UNA NUOVA GUERRA SACRA: HADES CONTRO NETTUNO

BATTAGLIA SENZA VINCITORI

Come già era successo per la colonna Antartica e quella Indiana, il fragore del crollo si era rapidamente diffuso in tutto il regno sottomarino, avvertendo spectre e generali di quanto accaduto. Inoltre, dopo tre crolli, il livello del mare iniziava ad abbassarsi visibilmente, e l'enorme massa d'acqua, alla ricerca di un nuovo sostegno, causava leggere scosse di assestamento.

"Maledetti spectre !" disse a denti stretti Dragone del Mare stringendo il pugno in un impeto di ira "Per colpa loro, il mio piano di conquista sta fallendo ! Se anche alla fine riuscissimo a vincere, le nostre forze ne uscirebbero decimate e non avremmo speranze contro Atena ! Ma giuro che pagheranno caro questo affronto !"

Completamente opposti erano i pensieri di Rhadamantis, il cui plotone era finalmente in prossimità dell'obiettivo. "Ci siamo finalmente ! Ecco laggiù la colonna !" gridò, dopo aver superato anche l'ultima collina. Da quel punto in avanti, la strada era completamente in pianura, ed il pilastro svettava alto e imponente a meno di un centinaio di metri. Rincuorati dalla vista del bersaglio, gli spectre ripresero la corsa, ma quando ebbero superato appena metà della distanza che li separava dalla colonna, un uomo sbarrò loro la strada.

Alla vista del nemico, gli spectre si arrestarono di colpo, in attesa di ordini. Persino Rhadamantis restò immobile, colpito dall'energia dello sconosciuto. "Chi è costui... emana un cosmo spaventosamente grande... paragonabile solo a quello di noi comandanti dell'aldilà..." pensò, mentre gocce di sudore gli rigavano il volto. Il guerriero però non esitò un solo momento e con un gesto improvviso sollevò le braccia al cielo gridando "Esplosione Galattica !".

Il potere del colpo fu devastante, le rocce si sgretolarono, i coralli andarono in pezzi, e fra tutti gli spectre, solo Rhadamantis riuscì a non essere spazzato via, anche se la sua surplice fu pesantemente danneggiata.

Quando il comandante riaprì gli occhi, attorno a lui non vi erano che cadaveri sanguinanti e frammenti di surplici.

"Hai resistito al mio colpo segreto... a quanto vedo sei più forte dei tuoi compagni ! Chi sei ?" chiese il generale, e dalla sua voce, sicura e decisa, non traspariva la minima traccia di paura.

"Io sono Rhadamantis di Wyburn, uno dei tre comandanti dell'aldilà ! Tu piuttosto chi sei ?! Come hai osato attaccarci a quel modo ?!"

A questa domanda, il generale sorrise e si tolse lentamente l'elmo "Mpf. Io sono Kanon ! Sussurrerai il mio nome prima di morire !" disse con minacciosa sicurezza.

Proprio il suo tono di voce diede a Rhadamantis da pensare. Il comandante aveva combattuto molte battaglia in passato e, sebbene avesse sempre vinto, aveva imparato a soppesare i nemici. La sicurezza che era nella voce di Kanon non sembrava affatto figlia della presunzione, sembrava invece provenire da una completa consapevolezza di se stessi e delle proprie possibilità. A ciò poi si aggiungevano il cosmo che il guerriero sprigionava e la facilità con cui si era sbarazzato degli altri spectre poco prima.

Sebbene preoccupato comunque, Rhadamantis non era affatto intimorito, ed infatti fu lui il primo ad attaccare, scagliando un fascio di energia contro il nemico. Kanon però evitò il colpo saltando, poi si diede la spinta sulle rocce e, facendo scattare le gambe come una molla, si lanciò contro lo spectre sferrando un pugno. Rhadamantis parò l'attacco col dorso del braccio, poi eseguì un calcio rotante diretto alla testa di Kanon, che lo schivò abbassandosi. Approfittando della posizione, Kanon cercò di colpire con un pugno lanciato dal basso verso l'alto, ma Rhadamantis gli bloccò la mano, e, utilizzando il suo stesso impeto proteso nell'attacco, lo lanciò in aria. Il generale però eseguì una perfetta piroetta ed atterrò incolume a terra.

"Adesso basta giocare ! assaggia il mio colpo segreto ! Greatest Caution !" dichiarò Rhadamantis sferrando il suo micidiale attacco. Il colpo prese in pieno Kanon, incrinando la sua armatura e lanciandolo contro le rocce. Approfittando del momento favorevole, Rhadamantis si lanciò in avanti per finirlo, ma con un movimento improvviso, Kanon si rimise in piedi e con le mani tracciò un triangolo in aria "E' inutile che perda tempo con te! Il mio unico scopo è distruggere tutti voi spectre per quello che avete fatto. Preparati ! Anziché ucciderti, ti precipiterò in un'altra dimensione ! Triangolo d'oro !" gridò.

Al suo ordine, la figura che il generale aveva disegnato poco prima sembrò prendere vita ed inghiottì Rhadamantis, che scomparve nel nulla.

Per un attimo, il generale contemplò la vittoria, poi si girò verso il sentiero da cui gli spectre erano venuti, deciso ad intercettare quelli ancora in vita. Improvvisamente, Kanon udì un rumore, ed infatti sul sentiero apparve uno spectre solitario. Non appena vide il nemico, lo spectre cercò di allontanarsi, ma con un salto Kanon gli si parò davanti. "Tu devi essere lo spectre incaricato di riferire l'esito degli scontri... è una fortuna incontrarti ! Dimmi immediatamente quanti spectre sono rimasti, e forse ti lascerò in vita !" minacciò

In tutta risposta, Giant sferrò un pugno verso il volto del nemico, che però lo bloccò con la mano. "Quanti altri !" chiese nuovamente Kanon, ed al tempo stesso strinse il pugno, frantumando le ossa della mano di Giant, che cadde in ginocchio urlando per il dolore. "Quanti !" ripeté una terza volta, e la luce nei suoi occhi terrorizzò Giant "T... tre... altri tre gruppi ! Uno è diretto alla colonna dei mari artici... gli altri due da Nettuno !" farfugliò lo spectre.

Alle sue parole, Kanon sorrise e gli liberò la mano "Come ti avevo promesso, sei libero di andare !" disse voltandosi, ma non appena lo spectre si rialzò in piedi, dal corpo del generale partì una scarica di energia, che distrusse il nemico. "... libero di andare nell'aldilà ! uh uh uh" rise Kanon

"Mpf. A quanto vedo, colpire di sorpresa è una tua specialità !" disse però una voce, e girandosi Kanon vide Rhadamantis materializzarsi di fronte a lui.

"Co... come hai fatto ad uscire dal Triangolo d'oro ?" chiese il generale, sul cui volto, per la prima volta dall'inizio dello scontro, era apparso lo stupore.

"Tsk ! Io sono un comandante dell'aldilà, attraverso di continuo le prigioni dei dannati... che cosa vuoi che sia per uno come me uscire dalla dimensione in cui mi avevi precipitato ! Se vuoi vendicare i tuoi compagni, dovrai fare molto meglio di così !"

"Mh ?! Cosa ti fa credere che io voglia vendicare i miei compagni ?" domandò Kanon, incuriosito dall'ultima parte della frase di Rhadamantis. Stavolta però, era chiaramente lo spectre a non capire "Non avevi detto di volerla far pagare a tutti noi spectre per aver ucciso i tuoi compagni ?" chiese, ed alle sue parole, Kanon scoppiò a ridere

"Ah ah ah... forse è meglio che ti spieghi la situazione. A me non importa nulla degli altri generali, delle colonne e persino di Nettuno ! L'unica cosa che mi interessa è il dominio della terra, e voi spectre col vostro attacco avete mandato in fumo un piano su cui avevo lavorato per tredici lunghissimi anni ! E' per questo, e per questo soltanto, che pagherete con la vita la vostra intrusione !" gridò alzando le braccia al cielo

"E tu saresti uno dei sette generali degli abissi ? uno dei supremi guerrieri di Nettuno ? Mi fai pena ! Per un guerriero sacro, sia esso cavaliere di Atena, generale di Nettuno o spectre di Hades, non c'è ufficio più grande di obbedire agli ordini del proprio signore con fedeltà e lealtà ! Il tuo comportamento non prova nulla, soltanto la tua debolezza !" rispose Rhadamantis con disgusto

"Mpf. Le opinioni di chi è già morto non mi interessano !" ribatté Kanon lanciandosi all'attacco. Stessa cosa fece Rhadamantis, e così i due si scontrarono a mezz'aria, pugno contro pugno, venendo entrambi respinti.

Con uno scatto rabbioso, Rhadamantis si rialzò "E sia ! Prendi di nuovo la Greatest Caution !" gridò lanciando il suo colpo. Incredibilmente però, Kanon bloccò l'attacco con le mani, non riportando alcun danno

"Uh uh... non puoi usare due volte lo stesso colpo con me !" disse il generale, osservando con compiacimento la faccia sbalordita del nemico "Ed ora ti ucciderò sul serio ! Esplosione Galattica !".

Stavolta però fu il turno di Kanon di essere stupito. Rhadamantis infatti piantò i piedi a terra, incrociò le braccia davanti al petto e, pur venendo spinto indietro, riuscì a resistere alla potenza dell'attacco, il cui unico effetto fu di frantumare completamente i bracciali della sua surplice.

"Co... come hai fatto, maledetto !" gridò Kanon

"Tsk. Quello che hai detto vale anche per te ! Non puoi usare due volte lo stesso colpo ! E' evidente che le nostre difese sono pari... ora come ora nessuno può prevalere sull'altro !"

"E' vero... tuttavia questa battaglia non può concludersi senza un vincitore... quindi non resta che una possibilità !"

"Mpf... scagliarci uno contro l'altro lanciando i nostri colpi più forti alla massima intensità ! E' a questo che ti riferisci, giusto ?"

"Esattamente ! La mia Esplosione Galattica contro la tua Greatest Caution ! In questo modo le difese verranno messe da parte, e chi solo la persona dotata dell'attacco più potente vincerà la battaglia... e vivrà !"

"Già... ma potremmo anche morire entrambi... l'hai pensato ?"

"Mpf... la mia vita è segnata comunque ! Se Hades dovesse vincere, io verrei ucciso. Se invece il vincitore fosse Nettuno, io subirei la sua collera per il mio tradimento ! Se proprio devo morire, voglio farlo portando con me più nemici possibile !"

"Uh... mentre io sarei felice di morire combattendo per il sire Hades... e sia !"

"Sia !"

Per interminabili secondi, i due nemici iniziarono a bruciare al massimo il loro cosmo ed assunsero le rispettive posizioni da battaglia. A causa dell'enorme energia, l'aria si elettrificò e scariche elettrostatiche simili a fulmini in miniatura si abbatterono al suolo. Le pietre sotto i loro piedi andarono in pezzi, ed i frammenti, attirati dal campo energetico prodotto dai loro cosmi, iniziarono a fluttuare, per poi disintegrarsi.

Poi tutto finì. I guerrieri, avvolti nei rispettivi cosmi, scattarono uno verso l'altro...

"Esplosione Galattica !"

"Greatest Caution !"

... e l'esplosione si udì fino agli angoli più remoti del regno sommerso. In superficie, le acque del Nord Atlantico furono improvvisamente scosse da una tempesta tanto violenta quanto improvvisa, che scatenò un'ondata anomala sia sulle coste inglesi che su quelle americane, causando migliaia di vittime. Per mesi dopo la catastrofe, i più illustri meteorologi del mondo si interrogarono sulle cause di quella sciagura, ma mai nessuno seppe che si era trattato dell'addio al mondo di due guerrieri, due veri combattenti, più simili di quanto essi stessi avrebbero mai creduto.