INTERVISTA A YOSHIHIKO UMAKOSHI

L’intervista che segue è del 2013 ed è stata originariamente pubblicata sul libretto del 12° DVD di Saint Seiya Omega, serie di cui Umakoshi è stato il character designer e direttore dell’animazione nella prima stagione. Si ringraziano Archange e SaintSeiyaPedia per la traduzione originale dal giapponese.

Yoshihiko Umakoshi. Nato il 30 luglio 1968 nella prefettura di Aichi. Lavora presso lo Studio Shiokaze. Esordì come direttore dell’animazione in "Super Bikkuriman" e poi su altri lavori come "Marmalade Boy" [Piccoli Problemi di Cuore], "Ojamajo Doremi" [Magica DoReMi], "Casshern Sins" [Kyashan Sins], "Mary and Gary" e "Heartcatch Precure!" [HeartCatch Pretty Cure] occupandosi anche del character design. Al momento è impegnato a lavorare sui fotogrammi principali di "Uchū Senkan Yamato 2199" [Space Battleship Yamato 2199] e "Kimi no Iru Machi" [A Town where you Live].

1) Per cominciare, ci dica come ha iniziato a lavorare su Saint Seiya.

Umakoshi: Disegnai i fotogrammi principali di un episodio della serie Hades Sanctuary. Il lavoro consisteva nel convertire gli schizzi disegnati da Shingo Araki in fotogrammi principali. Se non sbaglio era l’episodio in cui Seiya affronta Radamante.

2) Ci sono state cose che l’hanno messa in difficoltà come character designer di Omega?

Umakoshi: Produrre disegni eleganti come quelli di Shingo Araki, cercando nel contempo di non perdere l’elemento Nekketsu, è difficile. Ho cercato di preservare l’aspetto dei personaggi già esistenti nella serie, ma in questo caso mi è stato espressamente chiesto di adottare uno stile che mi venisse naturale e che fosse facile da disegnare. Creare Koga è stato molto più facile di quanto possiate pensare. Tutto sommato, è cambiato pochissimo rispetto al disegno che presentai all’audizione.

Yuna invece mi ha messa in difficoltà. Il regista principale Morio Hatano continuava a rifiutare i miei design per lei (ride). Anche Aria è stata complessa. Sin dall’inizio ho deciso di darle una fronte sporgente, ma gli altri elementi del suo design sono stati decisi e sviluppati parlando con il signor Hatano.

Per quanto riguarda le armature, le priorità erano le loro silhouette e che fossero facili da disegnare. Per il resto, ho aggiunto gli elementi di stoffa delle armature di Seiya ed Eden per dargli più personalità.

3) Quanto è stato coinvolto nella creazione dei personaggi secondari?

Umakoshi: Mi sono occupato dei Cavalieri d’Oro e dei primi Cavalieri d’Argento, mentre gli altri personaggi secondari di solito erano realizzati dallo staff dell’episodio in cui sarebbero apparsi.

Credo che in molti siano rimasti sorpresi nel vedere che il primo Cavaliere d’Oro a essere mostrato (Ionia) era un vecchio. Poi venne Mikene, che aveva l’aspetto di un adulto su cui poter contare. Sono due tipi di personaggi poco presenti negli anime recenti. Per gli altri Cavalieri d’Oro, ho cercato di renderli il più belli possibile dal punto di vista fisico.

Per Toro, mi fu chiesto di creare un bel ragazzo cieco. Per Gemini, gli autori avevano già deciso che doveva trattarsi di una donna, e questo rese molto più facile creare il suo design. Questo perché in un gruppo di 12 persone, può diventare difficile trovare qualcosa che differenzi ciascuno dagli altri. Per Cancer, ho usato un design asimmetrico che mi piaceva, ma questo rendeva impossibile riciclare i disegni capovolgendoli, e per questo lo staff che ha dovuto disegnarlo lo odia (ride).

E poi c’è stato Amor. A dire il vero, volevo che l’ultimo Cavaliere d’Oro avesse la testa rasata, perché non c’è mai stato un custode dorato senza capelli. Ma l’idea venne respinta (ride). E’ per questo che Amor ha capelli così corti.

4) Quale personaggio l’ha colpita maggiormente?

Umakoshi: La mia preferita è Sonia. Le ho dato una maschera come parte dell’idea di una persona che appartiene a un gruppo di assassini, ma grazie a lei è stato possibile dare più risalto alle sfumature di voce del doppiaggio. E poi, avendo il viso celato, era molto più facile da disegnare (ride). L’ho sempre vista come un personaggio che avrebbe mostrato il suo vero viso solo in punto di morte.

Mi piacciono anche Johann del Corvo e Miguel dei Cani da Caccia. Siccome sono stati i primi Cavalieri d’Argento a comparire, ho dovuto cercare una maniera per esprimere chiaramente una forza intermedia tra Bronzo e Oro. Mi sono divertito molto. La mia idea era "persone fighe e di classe che però non possono aspirare a essere i più forti".

Tra i design che non sono opera mia, mi piace molto quello di Fly della Mosca realizzato da Akira Takahashi. Le sue espressioni facciali e altri dettagli sono davvero ottime (ride).

5) Quale episodio l’ha colpita maggiormente?

Umakoshi: Anche se non sarà una sorpresa, il 27. La morte di Aria ha un profondo impatto sui Cavalieri di Bronzo. All’inizio Koga era solo un impulsivo, ma poi matura e diventa qualcuno in grado di esprimere le sue idee solo con il suo atteggiamento. La sua crescita è stata gestita molto bene.

Nell’episodio 51, ho disegnato Koga come "un uomo che parla con gli occhi". Persino Yuna sembra affascinata da lui. E la recitazione di Hikaru Midorikawa [il doppiatore] è stata fantastica. Questo cast ha potuto contare su doppiatori davvero straordinari, il cui talento ha dato molto a Saint Seiya Omega.

6) Per finire, qual è il suo messaggio ai fan?

Umakoshi: E’ stata la prima volta che ho lavorato su un progetto appartenente così tanto al genere Nekketsu. Mi sarebbe piaciuto lavorare a più episodi, ma è stato comunque divertente perché è un genere che ho sempre voluto provare. Il lasciar creare un’opera così franca al giorno d’oggi è uno dei pregi più ammirevoli della Toei. Continuate a seguire la serie e a guardare l’evoluzione di Koga.