SAINT SEIYA TENKAI HEN

L'articolo che segue risale al 2003, e racconta i passaggi che portarono all'uscita del 5° film. Ricordo che quel film, inizialmente in continuity, fu in seguito sconfessato da Kurumada, in disaccordo con la Toei, ed al momento non dovrebbe più essere parte della timeline della serie. Maggiori informazioni, analisi e commenti sul film, si trovano nelle analisi degli episodi.

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Il momento tanto atteso dai fan di Saint Seiya è arrivato quando, il 14 Febbraio 2003, nei cinema giapponesi è stato mandato in onda il nuovo, attesissimo film, dedicato alla serie.

Le voci sulla creazione di questo film erano nate più o meno in contemporanea con la trasmissione del 13° ed ultimo episodio della prima serie di Hades, avvenuta verso Natale 2002. Tutti i fan, che si aspettavano di sapere se e quando la Toei avesse prodotto gli episodi successivi, seppero invece che, nel futuro più immediato, sarebbe stato prodotto un nuovo lungometraggio, disegnato dalla storica coppia Shingo Araki e Michi Himeno. A differenza dei quattro OAV precedenti, venne subito specificato che questo film sarebbe stato parte della continuity ufficiale della serie e che Masami Kurumada vi avrebbe contribuito. Stabilito ciò, si sbizzarrirono molte voci per cercare di indovinare in quale parte della continuity questo film sarebbe stato inserito. All'inizio si ipotizzò che si sarebbe svolto tra la serie di Nettuno e quella di Hades, ma poi la storica rivista Shonen Jump diede l'annuncio choc: il nuovo film sarebbe stato ambientato dopo la conclusione della saga di Hades, ovvero il punto in cui, nel manga, le avventure dei cavalieri si concludevano. Per di più, questo film avrebbe fatto da prologo all'attesissima saga di Zeus, in cui gli avversari dei cavalieri sarebbero stati gli Dei dell'Olimpo.

Seguirono mesi di rumori ed indiscrezioni, nei quali si scoprì qualcosa di più sulla trama. Il nemico principale sarebbe stata Artemide, Dea della caccia, ma oltre a lei sarebbe comparso anche il fratello Apollo, Dio del sole. Apollo avrebbe avuto un aspetto simile a quello del terzo OAV, ma il colore dei capelli sarebbe stato diverso, a sottolineare l'ufficialità del 5° film rispetto ai precedenti. Ben presto si scoprirono anche i nomi dei cavalieri di Artemide: Teseo, Odisseo e soprattutto Toma di Icaro.

Fino alla fine del 2003 tuttavia maggiori dettagli rimasero avvolti nel mistero. La Toei aprì un sito ufficiale dedicato al film, nel quale pubblicò un paio di locandine ed un trailer, che però si rivelò composto all'80% da scene della serie di Hades. Le poche immagini nuove mostravano Pegasus battersi contro Asher, e si venne a sapere che, per salvare il ragazzo, sopravvissuto alla spada di Hades ma ridotto allo stato di un vegetale, Isabel avrebbe donato il Grande Tempio, e forse la sua stessa vita, ad Artemide, che quindi avrebbe assunto il controllo dei pochi cavalieri sopravvissuti alla saga di Hades. Poco prima dell'uscita del trailer, venne annunciato che, un mese prima della trasmissione del film, sarebbe stato pubblicato un piccolo manga a colori, realizzato da Masami Kurumada allo scopo di collegare la serie di Hades al lungometraggio.

La promessa venne mantenuta, e così nel numero di Gennaio di Shonen Jump venne pubblicato questo manga di otto pagine, disegnato da Kurumada ma colorato dallo staff dell'anime. Il manga, di cui potete vedere un'immagine qui sotto, iniziava proprio come, tanti anni fa, Kurumada aveva detto di voler far cominciare la serie di Zeus: con Pegasus in una sedia a rotelle che viene spinto su un campo fiorito. E' Isabel a spingerlo, e da lei scopriamo che il cavaliere, privo dei cinque sensi ed in perenne stato di incoscienza, sta lentamente morendo.

Nel manga compare anche l'altro futuro protagonista degli OAV, Toma di Icaro, che appare incatenato in una specie di prigiona celeste posta sopra le nuvole. La sua prigionia viene interrotta da un ordine divino, che gli comanda di uccidere i cavalieri che hanno osato ribellarsi agli Dei.

Proprio su Toma iniziarono presto a circolare varie voci. Secondo alcuni era in realtà il precedente cavaliere di Pegasus, secondo altri il figlio del precedente Pegasus e di Atena. Si è dovuto attendere la trasmissione del film per avere la risposta definitiva, ed infatti si è scoperto che Toma altri non è che il fratello minore di Castalia. Proprio la scoperta di questa verità, che il cavaliere aveva dimenticato, sarà un fattore determinante per la risoluzione del film. Oltre all'identità di Toma comunque il film si segnala anche per altri due elementi importanti, il primo dei quali è un definitivo sviluppo nel rapporto tra Pegasus ed Isabel. Il cavaliere, dopo essersi miracolosamente ripreso, correrà al salvataggio della sua Dea, e per la prima volta i due si baceranno, rivelando il reciproco amore che li unisce. Non solo, ma i due personaggi saranno anche insieme in alcune scene di nudo, sebbene Isabel sia inquadrata solo di spalle e Pegasus sia disegnato "neutro", come si vede nelle immagini sottostanti. L'altro elemento importante è la ricomparsa dei cavalieri d'oro, che appariranno letteralmente imprigionati nelle rocce di una scogliera, come punizione per aver combattuto contro Hades.

Quanto agli altri personaggi, Sirio, Cristal, Andromeda e Phoenix pare abbiano un ruolo molto minore rispetto a Pegasus, mentre rivediamo Castalia, che sarà torturata per il non voler obbedire agli Dei, e Tisifone, Asher ed Aspides, che invece ora sono succubi di Artemide. Riguardo le armature, i cavalieri indosseranno le armature di bronzo rinate con il sangue di Atena, quindi per la prima volta vedremo quella di Phoenix, ma, nelle ultime scene, la corazza di Pegasus subirà un'ulteriore evoluzione, che gli permetterà di fronteggiare brevemente Apollo. Pare che invece non si vedranno le armature divine.

Toma e Castalia a confronto

La roccia che imprigiona i Cavalieri d'oro

Phoenix ed Andromeda

Apollo

Pegasus attacca Apollo

Pegasus difende Lady Isabel

Pegasus avanza verso Apollo

Alcune immagini della nuova armatura di Pegasus

 

Nota: Si ringrazia www.Cyna.net per le immagini di questo articolo.