(Capitolo VI)

Paurosi segni di crisi!

Aiolos stava aspettando i suoi colleghi per fare nuovamente il punto della situazione e, come al solito, erano tutti in stramaledetto ritardo. Le cose non stavano esattamente andando come sperava ( i servi li stavano letteralmente massacrando) e lui era indeciso sul da farsi.

«Ciao ciccino! Scusa il ritardo, ma ho dovuto consegnare un po’ di posta. Non pensavo che Atena avesse una corrispondenza con gran parte dei paesi del mondo! Oggi ho sfacchinato peggio di Babbo Natale la sera della vigilia. Chissà come fa Ugo a reggere il ritmo! Comunque, come poi vedere, per te sono sempre disponibile!» il Saint di Pesci, vestito da scolaretta giapponese, andò a fare le fusa al collega.

«Si, si, grazie, ma non è il caso! E levati insomma!» Aiolos lo spinse lontano da se, sperando ardentemente che arrivasse qualcun altro.

«Salve gioventù! Aiolos ti ho scaricato il DVD che mi avevi chiesto: Pornasuss!» esclamò Doko

«UUU! Facciamo i porcellini!» Afrodite si era nuovamente francobollata ad Aiolos.

«Veramente ti avevo chiesto Parnasuss con Johnny Deep, Jude Law e Colin Farrell! Afrodite staccati che hai rotto!! »

«Lo so, ma fidati! Questo è molto meglio!» il vecchio cavaliere fece l’occhiolino ai due giovani.

«Cambiando discorso, Doko tutto bene? Ti vedo un po’ rigido?»

«Problemi con le supposte! Senza Leda infilarle è un casino!»

«Potevi chiamarmi! Non sono male come infermiera! » si offrì Afrodite.

«Vedo che i migliori sono già arrivati!» disse in modo molto sarcastico Saga.

«Saga! Non sono mai stato così contento di vederti!» esclamò il santo del Sagittario.

«Io invece no!» gli rispose il saint dei Gemelli andandosi a sedere il più lontano possibile dal trio.

«Lascialo perdere fratello, come al solito ha la luna storta!» Il santo del Leone era spaventosamente pallido.

«Aiolia dove eri finito? È da quattro giorni che ti devo dare la trilogia del Signore dei Bordelli!»

«Guarda che volevo il Signore degli ANELLI! Doko forse è ora che porti a riparare il tuo apparecchio acustico! E per la cronaca mi hanno ad poco rimesso dall’ospedale!»

«Siete ancora troppo giovani per capire certe cose, alla mia età apprezzerete!» commentò il saint di Libra scuotendo la testa.

« Fratellino perché non me l’hai detto!Sarei venuto a trovarti!»

«Non ho avuto il tempo. Mi hanno ricoverato d’urgenza per un intossicazione alimentare. Mi hanno fatto la lavanda gastrica.»

«Aveva cucinato Lytos?»

«Esatto»

«Buongiorno a tutti! Sono venuto solo a salutarvi perché sono in partenza.» Mu aveva fatto il suo flemmatico ingrasso con tanto di valigie, poi, con tono pacato, aggiunse: « Buona fortuna ragazzi, ne avrete bisogno!».

«Mu, non puoi andartene, siamo in un momento critico!» cercò di fermarlo Aiolia

«É proprio per questo che me ne vado! Mica sto qui a prendermele da quattro servetti! Ma non preoccupatevi, veglierò su di voi dal Jamir!»

«Aspetta parliam..» Aiolia non fece in tempo a finire, che il santo dell’Ariete era già sparito in un PUF!

«Quanto lo odio quando fa cosi! Tutte le volte che ci sono dei problemi lui sparisce!» boffonchiò il saint del Leone.

«A quanto pare siamo rimasti in quattro gatti» disse amaramente Aiolia

«Cinque per la precisione!» lo corresse Saga

«Mon mi sembra il momento di fare dell’ironia!» intervenne Aiolos

«Quanto siamo permalosi micetto! Sentite, io mi levo da questa bambinata. Infondo sono l’unico tra voi che se la sa sbrigare benissimo da solo, visto che il mio servo passava più tempo in ospedale che alla terza casa. Quindi se Lucio si licenzia per me non è un problema. E poi lasciatelo dire Aiolos, come stratega fai pena!!»

«Ma stai zitto! Parli proprio tu che ti sei fatto battere da cinque marmocchi con l’armatura di bronzo!» squittì Aiolos.

«Sempre meglio di te, che per paura di affrontarmi ti sei trasferito alle Hawaii! Io almeno ci ho provato!» ringhiò Saga.

«Ehi! Giovanotti calma! Lo sappiamo tutti che fra voi due non scorre buon sangue! Ma datevi una calmata, che se demoliamo qualcosa, Atena, ce lo fa ripagare con gli interessi! » Doko li fermò appena in tempo.

Saga, dopo aver fulminato tutti con lo sguardo se ne andò senza proferire parola. L’enorme somma che aveva dovuto sborsare ad Atena, per il restauro delle colonne delle dodici case, gli bruciava ancora.

«Bene, ora che si fa?» chiese Aiolos

Afrodite: «Scusa ciccino, ma devo proprio andare! Sono in ritardo da paura e devo ancora consegnare un sacco di posta! Ciao, ciao, cucciolotti!» e si defilò come un ninja tra petali di rose.

Doko: «Io devo andare a prendere la pastiglia della pressione e poi ho la partita di briscola al circolo. Scusate.»

Rimasero solo Aiolia e Aiolos.

«Fratello, non perderti d’animo, sono sicuro che le cose si risolveranno per il meglio! Semplicemente siamo un po’ sotto pressione. Tutto qua.»

«Già, probabilmente hai ragione tu Aiolia. A sto punto direi che la riunione è sciolta. Sa, è meglio che vada a buttar la spazzatura prima che i topi aprano un ristorante nella mia casa!».

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Tutta questione di...corrente!

La giornata era trascorsa tranquilla e senza incidenti, ma Aiolia non riusciva a darsi pace. Non riusciva a capire il motivo di tanta diffidenza nei confronti di suo fratello.

«Dovrebbero avere più fiducia in lui! Accipicchia! Aiolos è sempre stato il Gold Saint più fedele ad Atena ed è sempre buono e disponibile con tutti. Meriterebbe più rispetto e considerazione! Anche se devo ammettere che Saga non aveva tutti i torti: Atena è veramente un’arpia! Ma cosa sto dicendo! Sono un cavaliere e devo portare rispetto alla nostra amata dea! Accidenti sarà meglio che vada a fare un po’ di esercizio per svuotarmi la mente! Sto pensando troppo e non va bene! »

Il sole rea ormai tramontato dietro le colline del tempio, e le stelle, protettrici dei nostri amati paladini, fecero capolino sulla cupola scura del cielo.

Aiolia, come al solito, si stava allenando in un posto a lui molto caro: una piazzola erbosa tra colonne diroccate. Lì aveva fatto i suoi primi passi come cavaliere, grazie all’addestramento del fratello.

Dopo un paio di calci e pugni alla velocità mach 1, decise di dar sfogo al suo cosmo ferino e scagliò il suo colpo più famoso: il Lightning Bolt.

Imprecazioni si alzarono da ogni parte del Santuario ed un’unica frase venne urlata all’unisono da tutti gli abitanti di quel piccolo angolo di paradiso:

«AIOLIA!!!!!!SEI UN PIRLA!!!!!»

Il suo colpo aveva infatti provocato un black aut generale e tutti i gold Saint, infuriati neri (Atena inclusa), si precipitarono dal Saint del Leone.

«Con tutti i posti che ci sono, proprio vicino al centralino della corrente ti dovevi allenare! Dovresti sapere che se c’è troppa corrente salta l’impianto! E si che Camus te l’ha detto un sacco di volte!» sbraitò Milo.

«Per colpa tua adesso rimarremo senza luce! Antonio, l’elettricista, è in sciopero!» Gli urlò Shaka.

«Beh! Di che ti preoccupi, intanto non sei un illuminato?» la battuta non piacque molto al cavaliere della Vergine, che gonfiò paurosamente il suo cosmo.

«Grazie Aiolia!Addio elettrodomestici!» Saga aveva gli occhi pericolosamente rossi e Shura il braccio alzato in posizione d’attacco.

«E io come faccio senza piastra per i capelli!» piagnucolò Afrodite, mentre tirava fuori una rosa bianca.

Il povero leoncino si fece piccolo piccolo e chiese aiuto al fratello:

«Fratellone diglielo anche tu che non l’ho fatto apposta!»

Ma anche Aiolos stava facendo schioccare le nocche delle mani in contemporanea ad Aldebaran, mentre Death Masck brandiva una mazza ferrata.

Comunque i più furibondi erano Doko e Atena ( volevate che si perdesse l’occasione di fare i fondelli ad uno dei suoi sacri guerrieri? Certo che no! É la sua attività preferita!)

Doko : «Ho perso la puntata di Drive In! Aiolia adesso te le prendi!»

Atena: «E io non ho visto il finale dell’ultima puntata di " Un posto all’ombra!" e ora non saprò mai chi si è fatto cosa e cosa si e fatto chi! Doko, distribuisci le armi di Libra!»

«HAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!» il cavaliere del Leone tremava come un gattino bagnato.

Il gruppetto stava per saltargli addosso quando la voce di Epicuro fermò il tutto:

«Divina Atena, a vedervi così crucciata, mi duole il cuore! Ma la vostra pena non dovrà durare a lungo:Antonio ha appena riattivato la corrente nei vostri appartamenti.» Antonio, con la cassetta degli attrezzi, salutò i presenti con la mano « Ed ecco qui la chiavetta con la puntata che avete perso, appena scaricata da internet! »

«Epicuro, mio salvatore!» esclamò la dea.

«La vostra felicità è anche la mia!» Epicuro si esibì in un solenne inchino dopo aver lanciato un’occhiata ad Aiolos che faceva intendere: " guarda e impara!".

La rabbia della dea era placata, ma quella degli altri cavalieri, no, e Aiolia era ancora pericolosamente a rischio botte, ma in suo aiuto intervenne Antonio:

«Calma gente! In nove contro uno, che esagerati; e solo perché è saltata la corrente! Dai che ci metto un attimo a far tornare tutto a posto!».

«Antonio grazie, sei un amico. Ti devo un favore!» Aiolia tirò un sospiro di sollievo.

«Allora puoi iniziare a pagarmi gli arretrati. Puoi fare a rate se preferisci.» Antonio presentò il saldo al cavaliere.

«Mai è poi mai! È una cifra esorbitante!»

«Come vuoi, ma ricordati che ti ho appena salvato da un pestaggio coi fiocchi. Ah, dimenticavo... buona fortuna con i tuoi colleghi!»

Alle spalle dell’elettricista c’erano i restanti Gold Saint che ringhiavano come cani con la rabbia.

«Ok, va bene, pago! Ma solo con il mio stipendio non coprirò mai quella cifra!»

«Scusate se vi interrompo. Mi sono preso la briga di spedire il tuo curriculum a Poseidone.» intervenne Epicuro.

«Ma io sono un Saint di Atena, non voglio diventare anche Generale di Nettuno!» protestò il cavaliere.

«Chi ha detto che Poseidone è in cerca di guerrieri! Il dio dei mari ha da poco aperto una catena di discoteche ed è in cerca di cubiste e cubisti. E tu, mio caro, sei stato assunto!»

«COSA!?» Aiolia era allibito, mentre Afrodite fumava d’invidia.

«Ottima idea, così potremmo spiare da vicino le attività del dio Nettuno! Bel colpo Epicuro!» Si complimentò la dea.

«Vi ringrazio o mia divina. Sapevi contenta mi riempie di gioia!»

«No, No e poi No!» cercò di protestare il leoncino, ma senza risultato.

«Bene allora è deciso, domani partirai per il regno sottomarino e , mi raccomando, voglio rapporti dettagliati sull’attività imprenditoriale del dio dei mari!» concluse senza appello la giovane dea della giustizia.

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Pazzo e più pazzo: iniziò così...

Lucio, l’assistente di Saga di Gemini, si era da poco tolto il gesso e aveva perso le sue sembianze di mummia, per riacquistare quelle di darchettuso. Insieme a lui c’erano anche Ikki, Sheiya e Jamian del Corvo che parlottavano del più e del meno. Il discorso inevitabilmente finì sugli ultimi eventi del santuario:

Sheiya: «Bisogna dire che Epicuro sta facendo un’ecatombe! »

Jamian: « Già, ormai sono rimasti alla resistenza solo Afrodite, Doko, Mu, Saga e Aiolia. Mu, tra l’altro, se le già data a gambe e gli altri sono tremendamente sotto pressione. La dea, inoltre, certo non li aiuta!»

Ikki: «Credo che l’osso più duro sarà il cavaliere di Gemini. Insomma, sono tutti crollati per crisi nervosa, ma il gemellino è abituato ad avere i nervi a fior di pelle; non so se si riesce a farlo sclerare più di così! »

Seiya:« A proposito di Saga; dopo il nostro scontro mi ricordo bene che il male aveva abbandonato il suo corpo, eppure è ancora psicolabile!»

Lucio: «Il fatto che non sia più posseduto, non vuol dire che sia tutto finito di testa. Già prima della possessione gli mancavano qualche venerdì. Pensate che adorava i Teletubbies e l’unica trasmissione radiofonica che ascoltava era Radio Maria, anche se devo ammettere che è anche l’unica che riusciamo a prendere anche qui! Grazie alla barriera protettiva sul Santuario, siamo fuori campo!»

Ikki: «E come è successo? La possessione intendo.»

«É successo tutto durante una notte buia e tempestosa...» incominciò sotto voce il dark.

«Piantala con le tue storie di fantasmi! Tutto il santuario le sa a memoria!» Leda era arrivata insieme ad Epicuro, attirando le attenzione di tutti i maschietti, in particolare quelle del cavaliere d’argento:

«Leda sei libera sta sera? Ho giusto due biglietti per il cinema...»

«Cala le penne merlo! Con i tuoi guadagni non ti puoi nemmeno permetterti di provarci! Al minimo dovresti avere il conto corrente di un cavaliere d’oro!»

«Che affarista! E comunque sono un corvo!» il cavaliere si voltò imbronciato dall’altra parte.

«Comari, passiamo ad argomenti più seri per favore!» Epicuro rimise Leda e gli altri in riga. «Sono qui per affrontare il problema Saga»

«Era proprio di questo che stavamo parlando, prima che arrivaste» disse Ikki.

«Quel tipo è già pazzo! Come facciamo?» chiese Seiya.

«Per quanto ne so io, è impossibile farlo andar fuori di testa più di così» disse Lucio.

«Avete mai sentito il detto: combatti il fuoco con il fuoco?Perché è proprio ciò che faremo. Leda per caso hai ancora il numero di Kanon?»

«Si, perché?»

«Perché Lucio ora deve fare una telefonata!»