CAPITOLO SECONDO: BATTAGLIA NEGLI INFERI

Intanto al Santuario, Hilda e Atena si rincontrarono e iniziarono a parlare circa gli ultimi avvenimenti; nel frattempo Shun e Ikki entrarono nella Grande Sala del Sacerdote, trovando Shiryu e Hyoga, che indossavano le armature di Libra e Aquarius. –"Sono fantastiche queste armature!", affermò Shun, mentre metteva alla prova l’armatura di Virgo. –"Sì, sono incredibili queste corazze! Atena ha acconsentito a farci usare queste corazze, finchè non risolveva una situazione!" continuò Shiryu.

"Fortunati voi, noi non abbiamo neanche un’armatura, e voi ne avete addirittura due!" esclamò Cyd, con tono sarcastico e triste allo stesso tempo. –"Non ne sarei così sicuro!" esclamò Atena, entrata con Hilda nella sala. –"Cosa vuole dire?" chiese Bado.

"Vuol dire che se giurate fedeltà anche ad Atena, lei acconsentirà a farvi usare delle armature d’oro!", esclamò Hilda, "Naturalmente con l’approvazione di Odino!". –"Grazie, Hilda e anche a lei Atena! Le giurò fedeltà!" esclamò Cyd, "La stessa cosa vale per me!" disse Alcor, e mentre finiva di dire Atena con un cenno fece arrivare lì le armature d’oro di Gemini e Cancer.

"Tu Mizar, da uomo d’onore e guerriero spietato in battaglia, ti affido la cloth d’oro di Cancer" esclamò Atena, ponendo sul corpo di Mizar l’armatura del Cancro, "D’ora in poi sarai Cyd di Cancer, custode della Quarta Casa!". "Invece chi meglio di te Bado, ex-guerriero ombra di Alcor, può essere il nuovo saint di Gemini!", disse Hilda, mentre Atena disponeva addosso al ragazzo la sua nuova armatura.

"Siamo felici di esser cavalieri d’oro" esclamarono in coro i due, inginocchiandosi di fronte alle due sacerdotesse. –"Anche noi, e parlo anche a nome di Hilda, siamo felici che siate i nuovi cavalieri di Gemini e Cancer!", continuò Atena. Le porte della sala si spalancarono e Icarus entrò nella sala: "Atena, ci sono visite!", esclamò il ragazzo. Dalla porta uscì un ragazzo dall’armatura blu, con una ragazza sulle spalle. Hyoga si sorprese a vedere quell’uomo che un tempo aveva affrontato. –"Alexer?", esclamò sbigottito il ragazzo.

Contemporaneamente, Hades completò il ripristino dell’Inferno e dell’Elisio, ricreandolo come era prima che lui morisse. "Bene, adesso torniamo alla Giudecca!", esclamò il dio, teletrasportandosi con i suoi aiutanti nel suo palazzo. Hades aumentò al massimo il cosmo riportando in vita Pandora e la sua arpa, poi i generali e con un ulteriore sforzo gli altri 105 Specters. Molti erano sorpresi di ritrovarsi lì, dopo breve tempo, per cui Hades spiegò la situazione e schierò ad ogni zona dell’Inferno un numero di Specters.

"Rhadamanthys, Aiace, Minosse! Venite qui, devo parlarvi in privato!", disse il dio dell’Oltretomba ai suoi generali, che andarono con lui. "Sicuramente, l’Inferno non è un posto da conquistare facilmente, ma per l’Olimpo tutto è possibile!". "Per cui? Cosa dobbiamo fare signore?", chiese Minosse, -"Dovete farvi donare da Thanatos, parte dei suoi poteri così da diventare immortali col corpo", rispose il dio, sorprendendo i generali. Essi non fecero domande, acconsentirono e andarono da Thanatos, che donò loro parte dei poteri, dopodichè si avvicino ad Hypnos, a cui mormorò qualcosa nelle orecchie. Il dio del Sonno fece un segno di assenso e insieme a suo fratello gemello andarono da Hades. –"Hades! Io e Hypnos abbiamo deciso di rimanere nelle due basi sulla Terra!", esclamò Thanatos, -"Va bene, Thanatos! Puoi andare!", rispose Hades. I due gemelli divini scomparvero lasciando da solo Hades, che si sedette sul suo trono.

Nel frattempo sull’Olimpo, Ares aveva riunito i suoi tre comandanti: i suoi figli Deimos, dio del Terrore, Phobos, dio della Paura, ed Enio, dea della guerra. "Deimos, allora prepara la tua armata. Assalteremo l’Inferno!", esclamò Ares, "Condurrai da lontano le truppe e, combatterai solo nel caso in cui scenderanno in campo Thanatos e Hypnos". –"Subito, padre!" rispose il dio del Terrore, uscendo dalla sala. Egli richiamò l’armata che partì alla volta della Germania. Arrivati nel paese, raggiunsero in breve tempo il castello.

Un gruppo di soldati di Ares vide il plotone arrivare e avvertì Hypnos, che indossò la sua surplice. I guerrieri arrivarono al palazzo ma si sentirono bloccati, tutti tranne Deimos, che superò l’entrata e si ritrovò di fronte ad Hypnos, incuriosito nel vederlo.

"Deimos! E’ molto che non ci si vede!", disse Hypnos, -"Hai ragione Hypnos! Ma stavolta penso che finirai all’altro mondo!", rispose il figlio di Ares, togliendosi il mantello e rivelando la sua armatura. Deimos aveva un aspetto molto imponente, con profondi occhi rossi e lunghi capelli neri. La sua armatura era viola, con occhi gialli all’altezza dei pettorali e con artigli sui coprispalla, ed un elmo che ricordava molto una creatura mitologica. Sembrava sicuro di poter sconfiggere il nemico, ma Hypnos non si faceva impressionare molto dal nuovo arrivato.

"Che ne pensi se ti eliminassi subito?" chiese Deimos, i cui occhi s’illuminarono e paralizzarono Hypnos, "Andate sciocchi, muovetevi ad entrare!", continuò dicendo ai suoi guerrieri che si gettarono nell’entrata per l’Inferno. –"E ora posso iniziare a divertirmi!" urlò Hypnos, emanando un cosmo vastissimo che superava quello di Deimos, "Eternal Drowsiness!", gridò il dio.

Deimos, pian piano, si addormentò e crollò al terra. "Sapevo che non valevi nulla!", esclamò Hypnos, mentre il corpo di Deimos, si deformò diventando un’altra persona. –"Sei finito nella trappola! Il vero Deimos è nell’Inferno, pronto a combattere contro gli Specter. Io sono solo un semplice berseker a cui Deimos ha donato parte dei suoi poteri" esclamò l’uomo, a terra agonizzante, -"Non ci posso credere!", urlò Hypnos, girandosi e correndo verso il portale per l’Ade.

Purtroppo, si accorse che esso si era chiuso grazie al cosmo di Deimos, così da lasciar fuori Hypnos. -"Noooooo!!!", urlò il dio del Sonno, che per la rabbia andò dal falso Deimos e lo uccise con una scarica di pugni. Ripresosi dal momento di rabbia, Hypnos si chiese come potesse ora tornare negli Inferi, poiché Deimos aveva annullato ogni possibile entrata nell’Ade, trovandosi in un brutto guaio. Allora, la porta del castello si spalancò e uno specter si avvicinò al dio.

"Violate di Behemoth, della Stella del Cielo della Solitudine! Signore, gran parte dei soldati sono caduti. Ma, cosa è successo qui?" chiese lo specter, -"Deimos, figlio di Ares e dio del Terrore, è entrato con l’inganno nell’Inferno e ha sigillato ogni tipo d’entrata col suo cosmo divino!", rispose Hypnos, "E non so come rientrare! Credo che un genere di potere può essere derivato solo da Ares, quindi i tre generali dovranno vedersela da soli".

"Ma cosa faremo ora?" chiese Violate ad Hypnos; -"Ora che ci penso, tra le file dei guerrieri di Atena, c’è un cavaliere, capace di teletrasportarti con un colpo nella Bocca di Ade, ovvero quello di Cancer. Ne ho visto il potere alla prova, e visto che Atena è nelle nostre stesse condizioni non ci negherà il suo aiuto.", rispose il dio, rimettendosi l’elmo della God Cloth. Doveva ricacciarsi in gola l’orgoglio e scendere a patti con Atena, ma era l’unica soluzione. I due lasciarono il castello, partendo per Atene. Nel frattempo i Bersekers di Ares arrivarono al fiume Acheronte, trovando Caronte intento a rientrare con la sua barca.

"Chi siete voi stranieri?" chiese lo specter dell’Acheronte ai nuovi arrivati. –"Non mi scomodo neanche con lui, ci pensi uno di voi!", continuò Deimos, mentre uno dei guerrieri si fece avanti. "Io, Ethan del Falco, mi occuperò di costui!" affermò l’uomo, mentre gli altri andarono via, al seguito di Deimos.

"Bene, da solo non avrai speranze! Prova ad attaccare!", disse Caronte, incitando il nemico all’attacco. Egli non si fece pregare molto e si alzò in volo; -"Prova questo, Ali del Falco!", esclamò il berseker colpendo Caronte e distruggendogli il remo, che aveva usato per difendersi, "Non sei poi così forte!" continuò Ethan.

Caronte si rialzò e unì le mani in petto: -"Vediamo se la tua difesa è forte quanto l’attacco. Corrent Crusher!" tuonò Caronte, generando due correnti energetiche che sbalzarono il guerriero del Falco verso una ripida montagna.

Intanto, il gruppo di Deimos aveva superato l’Acheronte, così Deimos decise di dividere il gruppo. –"Allora d’ora in avanti ognuno per conto suo. Sono molti gli Specter e insieme non li elimineremo mai.", affermò sicuro Deimos, scindendo il gruppo che si divise in varie parti. Ethan del Falco era a terra, ma ciò non impediva a Caronte di attaccare, così lo scontro si portò molto lontano dalla riva dell’Acheronte, in una piana vicino la Porta dell’Inferno. –"Evidentemente, siamo pari fisicamente, adesso mettiamo a confronto i nostri colpi" esclamò Caronte, preparando il Corrent Crusher, -"Bene, proverò ora il Turbine del Falco!", gridò Ethan, provocando un forte turbinio che si contrappose alle correnti energetiche di Caronte. I due colpi sembravano essere pari, ma Ethan ebbe la meglio e vinse il confronto sbalzando via Caronte, che cadde a terra con la surplice distrutta.

Al secondo tribunale, in quel momento, Lune e altri specter aspettavano l’arrivo dei berseker; pochi minuti dopo alcuni guerrieri raggiunsero il palazzo, ritrovandosi contro gli specter. –"Voi siete gli specter, bene! Io sono Theos di Eagle!", esclamò il nuovo arrivato, presentando alcuni suoi due compagni come Alexander di Manticore e Antar del Lupo, seguiti da altri guerrieri. Tra gli specter, Niobe di Deep si fece avanti, tra i suoi compagni.

Antar del Lupo aveva un’armatura color blu notte, con lunghi artigli sulle mani, e un accenno di pelle sugli schinieri e dietro le spalle. L’elmo rappresentava la testa di un lupo, con due gemme, tendenti al giallo; Theos di Eagle aveva un’armatura argentata, con piccole colorazioni dorate. Il cinturino era argentato con un simbolo argentato, mentre l’elmo aveva tre sporgenze verso l’alta e una dorata in avanti, che richiamava al becco dell’Aquila.

-"Vi aspetto, fatevi avanti!" disse Niobe, mentre Antar del Lupo avanzò. –"Fendente del Lupo Nero!" urlò il berseker, colpendo Niobe al collo, su cui comparve un morso di animale. –"Non credere basti questo a sconfiggere uno come me, Deep Fragrance!" tuonò lo specter di Deep, creando una nube velenosa che avvolse l’aria. –"E questo, è un colpo, ti faccio vedere i-io….", disse balbettando Antar, che si stringeva il cuore.

"La Deep Fragrance è un potente veleno che distrugge le terminazioni nervose di chi la subisce" esclamò ridendo Niobe, "Ma cosa…..", balbettò lo specter, toccandosi il collo nel punto in cui era stato colpito. –"Anche il mio colpo è letale!", esclamò cadendo Antar, proprio mentre cadeva morto anche Niobe.

"No, Niobe! Morirete tutti, Fire Whip!" urlò Lune, cercando di colpire Alexander, il quale venne salvato da Theos di Eagle, -"La sua frusta distrugge ogni cosa tocchi. Bisogna stare attenti!", esclamò il berseker dell’Aquila. I due tornarono a terra, e Alexander era deciso a eliminare i suoi nemici. –"Puntura della Manticora" gridò Alexander, pungendo lo specter di Balrog, a cui si distrusse il bracciale.

-"Non rimarrò qui a guardare! Arrivo cavaliere!", urlò Cube di Diuharan, precipitandosi verso Alexander, ma all’improvviso venne bloccato da fili invisibili. –"Non colpirai Alexander, perché io, Xandros, guerriero di Ares, non te lo permetterò" esclamò il nuovo arrivato, "Intreccio Divino", continuò Xandros, aumentando la morsa su Cube, il cui elmo si spezzò in due per l’eccessiva stretta.

Nel frattempo, presso la Porta dell’Inferno, Caronte si rialzò di fronte a Ethan del Falco. –"Non reggerò ancora per molto" pensò lo specter, guardandosi attorno e notando un particolare che poteva portarlo alla vittoria, "Ora so come fare, vediamo se funziona!", esclamò lanciando un Corrent Crusher. –"Ma non hai capito che non puoi eliminarmi. Forza mettici tutta la tua forza!" esclamò il berseker, venendo colpito a piena potenza da Caronte e, sbalzato lontano. Era convinto di sopravvivere, ma non s’accorse che era diretto verso la Porta dell’Inferno. Ethan provò a frenare l’impeto ma era tutto inutile: si sfracellò contro la costruzione gigantesca e morì sul colpo. –"Adesso devo prendermi una pausa" esclamò Caronte, stendendosi per terra.

Cube, intanto, stava per ritrovarsi senza armatura, visto che i fili di Xandros lo stavano distruggendo. Giant di Cyclops attaccò Xandros con il Big Knuckle, ma essi lo respinse e poi col colpo Electric Whip, fulminò lo specter del Ciclope, che cadde a terra morto. –"Giant! Ti vendicherò, compagno!", esclamò furioso Cube, spezzando i fili, e avvicinandosi a Xandros, "Death Messenger". Cube appoggiò la sua mano sul petto di Xandros, fermando il cuore del berseker.

Xandros si bloccò in quel momento e cadde a terra morto; Theos di Eagle notò la morte del compagno e planò verso lo specter di Diuharan: -"Ora verrà la tua morte, Ali di Guerra", disse il berseker, colpendo in pieno Cube, bucandogli il petto. Lo specter fece in tempo a spostarsi leggermente, e a colpire col Death Messenger Theos. Quest’ultimo atterrò ma non sembrò risentire il colpo, mentre Cube crollò a terra.

Ora a difendere il tribunale rimaneva solo Lune di Balrog. –"Sarà dura vincere, ma non mi arrenderò di certo", esclamò il guerriero di Hades, -"Tu, Theos sarai il primo a morire!" affermò Lune; -"Vediamo, cosa mi riserverai?", chiese il berseker.

"Reincarnation", tuonò Lune, cercando di eliminare il nemico. Theos fece per scansare il colpo, ma si bloccò di colpo; -"Grazie, Cube!", esclamò Lune, mentre il Reincarnation centrava Theos e lo spediva nel girone degli assassini. –"Ed ora a noi due", continuò lo specter voltandosi a guardare Alexander di Manticore. Questi unì le mani alla testa, pronto a colpire. -"Fauci Infuocate" urlò Alexander, generando una grande fiammata che avvolse Luna, bruciando il suo corpo. "Mi ha neutralizzato un braccio!" esclamò Lune "Ma non smetterò mai di combattere per Lord Hades!". Dopo aver detto quelle parole, Lune aumentò il cosmo improvvisamente, deciso ad eliminare il nemico. –"Cosa vuoi fare", gli chiese il berseker, notando un aura viola intorno allo specter, -"Addio, Fire Whip!", disse Lune, correndo verso Alexander e intrappolandolo con la frusta che disintegrò il suo corpo. –"E’ finita…per ora! Devo correre alla prossima prigione!", esclamò lo specter. In quel momento dei passi si udirono nella sala, e Lune si voltò pensando a degli altri guerrieri da sconfiggere. –"Ehi Lune, sei vivo!", disse l’uomo, che si rivelò essere Caronte di Acheronte, "Posso dire lo stesso di te!" esclamò ridendo Lune, "Corriamo alla terza prigione!".

Nel frattempo, i Berseker arrivarono alla terza prigione. Era una grande piana, ricca di ripide pareti rocciosi, percorse da due fitte schiere di uomini. Gli uni andavano nella direzione opposta agli altri, e sospingevano con braccia e petto, dei grandi macigni. In questa prigione v’erano gli avari e i prodighi, ovvero rispettivamente coloro che in vita avevano tenuto tutte le ricchezze per sé stessi, e avevano sperperato tutto il loro patrimonio.

Deimos si ritrovò col suo gruppo, di fronte a tre figure, con armatura nera come gli altri precedentemente affrontati, ma molto seri in volto. "Deimos, questo è il momento della tua fine!", disse Minosse; -"Come sconfiggerai…." esclamò Aiacos, "…un nemico immortale?" continuò Rhadamanthys. –"L’immortalità è per gli dei, voi sparite! Andate bersekers!", esclamò il dio, lanciando contro i tre judges, i suoi guerrieri. I tre risposero bene ed eliminarono i guerrieri, lanciati contro di loro. –"E ora tocca a te.", urlò Minosse, "E’ il momento della tua morte!

Nel frattempo, Hypnos, seguito dal suo aiutante Violate di Behemoth, raggiunse in fretta Atene. Sembrava preoccupato in volto: del resto doveva raggiungere il suo signore, Hades, minacciato dagli invasori olimpici e, per farlo aveva bisogno proprio di chi, fino a poco tempo prima, disprezzava. –"Maestro, siamo arrivati!" esclamò Violate, penetrando nel Santuario di Atene. Alla Tredicesima Casa, i Gold Saint intuirono un cosmo potente e si precipitarono sul luogo ritrovandosi di fronte ai due "invasori".

"Hypnos, ancora tu!", esclamò Shiryu, "Cosa vuole il tuo signore da Atena?"; -"Stupidi se volessi vi eliminerei subito, ma uno di voi mi serve", rispose il dio indicando Cyd, "Tu, devi essere il cavaliere di Cancer!". –"Cosa vuoi da me?" chiese Cyd al dio. –"Ricordo che voi cavalieri di Cancer, possedete un colpo capace di trasportare l’anima dell’avversario in Ade, ovvero il Seikishiki Meikaiha!" esclamò il Dio del Sonno.

"Non so se ne sono capace, ma ci posso provare" esclamò il saint, aumentando il suo cosmo. –"Sì, continua e poi rilascia la tua energia su di noi due! Abbiamo bisogno di finire in Ade!", rispose Hypnos, preparandosi a subire il colpo. –"A cosa vi serve subire il colpo? Non sei forse uno degli dei custodi dell’Inferno?" chiese Ikki al dio.

"L’Inferno è sotto attacco! Deimos, figlio di Ares, ha sigillato il portale di collegamento e ha annullato ogni possibilità entrata a quel mondo!", esclamò una figura, appena arrivata. –"Athena, come puoi riuscire a capire cosa avviene in quel luogo?" chiese alla dea, Hypnos, -"Io sono una delle dodici divinità olimpiche e posso farlo. Al momento un duro scontro è avvenuto al Tribunale della Seconda Prigione, mentre sento il cosmo di Deimos, alla Terza Prigione, di fronte ad altre potenti energie!" rispose Athena. -"Devono essere i tre Judges. Sarà difficile anche per loro sconfiggere un tale avversario!", esclamò Seiya, arrivato poco prima con Icarus e Saori; -"Non li sottovaluterei! Hanno ricevuto il potere di Thanatos!" affermò ridendo Hypnos, proprio mentre Cyd si preparava a provare il colpo. L’energia accumulata da Cyd fu rilascia in una volta sola, sotto forma di anelli concentrici che si colpirono sul dio e sullo specter, trasportandoli in Ade.

-"Ci sono riuscito! Vediamo cosa succede se lo provo su di me!", disse i ragazzo, mirando su sé stesso il colpo che ebbe lo stesso esito di prima. Cyd si ritrovava nella Bocca di Ade, lo Yomotsu Hirasaka, insieme a Hypnos e lo specter, suo assitente. –"Porta i miei ringraziamenti ad Atena, ricorderò questo momento" esclamò con tono superbo, il Dio del Sonno, "Ah, dimenticavo. Il colpo che hai usato può avere varie varianti, quindi prova a lavorarci sopra! Arrivederci cavaliere!" salutò Hypnos, girandosi alla volta dell’Inferno.

Il Saint di Cancer riflettè su quelle parole e si teletrasportò al Santuario. Gli altri Gold Saint si congratularono con Cyd per aver imparato il colpo, ma Seiya riportò tutti alla realtà. –"Cosa dobbiamo aspettarci, ora, Lady Isabel?", chiese il saint di Pegaso, -"Vista la situazione, la prossima mossa è fare scacco matto!", rispose Atena, pensando alla mossa che poteva ribaltare le sorti della guerra.