Fanfic per il contest "Tra passato e futuro" del sito icavalieridellozodiaco.net

Ricostruire

Capitolo 1: Pensieri

La guerra era vinta, ma il costo era stato enorme!

Il numero dei Saint era già sceso a causa della lotta intestina causata da Saga, ed ora tutti gli appartenenti al rango più alto dell’esercito di Atena erano morti.

Non c’era più nessuno a proteggere le Dodici Case, e nessuno era sopravvissuto per prendere il posto di Grande Sacerdote.

Certo, c’erano i novelli "Saint Leggendari" ed Atena era rimasta sulla Terra dopo aver battuto Ade, ma per quanto tempo ancora?

Inoltre il problema più impellente riguardava la riparazione dei Cloth: dopo la morte di Mu di Aries non era rimasto nessuno se non il piccolo Kiki, ma sapeva bene che il bambino aveva ancora molto da imparare

I pensieri del Capo Cerimoniere Nikol di Ara erano vividi, mentre si dirigeva verso la Sala d’Oro dove Atena aveva convocato una riunione di emergenza.

I punti all’ordine del giorno erano molti: la riorganizzazione del Santuario, la nomina dei nuovi Gold Saint, l’addestramento delle nuove reclute e la ricerca di una soluzione per spezzare la maledizione della spada di Ade.

I libri della biblioteca del Santuario non lasciavano intravedere soluzione, e per questo motivo Atena aveva inviato i quattro Bronze Saint leggendari presso i loro alleati più fedeli alla ricerca di una cura: Shiryu si era recato nello Xiang Jing, il luogo a metà fra il mondo umano e quello degli spiriti dove il suo maestro Dohko si era allenato secoli addietro prima di diventare il Saint della Bilancia.

Hyoga era stato mandato nelle città di Agar e Bluegrad, nella speranza di trovare una soluzione nella grande biblioteca del casato Alberich o in quella della città dei Blue Warriors.

Shun si era invece recato in Irlanda, per chiedere l’aiuto dei loro più antichi alleati: il clan dei seguaci del dio Lugh, esperti nelle arti magiche e custodi del potere della divinità della Luce.

Ikki aveva invece ripreso il suo viaggio attorno al mondo, e nessuno sapeva dove si trovasse in quel momento.

Dopo essere entrato nella Sala d’Oro (il luogo dove fino a qualche anno prima si tenevano i Chrysos Synagein), il Capo Cerimoniere prese posto sotto la colonna dell’Ariete e poi si guardò intorno per vedere chi altri era stato convocato per quell’insolita riunione.

La prima persona che notò fu il capo della Guardia Personale del Sacerdote Phaeton (con lo sguardo assorto nei suoi pensieri) sotto la colonna dei Gemelli, mentre sotto quella del Cancro si stupì di vedere un uomo anziano che indossava abiti tipicamente tibetani. Non aveva mai creduto che l’Anziano del Jamir fosse ancora vivo!

Era inoltre presente un uomo di cui aveva solo sentito parlare, e la cui presenza sembrava a lui e agli altri seguaci di Atena fuori luogo: il professor Asamori, creatore dei tanto discussi Steel Cloth, giunto con i suoi ragazzi e più fedeli uomini della Fondazione Grado per dare manforte nella ricostruzione del Santuario.

Poi le porte della sala si aprirono nuovamente, e accompagnata dal fedele maggiordomo del suo alter ego umano Saori Kido, da un uomo di circa cinquant’anni che Nikol riconobbe come il più grande studioso del Santuario e da una donna in armatura che nessuno conosceva, ma che poteva essere solo la leggendaria messaggera della dea (Owl), Atena entrò con indosso il suo costume ufficiale (il kitone bianco con sopra il bustino e i gioielli dorati ) e lo scettro di Nike nella mano destra.

Il maggiordomo dei Kido si mise sotto la colonna del Sagittario, Owl sotto quella dei Pesci e l’umo misterioso sotto quella del Capricorno, mentre la dea prese posto al centro della sala, davanti alla riproduzione del globo terrestre.

La riunione poteva cominciare!

Capitolo 2: Di nuovo qui!

Aveva rivisto la sua dea solo pochi minuti fa!

Era stato strano! Forse addirittura assurdo … ma nel momento in cui i loro occhi si erano incontrati il tempo era sembrato tornare indietro di quasi due secoli!

Davanti a lei non c’era l’Atena di quest’epoca per cui si sentiva troppo vecchia, ma quella che l’aveva salvata e che le aveva donato una vita piena di dolori, ma anche di gioie fra cui quella di poter crescere i suoi figli e i figli dei suoi figli!

Quella che aveva visto non era la signorina Saori Kido, ma la sua Madamigella Sasha!

"Raggiungi pure la sala prima di me, Atla! Io verrò tra poco con Tatsumi!" aveva detto la giovane, congedando il capo del Jamir per poi avvicinarsi all’anziana donna che l’aveva accompagnato.

"Sono felice di rivederti, Yuzuriha!"

"Grande Atena!" esclamò la donna con le lacrime agli occhi "Potervi nuovamente vedere è una grande gioia! Inoltre devo ringraziarvi!

Non solo per quello che avete fatto per il mio piccolo bis- bis -nipote Kiki, ma anche per gli anni felici che mi avete dato con lui!

Sapete, ho visto il nuovo Saint di Unicorn venendo qui e …"

"… E hai capito che è lui, vero?" completò la fanciulla invitandola ad alzarsi.

"Già!" Ammise lei "Era in possibile non riconoscerlo! Penso che la devozione che provasse per voi alla fine fossero più forti di ogni altro sentimento!

Non dovete crucciarvi! Sono stati anni felici quelli passati insieme, ma il desiderio di ricongiungersi con voi e con Pegasus era così forte che ha finito per incidersi nel profondo della sua anima!"

"Vorresti che …" chiese la dea, ma l’ex - guerriera la zittì!

"No, mia Signora! No! La mia vita è stata lunga, ma non le metterò mai fine prima del tempo, mossa unicamente dal desiderio di ricongiungermi con l’uomo che ho amato nella prossima!

Voi mi avete donato i più bei momenti della mia vita e non vi sarò mai grata abbastanza, ed è per questo che vi chiedo di ridarmi i miei poteri per aiutarvi a formare la prossima generazione e a ricostruire il Santuario in vista delle future minacce!" aggiunse Yuzuriha inginocchiandosi

Atena rimase muta per qualche minuto, poi lanciò uno sguardo alla sua messaggera personale, scesa da poco dall’Olimpo. Sapeva che su nei Cieli c’era un grande dibattito su quello che era accaduto ad Ade e che le forze si stavano muovendo.

Un arrivo degli Angel era prossimo!

Mise una mano sulla fronte della sua vecchia amica e sorrise, mentre una forte energia pervadeva le membra dell’anziana …

Poco dopo, mentre la dea era in riunione, la donna si toglieva un momento la sua vecchia maschera argentea per rivedere nuovamente il Santuario al tramonto da una delle finestre della Sala del Sacerdote.

Yuzuriha di Crane era di nuovo lì!

Capitolo 3: Che ne sarà di me?!

Il futuro non gli era mai apparso così incerto da dopo la morte del suo maestro, il suo punto di riferimento!

Non era solo un rapporto allievo-mentore quello fra loro: vista la differenza di soli dieci anni a volte aveva l’impressione che lo considerasse come un fratellino!

La notizia della morte di Mu aveva rattristato l’intero Jamir, dov’era visto come colui che tra qualche decennio sarebbe divenuto il nuovo Anziano, mentre ora era tutto da rivedere!

Kiki non era mai stato così preoccupato riguardo al suo futuro: avrebbe dovuto smettere di cercare di diventare un Saint per dedicarsi solo alla riparazione in modo che l’Arte non si perdesse?

Certo, c’era ancora l’attuale Anziano (Atla, capo della famiglia da cui proveniva Mu) che poteva portare avanti la sua istruzione, ma lui non era mai stato un Saint e il nobile Mu era morto prima di potergli insegnare le tecniche di combattimento che gli aveva tramandato il suo maestro Sion.

Avrebbe dovuto veramente rinunciare al sogno di poter diventare un prode Saint come il suo mentore e i suoi amici?

Non si sarebbe mai unito a loro e non li avrebbe mai aiutati a proteggere la signorina Saori a cui si era molto affezionato?

E Seiya? Che ne sarebbe stato di lui?

"T’insegnerò a giocare a baseball quando sarò tornato! Mi raccomando una cosa: niente telecinesi sulla palla!" gli aveva detto sorridendo il giorno in cui era partito per la Grecia dopo che Marin gli aveva fatto sapere che gli poteva dare notizie su Seika.

Ed era stato solo una settimana fa!

"Andrà tutto bene! Non preoccuparti!" gli aveva detto la nonna (o meglio la bis - quadrisavola) prima di venire al Santuario insieme a lei e al vecchio Atla, ma non era comunque tranquillo!

Era un bambino, è vero. Nessuno lo metteva in dubbio, e spesso era anche dispettoso e disubbidiente! Ma sapeva bene che tra gli argomenti di cui discutevano in quella sala c’era il suo futuro!

"A volte non riesci proprio a fidarti dei grandi!" sospirò seduto sui gradini della Casa del Montone Bianco ed osservando il cielo, mentre le nuvole cambiavano colore alla luce del tramonto.

Capitolo 4: Onore e orgoglio

Non si poteva aspettare un onore più grande!

Anni di dedizione alla causa e di studio, prima, durante e dopo il suo servizio come Saint avevano dato i loro frutti!

Atena l’aveva richiamato in servizio insieme a vari altri guerrieri ritiratisi non solo come insegnanti delle nuove, ma anche come Saint attivi per proteggere la pace e l’umanità finché la nuova generazione non sarebbe stata pronta, ma lui era speciale: lui sarebbe stato il primo dei nuovi Gold Saint!

All’onore per l’essere stato scelto come uno di coloro che avrebbero formato la nuova generazione s’aggiungeva quello di vestire una delle dodici armature d’oro, e la cosa non poteva che riempirlo d‘orgoglio!

La dea stessa l’aveva scelto per essere uno dei guerrieri a lei più vicini, come provava il Cloth che gli era stato affidato. Sapeva che con lui al suo fianco presto avrebbero potuto gettare le basi per la costruzione di un nuovo mondo e di una nuova generazione di Saint che avrebbe formato, forti non solo delle capacità belliche, ma anche della saggezza che deriva dallo studio del Cosmo.

A tal fine (durante la riunione in cui la dea aveva annunciato la sua nomina) aveva proposto l’idea della fondazione di un’accademia per i Saint, al fine di poter trasmettere ai giovani anche la conoscenza delle precedenti battaglie e dei segreti più nascosti del Cosmo in modo da far emergere i migliori, coloro che sarebbero diventati i nuovi protettori delle Dodici Case!

Ma sebbene Atena avesse mostrato interesse per l’idea, insieme al creatore degli Steel Saint, il Capo Cerimoniere e quello della Guardia Privata avevano avanzato qualche dubbio in proposito, sostenendo che ciò avrebbe creato una generazione di Saint "privilegiata e mollacciona".

Era incredibile come quei due fossero antiquati, sebbene in quella sala il più vecchio fosse lui. Tuttavia, considerando la concezione elitistica della cultura di Nikol e la natura rozza di Phaeton non c’era da sorprendersi!

Forse non sarebbe stato quello il giorno, ma prima o poi quei due retrogradi avrebbero visto!

Ora era lui era l’unico Gold Saint del Santuario: praticamente era come se fosse il Grande Sacerdote. Mancava solo la nomina ufficiale ma sarebbe arrivata, un giorno!

Sì!

Un giorno avrebbe realizzato il suo sogno e avrebbe utilizzato la sua saggezza per guidare e formare i Saint delle nuove generazioni, che avrebbero usato la loro forza per proteggere il mondo e forgiare una nuova era!

All’onore di essere un Gold Saint avrebbe unito quello di essere il Grande Sacerdote!

Sapeva che quel giorno sarebbe arrivato, perché escludendo la vecchia Yuzuriha del Jamir (che era stata una Silver Saint) era lui il più vecchio Saint in vita, nonché il più sapiente!

Era il migliore!

Doveva solo avere pazienza, ma un giorno il suo sogno si sarebbe realizzato e lui avrebbe portato quell’elmo con onore e orgoglio!

Capitolo 5: Addio!

Era solito portare sulla tomba del suo vecchio amico una bottiglia di vino, ma non avrebbe mai lontanamente pensato che un giorno quella bottiglia sarebbe stata anche per il suo padrone!

"Non si preoccupi! Non è annacquato!" aveva detto sorridendo, mentre ne versava un po’ sulla tomba di Aiolia, cercando però di contenere la sua tristezza per quanto era accaduto nell’Ade.

Era stata la dea in persona a comunicare a lui e a Lythos la notizia. La ragazza non aveva retto ed era scappata!

Galan l’aveva cercata per tanti giorni, fino a trovarla nel punto in cui lei e Aiolia si erano incontrati per la prima volta sulle catene montuose del Pindo!

"Non sarebbe dovuto andare! Non doveva andare! Anche noi avevamo bisogno di lui! Io avevo bisogno di lui!" aveva pianto la giovane, mentre l’ex-aspirante al Cloth del Leone la consolava, abbracciandola col suo braccio metallico.

Povera piccola Lythos!

Pure un uomo convinto della causa di Atena come Galan faticava a non riconoscere che dal suo punto di vista lei aveva ragione!

Aiolia era ormai la sua famiglia. Non era solo il suo padrone, ma anche il suo fratello maggiore.

Per anni, pensando ad Aiolos, anche Galan si era sempre chiesto quale fra le due responsabilità fosse più importante: quella di Gold Saint o quella di fratello maggiore? Era certo che anche il suo vecchio amico ai tempi si era posto lo stesso dilemma prima di dover fuggire con la piccola Atena tredici anni prima, Sebbene difficilmente si potrebbe obbiettare che davanti al tentato omicidio di una neonata la priorità principale non sia quella di portare tale bimba al sicuro.

E Galan, questo, poteva ben comprenderlo!

Anche se la dea aveva offerto a Lythos e a Galan di restare a vivere al Santuario, diventando parte del suo seguito, l’uomo aveva rifiutato.

"Mi sento in dovere, verso Aiolia, di dovermi prendere cura io di Lythos, così come presi l’impegno di badare al mio padrone verso Aiolos tredici anni fa!" aveva detto il servitore alla dea "La vostra proposta mi onora, ma sento che ormai il mio compito al Santuario è finito!

Anche se mia madre è morta, posso ancora accedere alle proprietà della mia famiglia e a un fondo a mio nome. Non è molto, però dovrebbe essere abbastanza per aiutare Lythos.

Per quella ragazza Aiolia era come un membro della famiglia, senza di lui non sa cosa fare. Non vede alcun futuro per lei stessa qui, e ad essere sinceri neanche io!"

La giovane dea aveva capito ed annuito, e aveva dato all’ex - servitore di Aiolia una sola raccomandazione per lui e per Lythos (la stessa che come Sasha aveva dato ai guerrieri sulla Tela Perduta secoli orsono, ma Galan non poteva saperlo): "Combattete vivendo la vostra vita fino alla fine!"

Ora Galan era giunto lì a salutare un’ultima volta i suoi vecchi amici prima di partire!

Le lacrime gli scorrevano dall’occhio, mentre ricordava i luoghi visitati e le avventure vissute con loro (Egitto, Cina, Creta ecc …) e il Sole calava lentamente all’orizzonte.

"Addio Aiolos! Addio, padron Aiolia! Addio, amici e fratelli miei!" disse poi l’uomo asciugando le lacrime con il braccio sano e tornando per l’ultima volta al Santuario.

 

Epilogo: Un nuovo giorno

Mentre si vestiva aiutata dalle ancelle per dirigersi all’arena dove avrebbe tenuto il suo discorso, la giovane reincarnazione di Atena non poteva fare a meno di pensare alle sfide che le avrebbe riservato il futuro.

Per secoli, alla fine di una guerra sacra era tornata sull’Olimpo e aveva lasciato ai Saint sopravissuti la ricostruzione del Santuario, ma in quest’epoca ciò non era possibile: doveva restare!

I Gold Saint e il Sacerdote erano morti, quindi doveva restare per ricostruire l’intera elite della sua armata e poi affidare il comando al nuovo Sacerdote.

Doveva restare non solo per le sue responsabilità come Atena ma anche come Saori Kido, erede di una grande fondazione che avrebbe usato per proteggere la giustizia anche come comune essere umano, realizzando il sogno dei suoi amici: non ci sarebbero mai più stati bambini sfortunati come loro!

E doveva restare per coloro che in quei tredici anni aveva imparato ad amare e che avevano bisogno di lei, in particolare un amico che nei vari millenni gli era sempre stato vicino: Seiya!

Era ormai da troppi secoli in debito con lui: questa volta l’avrebbe salvato, e forse chissà magari avrebbe fatto quello che Yuzuriha le aveva detto ieri dopo che le aveva ridato poteri e armatura:

"Cerchi di essere felice! È per questo che esistono le persone che amiamo, non solo per proteggerle!

Abbiamo il diritto e il dovere di essere felici con loro, vivendo insieme ogni momento a disposizione! L’ho capito grazie a voi, Madamigella Sasha!"

Non aveva mai pensato alla felicità in questi termini, in nessuna delle sue vite: neanche come Sasha!

La sua mente andò subito a tutti coloro che erano sopravvissuti e avevano ricostruito il Santuario nelle epoche passate (Dohko, Sion, Sage, Hakurei, Krest …) e a quello che avevano dovuto sacrificare!

Per lungo tempo, il Santuario si era basato su quel "ciclo dei due Saint sopravvissuti", stabilito da Zeus all’inizio delle guerre contro Ade, a cui solo nell’ultima aveva trovato una scappatoia, salvando coloro che per lei e Tenma era compagni amici, privandoli dei loro poteri!

Ma ora non sarebbe più stato così!

Sarebbe stata lei questa volta a ricostruire il Santuario! L’avrebbe fatto per loro e sarebbe stata felice anche per loro!

Si recò nella sala dove riposava Seiya e gli diede un bacio sulla fronte promettendogli che l’avrebbe salvato, poi (accompagnata da Nikol, Phaeton, Tatsumi e dalle ancelle) scese le scale delle Dodici Case, diretta all’arena.

Arrivata, Saori salì sul palco d’onore insieme al suo maggiordomo, al Capo Cerimoniere e a quello della guardia, poi cominciò a parlare:

"Abbiamo vinto la più importante delle battaglie, però il costo è stato alto!

Molti Silver Saint e l’intera armata dei Gold sono morti, mentre le Dodici Case sono state violate e danneggiate, e le vittime della battaglia contro Ade sono state più di quanto di pensi.

Nel corso degli anni del loro risveglio, gli Specter hanno attaccato e ucciso varie persone come tributo al loro Signore, e molti uomini valorosi sono morti nel tentativo di fermarli.

Mai come ora il numero dei Saint è stato così basso, e molti degli apprendisti e dei Saint in vita sono ancora troppo giovani per sostenere una nuova battaglia.

Per questo ho preso la decisione di richiamare in servizio Saint a riposo, che avranno anche il compito di formare i nuovi protettori della pace.

Per quanto riguarda lo stato dei Cloth, le riparazioni saranno operate dal venerabile Atla, capo tribù del Jamir che si occuperà anche di completare l‘addestramento di Kiki.

Inoltre, vi annuncio la nomina di un nuovo Gold Saint. Egli è stato a lungo un fedele soldato del Santuario nell‘ultimo mezzo secolo, ed anche dopo essersi ritirato ha continuato a servire la causa dei Saint studiando i segreti del Cosmo col fine di poter formare le nuove generazioni.

Il suo nome è Ionia!"

A quelle parole un mormorio si diffuse fra la folla, mentre l’uomo s’avvicinava al palco su cui la dea aveva fatto portare alcuni Cloth Box, tra cui quello di Capricorn

"Oltre a lui, oggi nominerò i primi Saint del dopo-guerra sacra. Questi due valorosi giovani sarebbero già dovuto ricevere la loro armatura prima, ma le situazioni vissute negli ultimi mesi dopo la sconfitta di Saga non ce l’hanno permesso" aggiunse la dea sollevando il suo scettro per rivelare i Cloth "Lasciate dunque, che vi presenti questi vecchi e nuovi Saint!

Ionia di Capricorn, Gold Saint della costellazione del Capricorno.

Kazuma di Southern Cross, Silver Saint della Croce del Sud.

Pavlin di Peacok, Silver Saint del Pavone.

Yuzuriha di Crane, Silver Saint della Gru.

Georges di Norma, Bronze Saint del Regolo."

Alla pronuncia di ogni nome, il Cloth corrispondente si dirigeva verso il suo propritario, il quale prendeva poi posto accanto alla dea sul palco.

La lista andò avanti per ancora sei o sette nomi (principalmente appartenenti a Saint delle precedenti generazioni) poi la giovane dea riprese la parola:

"Questi sono i Saint che da oggi in poi ci aiuteranno a salvaguardare la pace sulla Terra e il futuro dell’umanità.

Insieme costruiremo un nuovo Santuario, in grado di tenere testa alle future minacce.

Anche se Ade è sconfitto, vi sono forze demoniache sigillate negli angoli più profondi del pianeta. Alcune di queste forze ci sono sconosciute perché ricordate in altri miti, perché sono di recente formazione, addirittura possono essere troppo antiche per essere ricordate oppure possono provenire da altri mondi o piani dell’esistenza!

È nostro dovere andare avanti qualsiasi cosa accada, per dare all’umanità un domani. Per dare all’umanità la possibilità di svegliarsi ancora una volta sotto il Sole di un nuovo giorno!"