesta casa sia in realtà una proiezione del silenzio di Shijima, ottenuto dalla perdita del gusto. A scontro concluso, Shaka torna al Nirvana, la pace assoluta in cui evidentemente dovrebbe trovarsi la sua anima, mentre Shijima crolla nel labirinto del Sacerdote, dopo aver ammesso che Shaka potrebbe essere più potente di lui e degli altri Cavalieri di Virgo delle generazioni passate.