SALA DELLE ARMATURE

Nome originale: /

Prima apparizione: Episodio 112 (anime); Saint Seiya n°18 (manga).

Apparizioni: Episodio 112; Saint Seiya n°18. Episode G n°8 (15 in Italia). Lost Canvas n°13 (25 in Italia).

Visitato da: Nettuno, Kanon, Unity, Garcia.

Anime

Storia: Sconfitto da Atena nell’epoca dei miti, Nettuno vide inabissarsi il suo tempio, posto sull’isola di Atlantide. Decise così di ricostruirlo sul fondo del mare, e nel farlo eresse al centro il proprio tempio, sotto il Mar Mediterraneo. A sua volta all’interno del tempio pose un salone con le armature dei sette Generali degli Abissi e la propria. In seguito alla sua vittoria sul Dio dei mari, Atena lasciò proprio in questa stanza l’anfora contenente il suo spirito, su cui appose il proprio sigillo. Con il passare dei secoli però tale sigillo perse efficacia, al punto che Kanon potè aprire l’anfora e liberare lo spirito del Dio, in realtà capace di svegliarsi anche di propria volontà. Nel farlo, il ragazzo esplorò la sala delle armature, prendendo alla fine possesso di quella del Dragone del Mare. In seguito la sala dovrebbe essere stata visitata anche dagli altri Generali e da Nettuno stesso, ma non la rivediamo più nella serie, e si suppone crolli con il resto del tempio sottomarino in seguito alla vittoria di Atena. La Sala compare anche nel manga prequel Lost Canvas, ambientato in un passato alternativo. In questo caso, pur essendo esteticamente quasi identica, si trova ad Atlantide e viene visitata da Unity, temporaneo Dragone del Mare, e da suo padre Garcia. In questo caso dovrebbe venire congelata dal sacrificio di Degel dell’Acquario.

Descrizione: La Sala delle Armature è un salone squadrato, posto da qualche parte nel tempio di Nettuno. Non ne vediamo mai l’ingresso ma sembra essere una stanza abbastanza capiente, più lunga che larga. In fondo, sollevata sopra una piccola scalinata, si trova la sezione dove sono poste le armature dei sette Generali e di Nettuno stesso. Le armature sono disposte a semicerchio, da sinistra a destra sono quelle del Cavallo del Mare, Krisaore, Scilla, Nettuno, Dragone del Mare, Sirena, Kraken e Lemuri. Non sembra esserci traccia dell’armatura indossata da Titis, a conferma della sua casta inferiore. L’unica armatura a fissare direttamente l’esterno è quella di Nettuno, posta simbolicamente al vertice del semicerchio. Dietro le armature sono inoltre riprodotte le sette Colonne, in modo che ognuna si trovi alle spalle della corazza del Generale che la protegge. Le Colonne sono riprodotte sin nei dettagli, inclusi i fregi vicino alle basi, anche se ovviamente sono in scala rispetto alle originali. Alle spalle dell’armatura di Nettuno si trova la riproduzione della Colonna Portante. Ciascuna armatura si trova su un piedistallo cubico di marmo, alto circa un metro, con il bordo superiore leggermente allungato in modo da formare una specie di cornice. Al centro di ciascun piedistallo c’è un’incisione in bassorilievo a forma di rettangolo con gli angoli arrotondati, in cui è scolpito il nome del simbolo del Generale e dell’Oceano corrispondente. Questo dettaglio e le colonne confermano che il legame di un Generale al suo oceano è fisso ed immutabile, e che non possono scegliere quale Colonna proteggere. Il piedistallo dell’armatura di Nettuno è più alto degli altri, e su di esso si trova un secondo piedistallo, sempre cubico ma con i lati concavi. Insieme, sono alti oltre due metri, e permettono al Dio di dominare letteralmente la stanza elevandosi al di sopra dei suoi sudditi. Al centro del piedistallo è inoltre scolpita a rilievo la lama di un tridente, senza altri riferimenti al tempio nel Mediterraneo. Di fronte all’armatura di Nettuno, su un piccolo piedistallo di appena pochi centimetri, si trova l’anfora di Atena. La presenza di tale piedistallo è bizzarra perché di certo non era stato costruito per l’anfora, ma non sappiamo a cosa potesse servire, anche se la sua posizione esattamente di fronte all’armatura del Dio suggerisce che potrebbe essere il punto ove i sudditi si inginocchiavano. Per il resto, la sala ha un pavimento a lastre quadrate ed è priva di altri oggetti o elementi architettonici. Il muro posteriore, quasi totalmente coperto dalle colonne, è in ombra al punto da risultare invisibile.

Mobilio: Non applicabile.

Manga

Nel manga classico, la stanza è simile all’anime ma dà l’impressione di essere più grande. Alle spalle delle armature sono sempre presenti delle colonne, ma più piccole rispetto all’anime e dietro di loro si vede chiaramente la parete, scolpita con una serie di fregi il cui più evidente è un’enorme lama di tridente, posta al centro di un grosso esagono dietro la corazza di Nettuno, dove sostituisce la riproduzione della Colonna Portante, unica assente nella sala. I piedistalli sono simili ma più alti. Anche in questo caso portano inciso il nome del simbolo del Generale, curiosamente scritto in inglese (SeaHorse, Chrysaor, Skilla, SeaDragon, Siren, Kraken, Kaysa), e sotto di esso il nome dell’oceano corrispondente. Quest’ultimo è ripetuto una seconda volta da un fregio rotondo al cui interno sono scolpite a rilievo le iniziali dell’oceano, sempre in inglese, identiche a quelle viste sulle basi delle Colonne stesse: NP, SP, IN, NA, SA, AR, AN. Anche in questo caso il piedistallo di Nettuno è alto il doppio, ma il fregio a forma di tridente si trova sulla metà superiore anziché su quella inferiore. Inoltre, la parte superiore è più stretta ma sempre rettangolare, senza i lati concavi visti nell’anime. Tra le armature infine la posa di quella di Nettuno è leggermente diversa, con la mano tesa come se avesse il tridente in mano, e non abbassata accanto al torace come nell’anime. Infine, manca il piedistallo per l'anfora di Atena, che poggia direttamente sul pavimento. Questa versione della sala è la stessa che compare in Lost Canvas. In Episode G invece i sostegni per le armature sono più alti e sottili, mentre la sala sembra avere anche un camminatoio, sostenuto da numerose colonne in stile greco con capitelli.

Galleria

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