LA VERA STORIA DI ASHER

V° capitolo

L'incontro con Pegasus

Asher si alzò presto la mattina, indossò i suoi abiti e scese a far colazione, dopodiché cominciò a riflettere sul prossimo incontro che avrebbe dovuto sostenere:

"Mmm… il prossimo incontro sarà con Andromeda, quel damerino non dovrebbe impensierirmi anche se trovo davvero strane le sue catene, in che modo le userà, magari servono solo per decoro all’armatura, non vedo a cosa possano servirgli, sono solamente un impiccio in battaglia, un ulteriore peso da sopportare e niente altro. Anche se gli venisse in mente di colpirmi con la caneta per quanto forte possa essere il colpo per me sarebbe sempre troppo facile evitarle…ma che mi preoccupo a fare, ho battuto Ban che è quasi il doppio come massa fisica rispetto a quel damerino…ma si sono inutili preoccupazioni…"

Mentre passeggiava assorto nei suoi pensieri Asher sentì che dietro alla porta dell’ingresso del palazzo qualcuno stava urlando, il cavaliere si avvicinò per origliare e si accorse con stupore che la voce era quella di Pegasus, lo riconobbe subito, Asher rimase ancora un pò per ascoltare la discussione e si accorse che Pegasus era adirato con Lady Isabel per qualche motivo, poi Lady Isabel parlò dicendo a Pegasus che non aveva trovato la sorella e che comunque doveva combattere nella Guerra Galattica, Pegasus replicò che non aveva nessuna intenzione di parteciparvi e a quel punto Asher non potè più ascoltare quella conversazione animata senza intervenire, anche perché Pegasus a quanto pare stava disubbidendo a Lady Isabel e questo per Unicorno era inaccettabile.

Asher spalancò la porta e senza salutare nessuno si rivolse subito a Pegasus:

"Taci Pegasus! La verità è che hai paura di combattere, faresti bene invece a lasciare qui il tuo scrigno e andartene!"

Pegasus non riconobbe immediatamente il vecchio compagno e quindi incuriosito rispose:

"E tu chi saresti?"

Unicorno sogghignando si presentò:

"Come, non ti ricordi di me? Il mio nome è Asher, cavaliere dell’unicorno!"

Pegasus a quel punto lo riconobbe e subito gli chiese:

"Asher, che cosa vuoi da me eh?"

"Insegnarti l’educazione, non ci si rivolge così ad una signora non l’hai ancora imparato? Avanti! Ora inginocchiati e chiedile scusa… allora che cosa aspetti?" disse Asher nervosamente, poi Mylokc intervenne:

"Lady Isabel non si merita i tuoi modi!"

Pegasus cominciò ad alterarsi specificando il motivo per il quale era venuto a Nuova Luxor:

"Forse non sono stato abbastanza chiaro, sono tornato per rivedere mia sorella non per chiedere scusa a chi che sia!"

Asher sentendo quelle parole si preparò per attaccare il suo rivale e aggiustandosi il guantino disse:

"Peccato! Avrei preferito che il nostro primo incontro si celebrasse all’insegna della vecchia amicizia, ma tu meriti una lezione….mi dispiace!"

Detto questo Asher tentò di dare un destro a Pegasus che lo parò con il piede sinistro e quest’ultimo ridendo a denti stretti senza perdere la calma disse:

"Non provarci più Asher, non mi piace lottare con i cagnolini da guardia!"

Asher sorpreso esclamò:

"Che cosa??"

e Pegasus intenzionato ad imbarazzare il suo rivale disse:

"Se non ricordo male ti piaceva fare più o meno così con Lady isabel anche molto tempo fa… a quei tempi il tuo massimo divertimento era fare il cavallino per lei, e adesso dimmi ti piace forse fare il cane?"

Asher indispettito ribattè:

"La vuoi finire, sono passati sei anni da quando sei andato in Grecia e non sei affatto cambiato, sei rimasto sempre il solito bamboccio stupido e arrogante!!".

In quel momento una voce s’intromise nella discussione azzittendo tutti:

"FINITELA!!!"

era Isabel, Unicorno non capì

"Ma come Lady Isabel, io…"

"UNICORNO HAI FORSE INTENZIONE DI DISUBBIDIRMI?" Urlò Isabel.

Asher rattristato per aver fatto adirare la sua Isabel chinò la testa:

"No certo!"

ma poi Isabel si accorse di aver esagerato e si moderò:

"Il tuo comportamento non è degno di un cavaliere come te, se vuoi batterti con lui sfidalo a duello!"

Ma Pegasus stanco di quell’inutile discussione disse:

"Un momento adesso basta! Non ho alcuna voglia di fare il gladiatore per te, allora vuoi mantenere la parola? Sono qui solo per vedere mia sorella! Dove la tenete nascosta, dimmelo!!"

Mentre Isabel rispondeva a Pegasus dicendogli che non sapeva assolutamente dove potesse trovarsi in quel momento sua sorella, Unicorno rimaneva assorto nei suoi pensieri fissando di continuo il suo rivale:

"Ha parato il mio destro alzando rapidamente la gamba sinistra, davvero veloce! Devo stare molto attento con lui, non sembra avere nessun timore di me, è padrone della scena…risponde male a Lady Isabel in continuazione, tutto questo non fa altro che alterarmi di più, presto gli farò passare la voglia di fare lo sbruffone".

Improvvisamente Asher prestò attenzione alle parole di Isabel, la quale rivolgendosi a Pegasus disse:

"Ti faccio una proposta!"

Pegasus molto irritato rispose:

"Parla! Ti ascolto!"

a quel punto Lady Isabel esternò la proposta:

"Tu vinci la Guerra galattica, il torneo di cui ti ho parlato e la nostra fondazione che io dirigo nel nome del nonno si occuperà di rintracciare Patricia ovunque sia…che cosa ne dici, accetti la mia proposta? La Fondazione è molto potente prima o poi rintraccerà tua sorella!"

Le parole di Isabel furono inutili perché Pegasus senza rispondere si girò per andarsene, ma Asher che fino a quel momento si era limitato solo ad ascoltare intervenne energicamente rivolgendosi al suo rivale:

"Pegasus! Se decidi di non accettare la proposta di Lady Isabel lascia qui lo scrigno, a cosa ti servirebbe?"

Ma Pegasus imperterrito stava uscendo dalla sala d’ingresso senza nemmeno degnare di uno sguardo i suoi interlocutori, ma questa sua negligenza nel non rispondere fece irritare Asher al punto di far espandere il suo microcosmo e con grande concentrazione compose mentalmente parte del suo Psychic Horn, il colpo mentale che il suo maestro Ioria spesso aveva cercato di insegnargli, ma Asher non riuscì mai a comporlo ai massimi livelli ed inoltre non sempre questo colpo risultava soddisfacente ai fini di uno scontro bellico con un cavaliere… in ogni caso con Pegasus ci riuscì, anche se i risultati non erano quelli sperati da Asher, il colpo investì la mente di Pegasus ed inoltre la violenza fu tale che lo scrigno si slacciò dalle spalle del cavaliere per fluttuare in aria, in quell’istante Pegasus si girò per riprendersi lo scrigno ma improvvisamente anche lui fu alzato in aria seppur di pochi centimetri dal colpo telecinetico e doloroso di Unicorno, ma quest’ultimo mollò la presa mentale per il troppo sforzo e Pegasus senza perdere nemmeno un attimo scagliò un raggio energetico potentissimo e velocissimo contro Asher che lo evitò faticosamente restando comunque ferito alla spalla destra, inoltre il colpo fu talmente violento da sfondare la parete situata dietro Unicorno. Asher inorridì e spaventato disse:

"Però! E’ davvero portentoso…che energia!!"

Nel frattempo Pegasus uscì dal palazzo senza scrigno facendo rimanere tutti i presenti sbigottiti e spaventati, soprattutto Asher si accorse dell’enorme cosmo che Pegasus emanava e padroneggiava con estrema facilità:

"Pegasus…è davvero grande, mai visto un cavaliere così veloce e nello stesso tempo potente, è una fortuna che non partecipi alla Guerra galattica devo ammetterlo….arrhhh…la spalla, accidenti mi fa malissimo!"

In quell’istante Lady Isabel rivolgendosi a lui disse:

"Ti ringrazio Asher per essere intervenuto, anche se comunque non lo ritenevo necessario… non avresti dovuto attaccarlo"

Poi girandosi verso il muro distrutto si abbassò per raccogliere il quadro rotto con la figura di Alman di Thule,

"Ecco quali sono state le conseguenze,… mio nonno promise a Pegasus che al suo ritorno avrebbe rivisto sua sorella, in realtà gli disse così per farlo partire più sereno!"

Asher guardando negli occhi Isabel e coprendosi con la mano sinistra la spalla destra sanguinante rispose:

"Anche a me tu facesti una promessa!!"

Isabel presa alla sprovvista non capì di cosa stesse parlando il cavaliere, quindi chiese:

"Di cosa stai parlando Asher?"

ma anche lui come Pegasus se ne andò senza dare risposta alcuna, anche perché in cuor suo sapeva benissimo le conseguenze di quella risposta… Isabel, prima che Asher partisse per l’Algeria, gli promise che l’avrebbe sposato e che per sempre sarebbe stata la sua damigella, naturalmente erano parole di una bambina di appena 10 anni, e difficilmente quel fresco e leggero pensiero poteva diventare realtà… si cresce con l’età, ma per Asher quelle parole furono lo stimolo per diventare cavaliere… lui era diventato un sacro guerriero solo per lei!