COLONNA DELL’ANTARTIDE

Nome originale: Antartic Ocean Pillar

Prima apparizione: Episodio 106 (anime); Saint Seiya n°16 (manga).

Apparizioni: Episodi 106-108; Saint Seiya n°16.

Visitato da: Lemuri, Pegasus, Cristal, Andromeda, Phoenix, Kiki.

Anime

Storia: Sconfitto da Atena nell’epoca dei miti, Nettuno vide inabissarsi il suo tempio, posto sull’isola di Atlantide. Decise così di ricostruirlo sul fondo del mare, e nel farlo eresse sette colonne tramite cui reggere la volta marina, in modo da creare uno spazio abitabile per i suoi sudditi. Alte decine e decine di metri, le sette colonne furono poste sotto i sette mari in cui era divisibile l’immensa massa acquatica, adornate con fregi caratteristici ed attorno a ciascuna fu costruito un piccolo complesso di colonne o scalinate. Soprattutto, furono erette in modo da essere abbastanza resistenti da poter sopportare il peso dell’enorme massa acquatica, al punto da poter essere considerate quasi totalmente indistruttibili. Da notare che la cima è comunque immersa nel mare, che quindi non poggia esattamente su di essa ma in un certo senso attorno ad essa. La Colonna dell’Antartide, si trova in qualche punto sotto il Polo Sud, a Sud-Ovest rispetto al Tempio di Nettuno. Il punto preciso non è chiaro, ma il cielo che la sovrasta sembra interamente marino e privo di ghiaccio, quindi potrebbe essere lontana dalla calotta polare o semplicemente così profonda da rendere invisibile il ghiaccio di superficie. Affidata ad un Generale il cui simbolo è il Lemuri, finisce per essere abbattuta da Phoenix con il tridente della Bilancia. Insieme alla colonna del Pacifico del Nord, è l’unica ad essere visitata da numerosi Cavalieri, ben quattro, nonché l’unica dove diversi Cavalieri vengono sconfitti. Dopo essere stata abbattuta si sfalda crollando nella zona circostante, ed i resti vengono successivamente sommersi in seguito alla distruzione della Colonna Portante.

Descrizione: La Colonna dell’Antartide si trova in una zona abbastanza remota del Regno di Nettuno, apparentemente al termine di un sentiero in salita scavato direttamente nel fondo marino. La zona è priva dei coralli visti nel Mediterraneo o nel Pacifico ed ha un colorito fortemente azzurrino, al punto che la stessa superficie marina sovrastante sembra più scura rispetto a quella degli altri oceani. Ciò potrebbe indicare la presenza di ghiaccio in superficie che, filtrando i raggi di sole, riduce la luminosità nella zona dell’edificio. A conferma di questa teoria, la colonna è affiancata da montagne di ghiaccio, vere e proprie scogliere sottomarine alte in alcuni casi circa una decina di metri. Queste montagne avvolgono la colonna su tre lati, facendole in un certo senso da cornice. Sono vagamente regolari, con il bordo superiore seghettato ed appuntito, e sono accompagnate alla base da altre simili ma più piccole. La loro presenza indica che la temperatura nella zona della colonna è inferiore allo zero. Per il resto, nei pressi della colonna il pavimento è composto da lastroni piatti esagonali e irregolari, separati da fessure sottili ma ben visibili. Esattamente in fondo al sentiero si trova il complesso che ospita la colonna, sollevato sopra una base che attraversa orizzontalmente la zona correndo da una parete ghiacciata all’altra. All’apparenza abbastanza bassa, in realtà questa base è rialzata da terra di circa cinque metri, come evidente in alcune immagini ravvicinate. L’unico collegamento con il suolo infatti è una scalinata posta esattamente al centro, che conta almeno una trentina di gradini affiancati da corrimano rialzati su ciascun lato. In qualche immagine ravvicinata si nota che la base è costruita con mattoni o comunque pietre rettangolari. Sia la base che la scalitana hanno un colore rosato, simile a quello della colonna, forse ad indicare che sono di marmo. Salita la scalitata si raggiunge il lato superiore della base, che agisce un po’ come pianerottolo e si apre in una specie di grossa incavatura rettangolare, profonda un metro circa, le cui pareti sono formate dal retro delle due rampe di scale che conducono alla colonna vera e propria. Il soffitto di quest’incavatura è come un porticato senza colonne, formato da archi incavati. Lo scopo di questa specie di portico dovrebbe essere solo decorativo, anche se rende un po’ meno agevole il raggiungere la base della colonna. Per farlo infatti è necessario salire un’altra tra due scalinate, stavolta perpendicolari al pilastro, che si trovano rispettivamente alla destra ed alla sinistra di quella centrale ed hanno base rivolta verso l’esterno. Le loro dimensioni sono imponenti, circa il doppio rispetto alla base del complesso e quindi almeno una decina di metri, forse di più. Arrivati in cima e girandosi di novanta gradi si raggiunge la colonna vera e propria, affiancata su entrambi i lati da una fila di bizzarre costruzioni in pietra, equidistanti tra loro ed alte due o tre metri. Il modo migliore per descriverle è un triangolo rettangolo con l’ipotenusa (il lato obliquo) liscio e leggermente incavato, come uno scivolo che punta nella direzione opposta alla colonna. Ci sono almeno sei costruzioni così su ciascun lato, come a disegnare un piccolo colonnato accanto al pilastro. Alle loro spalle si trovano una serie di vasche rettangolari incavate direttamente nella base, vuote e profonde un metro circa. Da notare in tutto ciò la quasi totale assenza di elementi architettonici greci, da capitalli ad architravi

Al centro di questo complesso si trova la Colonna dell’Antartide. Come detto, è alta decine e decine di metri, con la cima praticamente invisibile perché immersa tra le acque. È composta sommariamente da due sezioni: una base squadrata di tre o quattro metri di altezza ed il pilastro vero e proprio, scolpito come se fosse formato da quattro colonne circolari più piccole, fuse al centro, che danno all’intera costruzione l’aspetto di uno dei cosiddetti pilastri a fascio tipici dell’architettura gotica. Ognuna di queste colonnine ha una sua base composta da trochilo e toro, elementi più tipici dell’architettura greca ma a loro volta occasionalmente esistenti nei pilastri a fascio gotici. Più o meno a metà la colonna è spezzata da una seconda base, piatta e sottile, dalla forma irregolare. Da sopra di essa parte un altro pilastro a fasci che poi scompare tra le acque.

Mobilio: Non applicabile.

Manga

Nel manga, tutte le colonne sono quasi uguali da loro e prive di grossi elementi distintivi, eccezion fatta per un fregio a rilievo, posto poco sopra la base, contenente le due lettere che indicano di quale colonna si tratti. In questo caso la scritta è AN, ovvero Antartic. Per il resto, la Colonna è abbastanza diverso dall’anime, a partire dalla forma del pilastro che ha la base squadrata ma per il resto è totalmente cilindrico, come gli altri sei. La zona della colonna è una specie di spuntone di roccia, circondato da un precipizio su tutti i lati tranne quello anteriore, dove si trovano le numerose scalinate che permettono di raggiungerla. Tra le rocce di fronte ed alla destra della Colonna c’è un colonnato in rovina, posto ad angolo retto, ed anche in questo caso le montagne circostanti hanno una forma più simile ad iceberg che a pietra. Il complesso della Colonna è composto sempre da una base rialzata, rettangolare, collegata a terra da una scalinata e poi da una rampa liscia, e da due colonnati concentrici, che circondano il pilastro su tre lati. Il colonnato più esterno delimetra anche il perimetro della base, mentre quello più interno circonda la base della Colonna.

Galleria

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