Capitolo II. Il Cavaliere notturno

Lo spirare del vento, leggero come un sussurro, faceva ondeggiare i capelli scuri del giovane che si incamminava per la sua strada fra i sentieri del Santuario. Il silenzio della tranquilla serata era interrotto dal suo fischiettare un motivetto improvvisato sul momento. Avanzava con aria visibilmente soddisfatta per la giornata appena conclusa.

-"Aaaah! Chi se ne importa!"- pensò fra sé e sé Dirros, sbuffando come a scacciare i pensieri:-"Di certo non posso farmi diventare il sangue acqua perchè tre scansafatiche continuano a fare i galletti anziché i Saint... oggi m' han fatto sbraitare anche più del solito! Basta adesso!"- diede un calcetto ad un ciottolo che si era ritrovato davanti i piedi.

Si stava dirigendo verso la sua abitazione, probabilmente sua sorella Dhimitra lo stava già aspettando. Era pur sempre a causa di Lazle, Javier ed Axl che aveva fatto tardi. Fortunatamente Viktor gli aveva dato una mano, altrimenti sarebbe ritornato a casa ancora più stanco di come si sentiva adesso. Si massaggiò una spalla, facendo scrocchiare il collo. Effettivamente una buona dormita era quello che gli serviva e domani sarebbe stato un altro giorno per il Santuario. Il piacevole clima della serata aveva rimesso il buon umore al Silver Saint. All' improvviso si fermò un attimo, rizzandosi e aguzzando la vista. Si voltò guardando indietro e non vide altro che la strada appena percorsa, si guardò tutto intorno e scorse nient' altro che i templi greci e le strutture del Santuario. Scrollò la testa, rassegnandosi al suo istinto che lo portava sempre a stare sul chi vive, ma pensò che stavolta si era dimostrato eccessivo dopo tutto era una serata così calma!

Non finì nemmeno di formulare il pensiero che si ritrovò, piantata a terra ai suoi piedi, quella che sembrava essere una lancia di... cristallo ? Non aveva avuto il tempo di schivarla e se l' avesse colto probabilmente sarebbe rimasto trafitto.

Fece un passo indietro in posizione difensiva e davanti a sé fece la sua comparsa una figura massiccia, avvolta da un mantello che la copriva quasi del tutto. Alzò un braccio e nella mano, come per magia, apparì un' altra arma dello stesso tipo. La lancia di cristallo saettò in direzione di Dirros che stavolta riuscì ad evitarla scartando di lato. Con una capriola si rimise in piedi, scrollandosi la polvere di dosso.

-Potresti rivelarmi la tua identità prima che io ti scacci via da questo sacro suolo, invasore?- chiese il Saint alla figura ammantata che non diede cenno di risposta. Semplicemente rimaneva immobile e imponente davanti a lui.

-Vorrà dire che non ti sarà scritto nessun epitaffio...- lo provocò:- ... ad ogni modo preparati a ricevere la tecnica di Dirros del Cane Maggiore! HEAVY BOLTER!- il colpo del Silver Saint saettò nell' aria andando a travolgere il suo bersaglio. Una volta che ebbe esaurito il suo fulgore, del misterioso aggressore non erano rimasti che i brandelli del mantello.

Dirros si arrestò, confuso. Dall' alto gli si avventò contro il suo redivivo avversario ma il protetto di Athena riuscì nuovamente ad evitare il peggio e l' attacco a sorpresa si risolse in un nulla di fatto.

Con il ginocchio affondato nel terreno spaccato dall' impatto, l' invasore si voltò in direzione di Dirros mostrandosi ormai in tutta la sua figura. Rimettendosi in piedi, il Silver Saint ne potè ammirare, non senza una punta di curiosità per la provenienza, l' armatura che sembrava fatta anch' essa di cristallo per quanto fosse assurda questa ipotesi. Riluceva di tenue luce al bagliore lunare dando al cavaliere notturno un alone quasi etereo. Quella strana corazza lo proteggeva completamente da capo a piedi. Dirros non riuscì chiaramente a vedere in faccia il suo aggressore, ma ne potè scorgere le iridi del medesimo e freddo colore del ghiaccio.

-Non difetti di velocità, è vero.. ma in quanto a tecniche di combattimento sei deludente, Saint di Athena..- lo derise questi con un tono stizzoso che a Dirros fece salire la bile.

Fece qualche passo in avanti con una noncuranza poco rispettosa nei confronti del suo avversario:- Comunque sia.. sono conosciuto come Kenneth il Lanciere Bianco, Crystal Knight delle lontane e fredde terre del nord. Ricorda al Traghettatore degli Inferi che sono stato io a spedirti da lui !- Il guerriero si gettò nuovamente contro Dirros ma questi piuttosto che evitare un' altra volta l' attacco, caricò frontalmente Kenneth.

Il Crystal Knight, sorpreso, ebbe la peggio nello scontro ma venne protetto dalla sua strana quanto splendida armatura. Non avrebbe riportato niente più di qualche livido.

Dirros imprecò, soltanto ora si era accorto di non indossare a sua volta il proprio cloth. La tenuta d' allenamento gli sarebbe servita ben poco in un combattimento simile. Come avrebbe voluto indosso la sua rilucente armatura d' argento, ma purtroppo non ci poteva fare granchè. Inoltre non si sarebbe mai aspettato di trovarsi di fronte un avversario sì temibile proprio nel cuore del Santuario.

-Dimmi piuttosto..- cercò di prendere tempo Dirros:- ... come hai fatto a giungere fin qui indisturbato?- Era un bel mistero, pensò fra sé e sé.

Kenneth rise, con quel suo modo di fare che stava dando sui nervi al Silver Saint. Materializzò un' altra lancia di cristallo e la scagliò contro Dirros ad una velocità superiore alla precedente tanto che il guerriero di Athena si trovò sorpreso e l' arma gli si conficcò in profondità, trapassando con facilità la debole protezione e le carni.

Il guerriero del Cane Maggiore fu percosso da un dolore lanciante e cadendo in ginocchio pregò Athena che la lancia non avesse ferito organi vitali. Si scusò con la dea stessa per l' attimo di disattenzione che aveva avuto.

Kenneth continuava a sogghignare, avanzando spavaldamente:- Oh, non devi sottovalutare i poteri di un Crystal Knight...- si inginocchiò di fronte a Dirros parlandogli a pochi centimetri dal volto austero:-... sono stato io a volermi scontrare con te. Altrimenti non mi avresti nemmeno notato, tanto eri preso dai tuoi vacui pensieri...- fece, scoppiandogli a ridere in faccia.

Il suo gaudio duro ben poco. Dirros alzò la testa china, concentrando tutto il proprio cosmo nel pugno, così come gli era stato insegnato; colpì in pieno volto l' incauto avversario il quale non aveva avuto l' accortezza di tenersi lontano dalla portata dei suoi attacchi. Kenneth venne sbalzato per aria e atterrò violentemente al suolo.

Il Silver Saint si rimise in piedi a fatica, con sforzo enorme si strappò di dosso la lancia che gli usciva dall' addome. La profonda ferita prese ben presto a sanguinare copiosamente e Dirros si sentì annebbiare la vista, ma strinse i denti consapevole che Kenneth era ancora in grado di costituire un pericolo.

-Ti fa male vero?- ghignò il Crystal Knight rimettendosi in piedi, apparentemente incolume. Un barlume di soddisfazione per un attimo illuminò le due schegge di ghiaccio che aveva per occhi. Alzò con noncuranza una mano al cielo convogliando nuovamente le energie fredde in essa:- Pensi ancora al tuo cloth, cane di Athena?- la fredda lancia si formò, temibile quanto affilata e Kenneth la impugnò ruotando il busto come il discobolo greco per scagliarla nuovamente verso il suo bersaglio:-... Consolati, nessuna corazza può fermare la mia prodigiosa arma! BLUE LANCE!!!-

Lesta la lancia volò in direzione di Dirros, che cadendo in ginocchio piegato in due dal dolore; non avrebbe potuto fare nulla per schivarla. Venature di colore azzurro coloravano la parabola dell' arma che si fermò a pochi centimetri dal volto del Silver Saint.

Questi, senza sbattere ciglio volse lo sguardo a fianco a sé. Il suo salvatore, che saldo stringeva in pugno la lancia, ne aveva interrotto il volo mortale. Dirros si passò una mano sugli occhi annebbiati dal dolore e riconobbe Waymar. Il Saint di Perseo lo aveva salvato.

-Lascialo a me, te ne prego Dirros...- esordì il guerriero spezzando con la forza della mano la lancia, frantumata in tante scaglie di ghiaccio. Il Saint del Cane Maggiore, rimettendosi in piedi a fatica, si rispecchiò nelle sue argentee vestigia.

L' armatura di Perseo era dotata del terribile scudo di Medusa, il quale aveva il potere di pietrificare chiunque vi posasse lo sguardo. Dirros rabbrividì di fronte alla vastità di quell' incantesimo e soprattutto in mano ad un tipo come Waymar.

Ma il Crystal Knight di fronte a loro non sembrava dello stesso avviso, il suo volto era segnato più dalla frustrazione che dalla paura:- Un altro stupido insetto.. e pure inghingherato di tutto punto! Bene, così il tuo moribondo amico potrà constatare con i propri occhi quanto sia grande il mio potere. La lancia di ghiaccio che mi fu donata è in grado di perforare qualsiasi vestigia!-

Waymar, con un grugnito di disappunto, non aspettò la prossima mossa del suo avversario ma piuttosto si lanciò alla carica con lo scudo della Medusa a protezione del volto, nonché a mò di arma d'attacco.

Infatti il potere pietrificante della gorgone saettò in direzione di Kenneth, che allargò le braccia tuonando:- MIRROR SHIELD!!- Una barriera di cristallo si erse a difenderlo e fungendo da specchio, restituì il colpo al Silver Saint, il quale fu lesto a capire la contromossa alla quale reagì gettandosi di lato.

Voltandosi constatò, con un sospiro di sollievo, che il potere di Medusa nonostante fosse stato respinto non aveva beffardamente colpito Dirros, nonostante egli avesse compreso l' evolversi dell' azione (e infatti era ancora visibilmente scosso).

Una risata vasta e profonda come un vento gelido attirò l'attenzione del Silver Saint. Kenneth se la stava ridendo di gusto.

-Oh! Allora vi siete accorti di ciò che avete rischiato! E io che pensavo foste amici fra di voi!-

Waymar si voltò a guardarlo negli occhi, due tizzoni ardenti che si rispecchiavano nella superficie piatta e inespressiva di due laghi ghiacciati.

Il Silver Saint di Perseo affondò i piedi nel terreno e pose i pugni di fronte la sua figura in posizione da battaglia. Ghignò, un sorriso irriverente si stagliò sul viso incorniciato da biondissimi e lisci capelli biondi:- Fatti avanti, ghiacciolo, voglio proprio vedere ciò di cui sei capace- accompagnò con un gesto deciso della mano, come ad invitarlo a fare la prossima mossa.

Kenneth non se lo fece ripetere due volte:-..Ghiacciolo? Il tuo aspetto tradisce le origini non propriamente mediterranee comunque..- lo rimbeccò, mentre nuovamente il suo cosmo gelido si convogliava sopra il palmo guantato:- ..a te! BLUE LAN....- delle piume nere gli si conficcarono in profondità nel bracciale delle cristalline vestigia procurandogli dolore e impedendogli di lanciare il suo colpo.

Con un gesto di stizza, il Crystal Knight si strappò dal braccio quelle armi esotiche quanto fastidiose, mentre rivoli di sangue colavano dai fori provocati nell'armatura. Si guardò intorno alla ricerca dell' intruso nella sua battaglia:- Non nasconderti nelle ombre che avanzano, codardo, e palesati come un guerriero suole fare!-

Le fredde iridi di Kenneth vennero attirate dalla nera ed alta figura che si stagliava dritta in cima ad una colonna. Una voce evanescente come le nebbie notturne, quasi un sussurro scivolò nell' aere fino a giungere al suo orecchio:- Se un prode Lanciere attacca il suo nemico di sorpresa, non vedo perchè il Corvo, che nel regno animale rappresenta per antonomasia l'ombra; debba annunciare il suo arrivo.-

La luna fece capolino dietro il misterioso figuro, e per pochi attimi, i suoi raggi affilati come una falce rivelarono ai presenti le sue fattezze. Un giovane ragazzo, assai alto e snello come un giunco, etereo come il chiarore che lo illuminava soavemente si stagliava al di sopra della diroccata colonna. I capelli nerissimi ed estremamente lisci coprivano metà del suo viso reso ancor più pallido dal candore lunare. L'iride dell' occhio famelico che scrutava Kenneth era così scura e profonda da sembrare un pozzo di disperazione.

Il giovane guerriero indossava le sacre vestigia d'argento del Corvo.

-Kyle?!- esclamò stupito Waymar per poi aggiungere:-..tu.. qui al Santuario?- Il tono di voce del guerriero favorito di Perseo era sorpreso quanto perplesso di fronte all' apparizione di quell' insospettabile aiuto.

-E' dalla Foresta Nera, mia dimora, che seguo il viaggio di questo sperduto viandante..- Kyle mostrava un'estrema calma, sottolineata ulteriormente dalla cadenza lenta e quasi noncurante del suo discorso:-... egli proviene da assai lontano ben più a nord della nostra fetta di gelida Europa, Waymar...mio caro crucco dal sangue bollente..- ghignò, mostrando una fila di denti bianchissimi e stranamente affilati.

Planò giù dalla colonna con eleganza, atterrando a pochi metri di fronte a Kenneth che lo scrutava sulla difensiva. Il Crystal Knight si trovava ora a fronteggiare ben due Santi d'Argento.

Waymar trattenne quella sorta di repulsione che attanagliava tutti coloro avessero a che fare con un essere tanto oscuro e cupo come Kyle:- Maledetto darkettone...- lo apostrofò di rimando:-... lascialo a me! E' un mio avversario! Ha ridotto male Dirros..- ma il Saint del Corvo lo interruppe:- E' la MIA preda.. Waymar... sono giunto qui seguendo i suoi movimenti fin dal cuore della Germania. Fin da quando varcò sciaguratamente i miei domini silvani..-

Il Silver Saint dallo scudo di Medusa arretrò istintivamente di fronte lo sguardo che gli rivolse Kyle. Di fronte le obiezioni sollevate aveva risposto con un' occhiata più simile a quella di un corvo famelico che scruta la sua preda. Non sembrava affatto un alleato accorso in quel frangente.

-Vedo che adesso ci capiamo...- continuò, spostando il medesimo sguardo su Kenneth:- ...ho deciso che sarò io a farti a pezzi, Crystal Knight di Blue Grado.-

Il guerriero del nord sorrise, anche se per un attimo parve sorpreso della precisazione fatta da Kyle. Nuovamente materializzò una lancia di ghiaccio, e la strinse nel suo pugno:- Come l' augello zompetta curioso e scruta l' ignaro viandante dei boschi, anche tu Corvo perdi il tuo tempo a controllare i miei passi..da dove partirono e dove cesseranno di solcare il terreno?- Il Saint d' Argento sorrise freddamente, quasi ironico mentre avanzava a grandi falcate:- Oh... io controllo solo che nessuno con intenzioni ostili verso la Dea osi varcare la soglia della mia modesta dimora boschiva. E in quanto augello, come tu mi hai ricordato... ma soprattutto in quanto Corvo..devo sapere ove cesserà l' infausto viaggio della mia preda...che partì da molto lontano per cessare qui, adesso! BLACK WING!- In un climax ascendente la voce di Kyle da calma e pacata si era fatta sempre più alta e discordante fino all' esecuzione della sua tecnica. Spiccò un salto appena di fronte al suo avversario e dall' alto planò su di esso a gamba tesa, in un volo che infrangeva la velocità del suono.

Kenneth, da parte sua, con un elegante gesto atletico usò la sua lancia ghiacciata a mò di asta per issarsi perpendicolarmente su di essa ed evitare così il tremendo impatto.

Il colpo del Saint si infranse al suolo spaccandolo in una profonda voragine. Tutto intorno il luogo del combattimento, si stava iniziando a formare una leggerissima patina di ghiaccio causata probabilmente dal cosmo gelido del Crystal Knight.

Questi con una torsione su sé stesso tentò un affondo con la propria lancia, ma di Kyle non vi era più traccia. Portando lo sguardo di fronte a sé, Kenneth se lo trovò nuovamente davanti.

-Il primo assalto si è risolto con un nulla di fatto da entrambe le parti..- sentenziò il guerriero del nord, ruotando l' arma nel palmo della propria mano e ponendosi nuovamente in posizione da combattimento. Il vento cosmico che gelido alimentava il suo stesso essere, ne scompigliava i capelli chiari tagliati a spazzola. Il chiarore da esso emanato ora mostrava in tutta la loro forza le le linee affilate del volto.

Kyle non raccolse, ma si limitò ad una domanda:- Solo una cosa questo cavaliere non riesce a comprendere.. cosa ha spinto il signore della tua piccola ed angusta terra a sfidare la potenza dei Saint?- Che in parole povere stava a significare "dimmi cosa ha spinto un così umile e ristretto popolo come quello di Blue Grado alla rivolta quando le sue ambizioni di conquista sono state spente anni fa."

Kenneth rispose quasi meccanicamente:- Alexer, signore e padrone di Blue Grado ha ricevuto il consenso divino all' opera da lui accarezzata da anni. La conquista di una porzione delle calde terre del sud. Ci spettano di diritto, guerriero dell' ipocrita divinità della giustizia!-

I due guerrieri scattarono l' uno verso l'altro dando inizio ad un nuovo duello.

Waymar, rimasto ai margini dello scontro, aveva tuttavia udito i discorsi venuti fuori in quel breve scambio di battute. Blue Grado, Alexer... quel guerriero proveniva davvero da una terra dimenticata dagli stessi Dei! Era dunque comprensibile il suo astio?

-Alexer...si è rivoltato al Santuario.. nonostante la sua promessa fatta davanti un Saint di Athena?- si chiese Dirros, che a fatica si reggeva in piedi; tenendosi il ventre con un mano lorda del suo stesso sangue. Trovandoselo a fianco in quelle condizioni, Waymar sbiancò assumendo per un attimo un colorito simile a quello del Saint del Cane Maggiore.

-Dirros!- esclamò preoccupato, avvicinandosi per sorreggerlo. Questi parve apprezzare il gesto ma sorrise come a rassicurare il proprio compagno. Sudava freddo:- Non stare in pensiero per le mie condizioni.. sono io ad essermi distratto durante il combattimento. Piuttosto..- tossì:- ..dovremmo preoccuparci di ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi. Blue Grad....- ma Dirros non fu più in grado di continuare. Svenne fra le braccia del Saint di Perseo che continuò a sorreggerlo nonostante fosse crollato a peso morto. Aveva perso troppo sangue.

Anche Kyle, nonostante la sua concentrazione fosse rivolta al suo avversario, parve accorgersi delle condizioni di Dirros. Fu solo un attimo, poi continuò a combattere spazzando con la gamba sollevata all'altezza del busto di Kenneth. Questi usò la propria lancia di ghiaccio per attutire il colpo, la cui violenza riuscì comunque a spezzare l' arma.

-Nonostante le armi create con l' alito gelido del tuo cosmo siano di una resistenza irrisoria... sei riuscito a mettere lo stesso a dura prova uno dei Silver Saint più potenti ed esperti..- fece Kyle, ponendosi sulla difensiva. Il Crystal Knight passò al contrattacco:- Sarò onesto con te, Corvo.. ammetto la mancanza di adeguate vestigia lamentata dal Santo del Cane Maggiore durante il nostro scontro...ma credi forse che il risultato sarebbe stato diverso?- Il pugno scagliato da Kenneth affondò nel ventre di Kyle, rimasto immobile di fronte l' attacco. Il guerriero sorrise vedendo che l' assalto stavolta aveva avuto un esito positivo. Ma quel sorriso di vittoria gli si spense sul volto quando su quello del suo avversario argentato se ne dipinse uno spaventoso a vedersi. Kyle afferrò con entrambe le mani il braccio teso del Crystal Knight.

-Decisamente...mi pare che nonostante abbia affrontato tre di noi, tu non sia ancora in grado di valutare il valore dei guerrieri conosciuti anche con il nome di Cavalieri d' Argento di Athena.... DEATH CLAW!-

Un attimo, e gli occhi di Kenneth si inondarono del colore rosso del suo stesso sangue. Lanciando un urlo di stupore e dolore, il guerriero del nord si tenne l' arto che sentiva spezzato in più parti.

Alzando lo sguardo, vide il Saint di Corvo sopra la medesima colonna sulla quale l'aveva visto apparire la prima volta. Il volto affilato era attraversato in modo agghiacciante da quel ghigno malefico. Un sorriso di tenebra tale si addiceva più ad una creatura dell' Averno che ad un guerriero di Athena. Sembrava in attesa. In gongolante attesa. Come il Corvo appunto, che attende pazientemente ma famelico, l' esecuzione della condanna a morte dell' impiccato per poi beccargli gli occhi.

Così Kyle attendeva la lenta agonia di Kenneth, il quale si ritrovava ad urlare di dolore per la tremenda ferita infertagli.

-Non gridare così ...- lo invitò sardonico lo stesso Silver Saint:- ...attirerai altri sciacalli al banchetto che si inaugurerà sul tuo futuro cadavere..-

Ed effettivamente il Crystal Knight avvertì in lontananza un certo fermento. Sicuramente il clangore della battaglia aveva svegliato il Santuario ormai prossimo al riposo notturno. Doveva andarsene da lì, e anche in fretta:- " Non mi sarei mai aspettato una tale battaglia dai Saint di Athena. Egli deve sapere, tutti devono sapere. Dovremo meglio e più celermente ultimare i preparativi alla nuova guerra..."- si ripetè fra sé e sé Kenneth, dichiarando conclusa la sua missione in terra di Grecia.

Kyle, dall' alto della colonna, rise in modo talmente sgradevole da squarciare anche il morale del Crystal Knight:- Hhuhuhuuh... vuoi fuggire vero? Stai iniziando a disperare la vita di stenti che facevi a Blue Grado? Povero figlio dei ghiacci.. messo di fronte alla morte comprendi quanto confortevole era in fondo la tua esistenza.. fino ad oggi?-

A pochi metri da loro, uno sconcertato Waymar reggeva fra le braccia Dirros, ancora svenuto.

-E'... terribile...- disse più che altro a sé stesso il Saint di Perseo dilatando lo sguardo dallo stupore di fronte al gaudio del suo compagno del Corvo. Poi, le sue elucubrazioni su quanto potesse essere fuori di testa Kyle vennero meno, in quanto sentì un nuovo cosmo ostile accendersi.

Intanto, il Saint del Corvo aveva appena deciso di mettere fine a quel gioco:- Non mi sei nemmeno stato poi tanto utile, Lanciere Bianco...- iniziò, con un tono di finta delusione:-... le informazioni che hai fornito riguardo il tuo compito e le ambizioni del tuo signore; sono state deludenti. Pazienza. E adesso.. addio. BLACK WING!- Gettandosi dalla sua posizione sopra elevata, Kyle si gettò in picchiata sul Crystal Knight.

Ma un lampo improvviso salvò il guerriero di Blue Grado da fine certa. La traiettoria di una freccia andò a spezzare il volo del Corvo, trafitto ad un fianco.

Kyle rotolò di lato, cacciando una bestemmia per l' inaspettato attacco subito. Rialzandosi in piedi, furente si strappò di dosso il dardo, spezzandolo.

Dall' oscurità della notte emerse un altro avversario, le vestigia celate da un manto che ne ricopriva interamente la figura.

-Sei spuntato dal nulla per salvare dal suo destino questo guerriero dalla lancia ormai spezzata?- ringhiò Kyle. Odiava essere interrotto mentre dava inizio ad un suo banchetto.

La figura di fronte a sé non rispose al Saint ma si rivolse a Kenneth:- Imprevedibile ciò che si è mostrato ai tuoi occhi, nevvero ....?-

Il Crystal Knight parve riconoscere quella voce e a stento si diresse verso il suo oscuro salvatore:- Tu... perchè sei qui?- Questi rise, o almeno così parve all' orecchio degli astanti:- Scelta condivisa dal nostro signore. E poi un buon arciere che ti copre le spalle è sempre un ottimo aiuto, no?-

Kenneth fissò lo sguardo addosso il suo interlocutore:- Questa è la mia missione.- affermò con forza.

La voce proveniente dal lungo mantello si fece più austera:- E l'hai portata a compimento con successo. Ora sappiamo con chi abbiamo a che fare. Ma adesso.. vieni con me. Il tuo compito è finito qui, e proprio per il tuo valore Blue Grado non può arrischiarsi di perdere uno dei suoi migliori figli.-

Il Saint di Corvus, estraneo a quei discorsi fece per caricare la figura ammantata che replicò:- RAIN OF ARROW!-

Kyle si ritrovò a dover fronteggiare una vera e propria tempesta di frecce, alcune delle quali riuscirono ad aprirsi un varco fra le sue carni.

Finito l'effetto del colpo, dei due invasori non vi era più traccia. Anche la patina di ghiaccio che accompagnava il cosmo gelido di Kenneth era scomparsa.

Kyle, con un rantolo dolorante, si strappò di dosso i dardi che erano riusciti a penetrare all'altezza dell' avambraccio sinistro e dell'addome. Le frecce, una volta estratte, evaporarono come neve al sole.

-Del passaggio dei due cavalieri di cristallo non rimane più nulla... se non qualche ferita marginale... tsk...- commentò il Silver Saint, fermando la fuoriuscita di sangue con un lembo di tessuto.

-Ferita marginale, tu dici!- sentì sbroccare alle sue spalle. Voltandosi vide un furente Waymar che reggeva Dirros in pessime condizioni:- Per giocare a fare il piccolo Brandon Lee ti sei lasciato sfuggire quel Kenneth e il suo alleato!-

Le iridi perennemente cupe di Kyle furono attraversate per un attimo da un lampo. Avanzò di qualche passo verso il proprio compagno regalmente, trattenendo la propria gelida rabbia:- Mi sei stato di aiuto alcuno, Waymar? Rispondimi. Poi potrò anche decidere con calma come frenare quella tua lingua così irriverente...- Il Saint di Perseo quasi rise sarcasticamente:- Oh! Ma tu sei il prode Kyle del Corvo! Colui il quale non ha bisogno di aiuto in battaglia! No, per lui gli avversari sono semplici prede e non...-

-Che è successo qui?- sopraggiunsero sul campo alcuni Saint loro compagni, con le cloth indosso; evitando ogni degenerazione di quel litigio. Dhimitra, che era fra i nuovi venuti, cacciò un urlo non appena vide suo fratello versare in quelle condizioni e si chinò su di esso, stringendolo fra le proprie braccia.

-Dirros!- esclamò con altrettanto stupore Axl, con indosso la propria armatura argentata di Orione.

-Waymar!!... Kyle...!?- aggiunse Vespero delle vestigia della Mosca:- Spiegateci!-

Il cavaliere di Perseo brevemente riassunse la battaglia appena svoltasi, almeno da quando era arrivato in aiuto di Dirros, che aveva trovato già ferito dal Crystal Knight; fino all' intromissione di Kyle nello scontro e la fuga del guerriero del nord agevolata dall' intervento di un suo misterioso compagno.

Il lapidario resoconto di Waymar sconcertò i presenti, nel frattempo erano sopraggiunti anche Javier; con indosso le vestigia della Croce in compagnia di altri due Cavalieri d' Argento, Baren dello Scudo e Deriuk della Lucertola.

Anche a loro vennero brevemente spiegati gli eventi di quell' insospettabile notte. Kyle, messosi in disparte, preferì lasciare ancora una volta la parola a Waymar senza intromettersi. Si appoggiò ad una colonna quasi non curante di ciò che era accaduto. Axl si era congedato dagli altri per aiutare Dhimitra a trasportare suo fratello Dirros in casa. Era necessario approntargli le prime cure di pronto soccorso.

-Non posso crederci... un cavaliere di Blue Grado.. il ricordo di quella minuscola terra dispersa agli estremi confini del mondo sembrava essere stata cancellata dalla memoria comune! E adesso invece...- rilettè ad alta voce Baren, un ragazzone massiccio il cui pizzetto dava un' aria più matura insieme alla scura capigliatura presentante un principio di stempiatura; eppure poteva essere benissimo un coetaneo degli altri Silver Saint presenti.

-Blue Grado... non ne ho mai sentito parlare prima d'ora.- aggiunse però perplesso Deriuk. Il ragazzo aveva sangue maori nelle vene, caratteristica che si rifletteva nei suoi tratti somatici e nello strano tatuaggio che attraversava la sua crapa pelata, probabilmente di natura rituale. Era relativamente normale che una persona nata e cresciuta dall'altra parte del mondo non conoscesse la sperduta terra finanzi menzionata.

Fu Kyle a dissipare l' ignoranza in tema del compagno. Il Saint di Corvus emerse dall' ombra della colonna alla quale era comodamente appoggiato:- Blue Grado...- iniziò, quasi a voler rimembrare da quel nome la storia che andava a cominciare:- ...fondamentalmente non è né una nazione riconosciuta, né un regno a sé stante. E' un popolo, probabilmente.. si .. è la definizione più giusta. Un popolo confinato dagli Dei stessi a vivere nei più estremi e freddi confini del nord, per mondarsi del crimine di ubris compiuto dai suoi antenati. Un popolo che ha conosciuto solamente stenti e mai ha visto la luce del sole.-

-Come Asgard...- annuì Deriuk, capendo.

-Come Asgard...- ripetè Kyle sospirando:-... e Blue Grado in un certo senso è sotto il "controllo" della terra di Odino e degli dei del pantheon nordico. Tuttavia in passato, gli stessi asgardiani, dopo la battaglia dell' Anello dei Nibelunghi combattuta contro il Santuario; hanno avuto dei problemi con i propri "vicini". Il vecchio signore di Blue Grado fu ucciso dal proprio figlio primogenito, Alexer; che usurpò il suo posto e tentò di riuscire dove prima Asgard aveva fallito. Ma un singolo Bronze Saint fermò i suoi piani... tuttavia questi fu così magnanimo da non uccidere il ribelle dandogli la possibilità di redimersi...- Kyle scrollò le spalle mentre l' espressione dipinta sul volto ne tradivano il disappunto:- In seguito guerre di più larga portata coinvolsero i Cavalieri di Athena, lasciando il compito di vigilare su Blue Grado ad Asgard; che nel frattempo si era rappacificato con il Santuario stipulando una duratura collaborazione.-

-E di Blue Grado e del suo tiranno non se ne sentì più parlare... almeno fino a questa notte.- aggiunse Waymar che mal aveva sopportato di essere prevaricato da Kyle.

Il maori, Saint della Lucertola, annuì ringraziando per la spiegazione. Ora capiva in pieno la preoccupazione dei suoi compagni. Baren, grattandosi nervosamente il pizzetto chiese:- Il più esperto fra noi... o almeno uno dei Silver Saint più potenti ha quasi rischiato di morire contro uno di questi... Crystal Knight. Sappiamo cosa vogliono, ma non chi e quanti sono per l'esattezza. Possibile che Hilda, celebrante di Odino e reggente di Asgard, non abbia avvisato il Santuario dell' imminente pericolo? O i guerrieri di cristallo hanno aggirato le terre degli Dei nordici, riversandosi direttamente nel cuore della Grecia?-

Javier, che per tutto il tempo era stato zitto senza proferire parola, talmente era rimasto shockato da quel turbolento susseguirsi di informazioni; azzardò con una serietà che difficilmente gli si addiceva, spia della gravità della situazione:- Dovremmo conferire direttamente al Grande Sacerdote! Insomma! Un invasore nel cuore stesso del Santuario!-

Kyle sorrise ironicamente, attirandosi l' ormai abitudinaria antipatia da parte di Waymar:- Calma... calma... appunto per la gravità dell' accaduto domani stesso ne sapremo qualcosa di più. Intanto riposatevi per il resto della notte, se potete...- detto questo, scomparve nelle ombre così come era apparso durante lo scontro con il Crystal Knight. Senza lasciare diritto di replica al biondo tedesco e agli altri suoi compagni, i quali non poterono fare altro che seguire il suo consiglio.