Capitolo 11: I gemelli

I 19 spectres oltrepassarono le mura del castello di Hilda, Aiace li guidava, accanto a lui due spectres dalla figura piuttosto robusta.

"Dove credete di andare, invasori?" chiese una voce, "Chi sei, rivelati, cavaliere del Nord?", ribatté il judge: una figura esile, con un lungo mantello sulle spalle ed una corazza scura raffigurante un tigre si mostrò a loro "Il mio nome è Cyd della stella di Mizar", rispose il god warrior, ponendosi dinanzi a loro e sbarrandogli la strada.

"Lo lasci a me", disse uno dei due giganti, "No," rispose il judge, "Ho sentito parlare della stella Mizar dal sommo dio Hades, quando mi spiegò i pericoli di questo regno e per questo so a chi lasciare questo avversario", quindi si girò ed indicò alcuni skulls, "Voi, trattenetelo".

"Tu che comandi quest’armata", si intromise Mizar, "speri veramente che sette dei tuoi soldati possano qualcosa, mentre tu e gli altri 10 andate verso morte certa per mano dei miei compagni?", chiese il guerriero, "Non ti preoccupare per noi, ma per te stesso", concluse Aiace mentre lo sorpassava con gli ultimi dieci soldati rimasti.

Cyd di Mizar si trovò circondato dai 7 skulls a cui disse semplicemente: "Addio, soldati dell’Ade", prima di tuonare "Bianchi artigli della tigre".

Gli skulls caddero a terra morti, Mizar sorrise per la pateticità dei suoi avversari, ma, mentre si voltava, sentì una voce dire: "Ugly elapsion".

Un getto violaceo lo oltrepassò e si scagliò dietro una colonna, facendo cadere a terra una figura che era rimasta fino ad allora nell’ombra ad aiutare il god warrior.

"Fratello!" urlò Cyd, mentre il cavaliere di Alcor cercava di rialzarsi, malgrado una vistosa ustione sulla gamba destra, "Per Odino," esclamò il guerriero ombra, Mizar si voltò e vide un gigantesco bruco dinanzi a lui che urlò "Silky thread", rinchiudendolo in una gigantesca tela, che nascose persino il suo cosmo.

Anche il bruco si nascose in un bocciolo simile, mentre Alcor si rialzava e si avvicinava zoppicando ai due corpi rinchiusi in dei boccioli di seta.

"Ti libererò, Cyd, se non altro per avere il tuo zaffiro", disse il guerriero ombra mentre si preparava a scagliare i suoi artigli contro il bocciolo, "No, io avrò i vostri zaffiri", disse una voce dall’altro involucro, fermandolo. Alcor si voltò e vide uscire dalla seta uno spectre dagli strani occhi, "Chi sei?" chiese stupito, "Mi di Papillon è il mio nome, cavaliere, e tu?", "Bud di Alcor, guerriero ombra di Asgard", rispose il god warrior.

Mi alzò il braccio e Bud iniziò a galleggiare a mezz’aria, incapace di muovere ogni muscolo, mentre lo spectre parlava: "Nella mia prima mutazione, quella incorporea, ti ho visto uccidere i dieci skulls che Alberich di Megrez non era riuscito ad eliminare e poi prendere lo zaffiro di Megres, quindi ti ho seguito fin qui." Bud cercava la forza per muoversi e ribellarsi dall’attacco dello spectre di Papillon, "E’ inutile", continuò Mi, "il sommo Hades mi ha scelto e mi ha spiegato il segreto delle due stelle gemelle, quindi sapevo di dover eliminare due guerrieri, ma non immaginavo che avrei potuto avere ben due zaffiri in una volta", fece una piccola pausa, poi continuò "ora morirai e poi toccherà a tuo fratello, preparati!"

"No, spectre", urlò una voce alle spalle di Mi: Mizar lanciò il suo secondo attacco, il "Blue impulse", invocando "Per i ghiacci eterni"; Mi si trovò una spalliera congelata, mentre Alcor ricadeva a terra. "Pronto fratello?" chiese Cyd, "Si, fratello", rispose Bud, "A cosa?", chiese derisorio Mi, poi alzò le mani ed i gemelli si trovarono paralizzati a mezz’aria.

"Vi concederò di parlarvi per l’ultima volta", disse Mi ed ambedue i guerrieri si ritrovarono liberi di parlare, "Fratello, come sapevi di me?" chiese Bud, "L’ho sempre saputo, fratello mio, sapevo che eri tu a difendermi e questo mi rendeva sicuro", rispose Cyd, "Già, ho difeso bene entrambi", ribatté Alcor con una sottile ironia nella voce, "Sarà un onore combattere insieme a te alla luce del sole, fratello mio, anche se solo per questa volta", concluse Mizar.

"Adesso basta", concluse Mi, movendo le mani, "Ucciderò prima te con l’armatura bianca", quindi urlò "Fairy throngoing" e delle farfalle luminose volarono verso il guerriero ombra, ma Cyd lo spinse via, venendo investi in pieno dall’attacco, che frantumò parte della sua corazza, "Sembrerebbe che quando attacchi i tuoi poteri psichici si disattivano", disse Mizar, mentre Alcor si avvicinava a lui.

"Vuol dire, cavalieri, che userò un’altra tecnica", affermò lo spectre, quindi sollevò nuovamente i due gemelli e li fece scagliare contro le diverse pareti, producendo diverse ferite su di loro, fino a farli schiantare contro il tetto e prendendogli gli zaffiri.

"Ora non credo abbiate più la forza per contrastarmi", disse, prima di lasciarli liberi dalla sua morsa psichica, quindi urlò: "Fairy throngoing", e nuovamente le farfalle partirono dalla sua mano.

Fu un attimo: i due fratelli si guardarono negli occhi e si lanciarono contro le farfalle urlando contemporaneamente: "Bianchi artigli della tigre, insieme per Asgard". Il duplice attacco sorpassò le farfalle si schiantò su Mi, tagliando come burro la surplice e colpendolo mortalmente al petto.

"Ci siamo riusciti, fratello", disse Bud, ma appena si voltò, vide Cyd a terra: aveva fatto da scudo al fratello, subendo su di se tutte le farfalle della morte, che gli fracassarono tutta l’armatura e lo ferirono mortalmente.

"Cyd", urlò Bud correndo vicino a lui, "Bud, è stato un onore combattere insieme a te, fratello mio. Ora sei tu il cavaliere della stella Zeta, Bud di Alcor e Mizar, lode a te" quindi con la mano indicò i due zaffiri vicino al cadavere di Mi, "prendi lo zaffiro che ti spetta, fratello ed evita che qualcuno te lo prenda, difendilo e difendi Asgard ed Hilda, insieme agli altri guerrieri del Nord", Bud piangeva, mentre vedeva il fratello che aveva tanto invidiato morire per averlo salvato.

Dopo essersi ripreso, Bud di Alcor e Mizar prese i due zaffiri e corse, per quel che poteva, date le ferite, dietro agli ultimi spectres rimasti.