PAVONE PRESENTA

GLI DEI SOPRAVVISSUTI

ATTO VENTIQUATTRESIMO: LO SCONTRO CON GLI ANGELI

"Ci ritrovammo poco fuori dalla città, ero piuttosto spaesato, la prima domanda che mi veniva in mente era chi fossero quelli, ma Jora mi anticipò e chiese: "Chi sono quei tre, Anteo?", il cavaliere del Capricorno disse: "Sono tre dei cinque serafini che comandano le armate del cielo. Un tempo i serafini erano 7, poi Lucifer, insieme a Belzebù ed ad altri 33 angheioi, fra cui me e Mezio si ribellarono. Loro sono coloro che guidano le armate dell'essere onnipotente. Quello con lo scudo è Micael, serafino della difesa, quello con il bastone è Rapheal, serafino del tuono e l'ultimo è il comandante dei serafini, Gabriel."

Fu proprio Gabriel a parlarci: "Cavalieri di Atena, per il bene del nostro creatore ora vi scontrerete con noi, saremo noi a scegliere i nostri avversari, saranno scontri uno contro uno", indicarono tre di noi, i soli che ancora non avevano raggiunto lo spirito divino: Sea, Ivan e mio fratello Josef.

Vedendo che uno di loro aveva scelto come suo avversario mio fratello, mi opposi dicendo:

"Perché non affronti me invece che lui, angheios?", ma Rapheal mi rispose: "Cavaliere di Gemini, tuo fratello sarà il mio avversario, non tu", Josef allora mi guardò e mi disse: "Non ti preoccupare", poi disse lo stesso anche a Moreo ed ad Elektra, Ivan e Sea fecero lo stesso, cercando di tranquillizzarci.

Il primo scontro fu fra Sea e Micael, il quale la colpì con il suo cosmo attraverso il suo scudo, Sea cercò di difendersi e lanciò il "vortice dello spirito", che però risultò nullo di fronte al cosmo dell'angheios. Sea però non fu colpita e cercò di colpirlo con le "anime della natura", ma a Micael bastò un movimento delle mani per fermare le anime della natura, poi disse: "Sacerdotessa dei pesci, io sono parte stessa della natura che l'essere onnipotente ha creato." Sea era visibilmente preoccupata e decisi di usare una tecnica che ancora non le avevo visto usare la "teca viola dell'ametista", che Micael assorbì nel suo scudo, poi disse: "Sacerdotessa, addio" e rilanciò contro di lei la sua teca, che la intrappolò. Sea era rinchiusa nella sua stessa teca, Micael sembrava stranamente deluso, quando si voltò verso di noi, come per cercare un nuovo avversario, poi però sentì il cosmo di Sea ampliarsi e distruggere la teca d'ametista; la sacerdotessa aveva raggiunto il cosmo ultimo, lo spirito divino, quindi concentrò il suo cosmo e scagliò contro l'angheios un nuovo colpo che chiamò: "Sacro colpo della Natura", un vortice di energia proveniente dalla terra stessa, che investì l'angheios atterrandolo.

Quando Micael cadde a terra, Rapheal disse: "Bene, per te lo scontro è finito, sacerdotessa di Pisces. Cavaliere di Libra è il tuo turno".

Mio fratello si pose di fronte al suo nemico che gli indicò il suo tridente, mio fratello allora prese l'arma ed i due iniziarono uno scontro, tridente contro bastone, i colpi lanciati furono molti, ma la velocità della luce che mio fratello controllava era di molto inferiore a quella che poteva raggiungere l'angheios, che dopo un pò disse: "Ora prova qualcosa di meglio, se vuoi battermi", mio fratello non se lo fece ripetere ed attaccò con il "colpo segreto del drago nascente", che però il messaggero evitò con un movimento del suo bastone, Josef tentò quindi con il "colpo dei 100 draghi", che ebbe lo stesso risultato. Ora era il turno di Rapheal di attaccare, l'angheios puntò il bastone contro Josef e scagliò contro di lui un fulmine, che mio fratello evitò solo grazie al suo scudo, però dovette rimanere in quella posizione e resistere ad altri attacchi, la cosa andò avanti per alcuni minuti, mentre io, Star, Moreo ed Elektra lo incitavamo. Ad un tratto mio fratello si rialzò, notai in quel momento un sorriso sulle labbra del messaggero, mentre mio fratello raggiungeva lo spirito divino e scagliava un nuovo colpo il "Respiro del drago", potente più di una cascata, in grado di abbattere persino il serafino del tuono.

Gabriel disse quindi: "Ben fatto, cavaliere di Libra, ora resti solo tu, cavaliere di Taurus, mio avversario."

Gabriel attaccò subito Ivan con la sua spada, ma Ivan si difese con il "grande corno", che però non colpì l'angheios; Ivan allora tentò con il "passo del toro", che però non ebbe effetto su Gabriel, il quale iniziò a volare, grazie alle sue ali, "Credi di potermi battere con la sola forza bruta, cavaliere di Taurus?", chiese l'angheios mentre gli si gettava contro con la sua spada puntata verso il suo avversario. Ivan non aveva però paura di lui e gli si lanciò contro con la "Carica d'oro", dallo scontro dei due uscì vincitore Gabriel, Ivan volò lontano alcuni metri. Una volta atterrato, il cavaliere del Toro si infuriò ancora di più, mentre Gabriel gli diceva: "Cavaliere, non serve la forza bruta per battermi, se mi corri contro con rabbia, non avrò problemi a difendermi da te", Ivan lo ascoltò e rifletté sulle sue parole, dopo un pò abbassò il capo a terra, non so che cosa stesse pensando, ma credo che giunse a capire quale era la sua via per lo spirito divino, poiché poco dopo il suo cosmo iniziò ad aumentare e scatenò contro Gabriel le "Corna del Toro", un doppio "grande corno", molto più veloce dell'originale, che investì in pieno l'angheios.

Dopo essere stati sconfitti i tre si rialzarono e ci disse Gabriel: "Cavalieri di Atena, dovevamo scontrarci con voi, dovevamo sapervi tutti pronti per l'ultimo pericolo che abbiamo percepito", io ed anche i miei compagni, non capivamo di cosa parlasse, ma lui ci continuò "Dovete sapere che noi 5 serafini, con le nostre armate siamo a controllo delle cinque comunità di divinità. Per Rapheal le divinità guidate da Ra, per Micael le divinità guidate da Odino e per me quelle guidate da Zeus, per gli altri due serafini il controllo del Mantra e delle divinità americane e proprio loro mancano, perché qualcuno ha risvegliato antiche divinità primogenite e asiatiche e le stà riunendo in America, ma non so chi sia ad averli risvegliato", queste furono le parole di Gabriel, poi tutti e tre scomparvero. Noi tornammo al grande tempio e ci ponemmo alla difesa delle nostre case. Mio unico rimpianto fu Sasha, che mi disse pochi giorni dopo: "Alcor, ti devo la vita ed il ritorno dei sentimenti nel mio cuore, mentre tu eri svenuto, dopo avermi risvegliato ho accarezzato la tua pelle con la mia, il tuo volto si è avvicinato al mio, ma ora, non posso, so che vorrebbe dire per me essere guidata dai sentimenti, mi renderebbe incapace di utilizzare al massimo i miei poteri".

Queste parole mi paralizzarono dentro e fuori, mentre lei abbandonava la mia casa, nei 5 anni successivi la vidi raramente, mentre tutti ci preparavamo, in modo diverso per lo scontro premonito da Gabriel, l'ultimo spero".