UNA NUOVA GUERRA SACRA: HADES CONTRO NETTUNO

BATTAGLIA CRUDELE

Più o meno mentre la battaglia tra Kira e Minosse terminava, altrove, un altro plotone di spectre stava per raggiungere il bersaglio al termine di una lunga corsa. "Ci siamo finalmente !" urlò uno di loro, Ivan di Troll, alla vista dell'enorme colonna che aveva di fronte. Tutta la zona era avvolta in una strana nebbia, scesa improvvisamente pochi minuti prima, ma la colonna era comunque così grande da poter essere vista chiaramente. A separare gli spectre dall'obiettivo ormai vi era solo l'ultima scalinata, che i guerrieri superarono di slancio. Improvvisamente però, videro di fronte a loro una sagoma umana, seminascosta dalla nebbia, che, ritta in piedi, sembrava aspettarli.

"Eccolo ! Deve essere il generale custode di questa colonna !" gridò uno spectre indicando il nemico.

"Bene, salutiamolo come si deve ! Rolling Bomber Stone !" rispose un compagno, Rock di Golem, lanciando il suo colpo segreto, che si manifestava sottoforma di una pioggia di massi. Il nemico però non sembrò per nulla turbato, si limitò a sollevare la mano e tutti i massi andarono in frantumi senza raggiungerlo. "Non è possibile..." sussurrò incredulo Rock, indietreggiando di qualche passo. In quel momento, la figura misteriosa iniziò a camminare in direzione dello spectre, che per la paura incespicò e cadde a terra. Nella zona, regnava ora un assoluto silenzio, spezzato solo dal rumore dei passi dell'uomo sul selciato. Per interminabili secondi, tutti gli spectre aspettarono col fiato sospeso di vedere il volto del loro nemico, mentre un rivolo di sudore scese sul volto di Rock, ancora immobile a terra. Alla fine, la figura venne abbastanza vicino da poter essere vista e si fermò a pochi centimetri da Rock. "Uh... uuh... ma lei è... Rhadamantis di Wyburn" disse il guerriero spalancando gli occhi, ed infatti la figura che lo sovrastava era proprio quella del primo comandante degli inferi. Nel riconoscere il superiore, Rock fece un profondo sospiro di sollievo ed accennò a rialzarsi, ma Rhadamantis lo colpì repentinamente con un calcio al torace, lanciandolo indietro. "Come hai osato attaccarmi ?! una simile azione rasenta l'alto tradimento ! provaci ancora e ti ucciderò con le mie mani !" disse furioso lo spectre. "Mi... mi perdoni, signore... è che lei era nella nebbia... pensavo fosse un nemico... le... le assicuro che non si ripeterà !" rispose tremante il guerriero.

"Come mai è qui, comandante ? pensavamo stesse guidando il terzo plotone ?" chiese ad un tratto uno spectre

"Mpf, questo non vi riguarda ! Piuttosto, stavo cercando il custode di questa colonna, visto che siete qui, dividetevi a coppie e cercate qua attorno !" ordinò il comandante. Obbedendo senza discutere, gli spectre si sparpagliarono ed iniziarono a cercare nella nebbia, ignari del leggero sorriso che si disegnò sul volto di Rhadamantis.

"Come inizio non poteva andarci peggio !" si lamentò Rock con il compagno Ivan "abbiamo corso come forsennati per arrivare qui, abbiamo scambiato Rhadamantis per un nemico ed adesso ci tocca cercare chissà chi... e per di più con questa dannata nebbia !"

"Mpf, sei stato tu ad attaccare il comandante ! Noi non centriamo !" ribatté Ivan

"Ehi ! Come sarebbe a dire ? l'avevamo scambiato tutti per..." iniziò l'altro, ma un urlo di dolore interruppe le sue parole.

"Che... che cos'era ? sembrava la voce di Varàn..." disse Rock, ma prima che Ivan potesse rispondere, un secondo grido si diffuse nell'aria, subito seguito da un terzo. Terrorizzati, Rock ed Ivan si immobilizzarono, tesi ad udire anche il più piccolo rumore attorno a loro. Per alcuni secondi ci fu silenzio, poi seguirono altre grida. "Sa... sarà meglio tornare a riferire al signor Rhadamantis" disse Rock deglutendo nervosamente. Quando però lo spectre si voltò verso il compagno, ciò che vide lo terrorizzò: al posto di Ivan infatti c'era un essere mostruoso, un demone coperto di scaglie color pietra, con lunghe corna sulla fronte e zanne che fuoriuscivano dalla bocca. Gli occhi erano rossi e fiammeggianti, le mani fornite di artigli ricurvi, il corpo basso e tozzo. Neppure nelle profondità infernali Rock aveva mai visto una creatura così spaventosa, e la cosa peggiore era che il demone lo stava fissando. Per qualche attimo lo spectre restò immobile, poi la creatura sollevò il pugno ed iniziò a muoversi verso di lui. "Ghh... maledetto, allora hai ucciso tu gli altri ! ma non mi avrai così facilmente, Rolling Bomber Stone !" urlò Rock, attaccando proprio mentre il demone si lanciava su di lui.

Davanti alla colonna, Rhadamantis sorrise crudelmente mentre le ultime due urla si spegnevano nella nebbia. "E' già finita la battaglia..." pensò, ed intanto i suoi lineamenti iniziarono a tremolare ed a cambiare, deformandosi come un'immagine riflessa in acque mosse. "Uh uh uh, quegli sciocchi si sono uccisi tra loro credendosi dei mostri... uh uh uh, è così facile ingannare una mente umana... specialmente per me: Lemuri, generale custode dell'Antartico !" gioì il generale riassumendo il suo vero aspetto. Istantaneamente, la nebbia si diradò, rivelando sul selciato i cadaveri dei dodici spectre, tutti morti col terrore dipinto in volto.

"Chissà chi sarà il prossimo..." sorrise Lemuri osservando le sue vittime. Contento per il facile successo, il generale si voltò per tornare alla colonna, ma qualcosa lo fermò. Da sottoterra era spuntato un tentacolo metallico, che si era avvolto alla caviglia del guerriero, bloccandolo. "Uh ?! Che cos'è questo ?!" disse cercando di liberare il piede, ma i suoi sforzi erano vani, il tentacolo non accennava a spezzarsi. All'improvviso, apparvero altri tentacoli, che bloccarono completamente il generale, stringendolo saldamente. "Ma che sta succedendo ?!" gridò Lemuri.

"Uh uh uh, li hai uccisi tutti facendoli combattere fra loro... ma con me questo trucco non funziona ! Sta pronto ! Ora morirai... e sarà Laimi di Worm il tuo carnefice ! uh uh uh"

Intanto, alla colonna dell'Oceano Pacifico del Sud, qualcuno osservava i resti della terribile battaglia "Ghe ghe ghe... non avrei mai creduto che un uomo come Minosse potesse perdere... ma in fondo era solo un incapace... ghe ghe ghe... Lady Pandora non sarà affatto contenta... ghe ghe ghe..." disse Zelos di Frog, il cui compito era quello di osservare lo svolgersi degli eventi e riferire a Lady Pandora "Ghe ghe ghe... non è affatto facile camminare su questi coralli" pensò allontanandosi. Improvvisamente, un canto melodioso si diffuse nell'aria "Ghe ghe ghe... da dove viene questa musica ? ghe ghe ghe" si chiese lo spectre guardandosi attorno. "Ma da me, è ovvio, uh uh" rispose una voce, ed alzando lo sguardo, Zelos vide una fanciulla in piedi su una roccia "Ghe ghe ghe... è tu chi sei ?" urlò Zelos

"Il mio nome è Titis, cavaliere sirena di Nettuno" rispose la ragazza sorridendo

"Che cosa ?! cavaliere di Nettuno ?! allora devi essere pazza a sfidare me, uno degli spectre più potenti, sappi che persino i tre comandanti mi temono ! Scendi da li e combatti " gridò baldanzoso lo spectre, ma Titis continuò a sorridere e disse "E perchè dovrei ? tu sei già morto ! guarda il tuo corpo !"

"Ghe ghe ghe... pensi di spaventarmi, sei un'ill...*" iniziò Zelos, ma poi crollò al suolo privo di vita, il suo corpo era stato completamente avvolto e soffocato dai coralli. Sorridendo un'ultima volta alla vista di un nemico così incapace, Titis corse via.

Intanto, alla colonna dell'Antartico, Lemuri era ancora prigioniero dei tentacoli, ed invano tentava di liberarsi. "Uh uh... ti ho già detto che è inutile..." lo derise la stessa voce di prima.

"Do... dove sei maledetto ?! Fatti vedere !" gridò Lemuri guardandosi attorno. Improvvisamente, un tentacolo alla cui estremità c'era un occhio emerse a tutta velocità dal sottosuolo, colpendo di striscio il fianco sinistro di Lemuri e frantumando la sua armatura di scaglie in quel punto. Colpito il nemico, il tentacolo si portò davanti al viso del generale "Visto che ci tenevi tanto... ho deciso di accontentarti" disse

"Uuh... ho... ho capito finalmente... ti stai nascondendo sottoterra..." mormorò il custode del mare Antartico

"Uh uh uh... anche se mi hai trovato, non ti servirà a nulla... il prossimo tentacolo ti spaccherà il cuore !" ridacchiò Laimi, mentre il tentacolo si sollevava per colpire. Stranamente però, Lemuri sorrise

"Sei certo di riuscire ad uccidermi ?" chiese, ed istantaneamente i suoi lineamenti iniziarono a cambiare, i contorni a sciogliersi, i colori a mutare. Ormai quello che era imprigionato dai tentacoli non era più Lemuri, ma una persona dall'aspetto completamente diverso. "Come osi tenere imprigionato il tuo comandante ! Liberami immediatamente !" ordinò Rhadamantis, con il tono imperioso che i subalterni avevano imparato a temere.

Inizialmente, non vi fu risposta al comando, poi, dopo qualche secondo, le pietre del selciato si sgretolarono e dal sottosuolo emerse Laimi. Lo spectre si avvicinò di qualche passo a Rhadamantis, ed iniziò a fissarlo negli occhi. "Non hai sentito quello che ti ho detto ! Liberami subito !" tuonò Rhadamantis. A queste parole, Laimi sorrise per un attimo, poi il suo tentacolo scattò verso il nemico, colpendolo in pieno alla spalla.

Ferito, Lemuri riacquistò il suo vero aspetto e mormorò "Non ci posso credere... mi hai colpito nonostante in quel momento io fossi Rhadamantis... una delle poche persone che temi e rispetti... cosa non ha funzionato ?"

"Uh uh, la tua imitazione era davvero ben fatta, non avevi solo l'aspetto ma persino la personalità di Rhadamantis... ma hai commesso un errore, hai dimenticato che stai combattendo contro uno spectre ! L'unica cosa che ci unisce è l'obbedienza che dobbiamo al sire Hades ! Non esiteremmo ad uccidere un compagno se così ci fosse ordinato ! E' per questo che la tua illusione non poteva far presa su di me ! Ed ora prendi il mio colpo speciale : Groviglio di Vermi !"

A questo comando, i tentacoli scattarono in avanti, colpendo in pieno Lemuri e frantumando la sua armatura di scaglie. Privo di vita, il generale crollò al suolo con una violenza tale da frantumare alcune pietre sotto di lui. Liberatosi del nemico, Laimi si voltò verso la colonna, così alta che era impossibile scorgerne la cima.

"Ed ora completiamo la missione !" disse preparandosi a colpire con i tentacoli. "Groviglio di ve..." urlò, ma all'improvviso un dolore lancinante gli attraversò il corpo, accompagnato dal grido "Occhi della Salamandra !" Istintivamente, Laimi si portò la mano all'addome, che era stato attraversato da parte a parte dall'attacco a sorpresa. Voltandosi a fatica, Laimi vide Lemuri in piedi di fronte a lui, ferito e sanguinante, ma vivo "No...non è possibile... tu... eri morto, ne sono sicurò..." mormorò lo spectre mentre il sangue gli affiorava alla bocca.

"Ti... è piaciuta ? è stata... la mia... ultima... illusione... hai vinto... ma non... andrai... mai... via da qui... uh uh... uuh" rise istericamente il generale, prima di crollare esanime per le ferite.

"Hai... ragione... ma... non morirò per niente... questa colonna cadrà con me !" disse lo spectre rivolto al cadavere del nemico "per lei, sire Hades !" gridò a squarciagola lanciandosi contro il pilastro, e per un attimo il cosmo del signore dell'aldilà lo avvolse. Il corpo dello spectre si disintegrò per l'impatto, ma istantaneamente apparvero delle crepe sulla colonna, che nel giro di pochi secondi cadde in pezzi in un fragoroso boato, ricoprendo di detriti tutti coloro che erano morti in una battaglia senza vincitori.